Il club delle lettrici compulsive

Middlegame – Seanan McGuire

Middlegame Book Cover Middlegame
Seanan McGuire
Fantasy
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
528

ECCO ROGER. Ha un vero dono per le parole, comprende istintivamente ogni linguaggio e sa che è il potere delle storie a regolare i meccanismi dell’universo.

Ed ecco Dodger. È la sorella di Roger, la sua gemella per la precisione. Anche lei ha un dono, per i numeri: sono il suo mondo, la sua ossessione, il suo tutto. Qualunque cosa le si presenti alla mente, Dodger la elabora con il potere della matematica.

I due fratelli non sono propriamente umani, anche se non lo sanno. Non sono neanche propriamente divini. Non del tutto… non ancora.

E poi c’è Reed, esperto alchimista, come la sua progenitrice. È stato lui a dare vita ai gemelli. Non si potrebbe definirlo il loro “padre”. Non proprio. Ma come tutti i genitori, per i due ragazzi ha un piano ambizioso: far sì che raggiungano il potere assoluto, e poi reclamarlo per sé.

Diventare “dei in Terra” è una cosa possibile. Pregate soltanto che non accada.

Oggi partecipiamo al review party di Middlegame, un libro di Seanan McGuire pubblicato in Italia da Oscar Vault Mondadori. Prima di cominciare con la recensione, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni degli altri bravissimi blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più precisa del libro.

middlegame

È davvero difficile parlare di Middlegame perché è un libro diverso da quelli che ho letto fino a oggi. E quindi, giocoforza, anche questa recensione sarà strutturata in modo diverso.



Il lavoro fatto dalla McGuire nella costruzione del mondo di Middlegame è impressionante perché riesce a calare nel mondo reale che tutti conosciamo una sorta di sovrarealtà fatta di antichi riti, credenze e strana scienza facendo in modo che si intersechino perfettamente. Il punto di forza è proprio questo: è così perfetto da sembrare plausibile.

Da sempre abbiamo sentito parlare di adepti di sette di vario genere che, in apparenza, vivono una vita normale in mezzo alla gente ignara del pericolo che la sfiora ogni secondo. Sono persone ben inserite, che hanno un lavoro, amici, hobby… La stessa cosa accade nel mondo della McGuire. Gli alchimisti governano il mondo come un’entità nascosta, una specie di eminenza grigia che muove le fila dell’economia e non solo. Non si ha un’idea precisa di come sia cominciata, ma sappiamo che tra gli alchimisti ci sono lotte intestine che rischiano di minare il potere alla base.



Il più delle volte, è difficile fare una distinzione netta tra buoni e cattivi quando si legge un libro ambientato nel nostro mondo perché sappiamo benissimo che nessuno è mai totalmente buono e o totalmente cattivo.

Questo non accade in Middlegame. Reed è il villain di turno ed è crudele fino al midollo. La sua creatura, Leigh, è ancora più spietata. Tra i due c’è una rivalità mista a paura che non sono riuscita a inquadrare alla perfezione, ma la sensazione che mi hanno lasciato le scene dove i due interagiscono è di profonda inquietudine, di pericolo imminente.

Roger e Dodger sono le due vittime inconsapevoli dei piani di Reed. Uno incarna capacità di linguaggio fuori dal comune, l’altra è un genio della matematica e di tutto ciò legato alla materia. Nonostante le differenze e la distanza, Roger e Dodger hanno un legame che va oltre tutto il resto. Ed è questo l’altro punto di forza del libro. Nessuno dei due ha vita facile perché non è semplice essere un mezzo genio che sente una voce nella testa che spiega cose che non sa, e sono moltissimi i problemi e le difficoltà che i due ragazzi dovranno affrontare per riuscire a sopravvivere. Eppure, con alti e bassi, grazie ad amicizie improbabili, telefonate che arrivano al momento giusto, il legame tra Roger e Dodger riesce sempre a rinsaldarsi perché essere uniti, esser vicini, essere famiglia ma non solo, è nel loro destino.


I temi trattati in Middlegame sono tantissimi.

Il primo tra tutti, su cui si basa l’intera narrazione è la ricerca. Storicamente, gli alchimisti vanno alla ricerca della pietra filosofale, pietra leggendaria ottenuta attraverso un processo particolare e che permette di trasformare il piombo in oro e di ottenere la vita eterna (avete presente Nicolas Flamel, Harry Potter, Voledemort? Ecco.). La pietra, però, non è un sasso magico, ma una vera e propria ricerca interiore volta ad arrivare alla conoscenza suprema. La McGuire è stata capace di calare la ricerca alchemica nel mondo moderno, ottenendo un romanzo a tinte cupe che funziona nel suo insieme nonostante ci sia un po’ di confusione iniziale. Interessantissimi sono poi i parallelismi con Il meraviglioso mondo di Oz di L. Frank Baum che viene molto spesso citato nel romanzo.

