Il club delle lettrici compulsive

Mai dimenticare – Nevernight – Jay Kristoff – Review Party

Mai dimenticare Book Cover Mai dimenticare
Nevernight #1
Jay Kristoff
Fantasy - Young Adult
Mondadori
2019
Digitale - Cartaceo

Destinata a distruggere imperi, Mia Corvere ha solo dieci anni quando riceve la sua prima lezione sulla morte. Sei anni dopo, la bambina cresciuta tra le ombre si avvia a mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Ma le possibilità di sconfiggere nemici così potenti sono davvero esili, e Mia è costretta a trasformarsi in un’arma implacabile. Deve mettersi alla prova tra i nemici – e gli amici – più letali, e sopravvivere alla protezione di assassini, mentitori e demoni, nel cuore stesso di una setta dedita all’omicidio. La Chiesa Rossa non è una scuola come le altre, ma neanche Mia è una studentessa come le altre. Le ombre la amano. Si nutrono della sua paura.

Mai dimenticare è il primo volume della trilogia Nevernight, scritta da Jay Kristoff e pubblicata in Italia da Mondadori. Gli amanti del fantasy aspettavano Nevernight da un sacco di tempo e, quando mi è stato proposto di partecipare al Review Party, non ho proprio potuto dire di no. E ho fatto benissimo (come sempre! Sono stata fortunatissima con le letture ultimamente!). Ho avuto il privilegio di leggere in anteprima questa trilogia che troverete da oggi online e nelle librerie. Be’, cosa stiamo aspettando? Cominciamo!

«Mai tirarsi indietro. Mai avere paura» sospirò Mia. «E mai, mai dimenticare.»

Questa è la storia di una vendetta. A Mia è stato tolto tutto. Il padre è stato accusato di tradimento e impiccato. L’unica casa che Mia abbia mai conosciuto è stata espropriata e data al rivale del padre morto. La madre e il fratellino sono stati gettati nella Pietra Filosofale, la prigione più temibile di tutta la Repubblica.

Mia, riuscita a fuggire, si trova sola, abbandonata, in pericolo. Sulla sua strada trova Mercurio che diventa il suo Shahiid, il suo maestro. Ma per vendicarsi di tutti quelli che hanno gettato la sua vita nel caos, alla ragazza servirà la preparazione migliore possibile e quindi decide di entrare come apprendista nella Chiesa Rossa, una famigerata e misteriosa setta di assassini.

Il viaggio che intraprende Mia è irto di ostacoli, nessun dolore le verrà risparmiato e sarà costantemente messa alla prova.

In questo primo capitolo della serie Nevernight ho trovato tantissimi riferimenti a libri che ho amato alla follia, a cominciare dal narratore che spiega tutto tramite le note a piè di pagina, il quale mi ha riportato alla mente i libri di Jonathan Stroud (vi ricordate di Bartimeus?), fino ad arrivare alle dinamiche alla Divergent di Veronica Roth. Questo però non vuol dire che Nevernight sia poco originale, anzi! Kristoff fa suoi questi elementi e li fonde in un libro geniale nonostante abbia utilizzato elementi classici del fantasy Quante Gilde abbiamo visto negli anni? Tante. Come la Chiesa Rossa? Nessuna. Un punto per te, Jay!

«Quando tutto è sangue, il sangue è tutto.»

Mai dimenticare inizia con un capitolo stranissimo in cui l’autore alterna una scena nel presente a un flashback. La scena nel presente descrive un brutale omicidio. Il flashback, una scena d’amore. «Cosa c’è di strano in questo?» vi starete chiedendo. La cosa strana è che l’autore utilizza esattamente le stesse parole. Di paragrafo in paragrafo, di salto in salto, Kristoff cattura immediatamente l’attenzione del lettore. Per me è stato amore a prima lettura!

Ad affascinarmi ulteriormente, è il narratore esterno. Il narratore sa già cos’è successo perché esordisce dicendo che sta scrivendo questa storia a cose fatte. Al momento non si sa chi sia, ma ho un sospetto… E no, non ve lo dico! Ma se volete, quando avrete finito di leggere questo primo volume, possiamo parlarne in separata sede. La misteriosa voce narrante si rivolge direttamente al lettore nell’introdurre la vicenda che vede Mia protagonista e lo stesso fa nelle note, indispensabili per capire com’è strutturato il mondo in cui la storia prende vita.

La storia inizia nella Repubblica di Itreya, tra le strade della sua capitale, Godsgrave. L’organizzazione politica ricorda moltissimo quella della Roma imperiale, con consoli, tribuni, senatori e centurioni. Il mondo è di fantasia. Ci sono tre soli, per esempio, e uno di questi non tramonta mai se non ogni due anni e mezzo. La notte vera e propria, buia