Entrando nei dettagli, non si possono non menzionare le capacità straordinarie dei gemelli Roger e Dodger. Oltre alla loro genialità data da quella che la McGuire chiama la Dottrina divisa in due e incarnata in loro, uno dei punti cardine è la capacità dei gemelli di parlarsi nella testa, di sentire l’uno le sensazioni che prova l’altra, soprattutto quando uno dei due è ferito. Il tema della telepatia, soprattutto quando si tratta di gemelli, è sempre un tema affascinante che in Middlegame trova la sua massima espressione perché i due protagonisti sono davvero telepatici e questo causerà loro non pochi guai.

Un altro tema su cui si basa la narrazione è, ovviamente, la famiglia. Roger e Dodger sono stati separati alla nascita e dati in adozione a due famiglie ai capi opposti degli Stati Uniti. Il piano di Reed è semplice: tenere i ragazzi divisi in modo tale che possano sviluppare la loro genialità in modo indipendente per far sì che diventino sempre più potenti, per poi riunirli in modo che la Dottrina si manifesti. Mi dispiace immensamente non poter entrare nei dettagli e non poter parlare di cosa sia la Strada Improbabile, di cosa sia la Città Impossibile, ma mi piace pensare che la McGuire abbia tracciato una sorta di strada alchemica per i suoi lettori (molto meno cruenta di quella dei protagonisti, per fortuna, a meno che non vi tagliate con la carta delle pagine, ecco…)

Ma quanto pesa la famiglia nel processo di crescita di un bambino? Come vedrete, tantissimo. Non tanto per le possibilità economiche che possono fare la differenza tra scuola pubblica e scuola privata, giusto per fare un esempio, quanto per lo sviluppo delle capacità relazionali. C’è un senso di solitudine strisciante che ha permeato tutta la lettura, almeno per quanto mi riguarda, che mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca ma che non mi è dispiaciuto. Siete confusi? Vedrete quanto lo sarete durante la lettura! Tuttavia, non lasciatevi scappare questo libro perché è vero che è complesso e di non immediata interpretazione, ma è anche vero che è un libro semplicemente geniale e meraviglioso.

Si parla anche di tempo che si riavvolge, di azioni e reazioni che hanno un effetto sull’io futuro, di tradimenti, di inganni, di sacrificio… insomma, Middlegame è un romanzo davvero complesso.


Alcuni dei blogger che partecipano al review party partecipano anche al blog tour di Middlegame e io sono una di loro. Sapete che amo i blog tour perché mi permettono di parlare di altro, legato al libro ma non necessariamente, o semplicemente di poter approfondire certi argomenti di cui, magari, non avrei occasione di parlare qui.

Come noterete, la storia si sviluppa seguendo varie tappe della vita dei gemelli. A ogni inizio capitolo, la McGuire aggiunge la dicitura “Linea del tempo”, con tutto ciò che serve al lettore per orientarsi. E siccome il mio argomento del blog tour prevede che si parli di musica e di playlist, ho deciso di scegliere una canzone per ogni data, per ogni punto fisso della storia dei protagonisti.

Quindi mettetevi comodi e alzate il volume!

1986

Gli anni ’80 ci hanno regalato musica indimenticabile e quindi scegliere è stato davvero difficile. Alla fine, dopo aver ascoltato di tutto, ho ridotto la mia lista a queste canzoni.

The Bangles – Manic Monday

Prince – Kiss

Bon Jovi – You give love a bad name

Bananarama – Venus

Avrei davvero potuto continuare per sempre, in pratica. Parliamo di un anno in cui nella top chart ci sono Madonna, Janet Jackson, Lionel Richie, Cindy Lauper, George Michael… Vi lascio il link qui.

1993

Anche nel ’93 sono uscite un sacco di canzoni stupende. E quindi…

Take That – Relight my fire

The Proclaimer – I’m gonna be (500 miles)

Meat Loaf – I’d Do Anything For Love (But I Won’t Do That)

Vi lascio il link qui.

1995

The Rembrandts- I’ll be there for you

Le altre le trovate qui.

2000

Destiny’s Child – Say My Name

E come prima… qui la top chart.

2003

Evanescence – Bring Me To Life

Link diretto alla classifica qui.

2008

Coldplay – Viva La Vida

Il link alla classifica qui.

2016

Shawn Mendes, Camila Cabello – I Know What You Did Last Summer

E il link alla nostra ultima classifica in esame, come sempre, lo trovate cliccando qui.

Ma siccome adoro le playlist collegate ai romanzi, ecco qualche bonus track che ho scelto per il significato.

Imagine Dragons – Demons

Queen – Is this the World We Created…?

E va bene, la smetto! Credo che non mi affideranno mai più una tappa musicale… ma intanto mi sono divertita un sacco e spero di avervi regalato qualche momento di svago e, soprattutto, di avevi incuriositi… Lo so che è una recensione un po’ confusa, ma davvero non potevo anticiparvi nulla sulla trama perché questo libro è una scoperta continua… e la McGuire ha annunciato il seguito! Non devo dirvi che non vedo l’ora di averlo tra le mani, giusto?

Avete letto Middlegame? Lo leggerete? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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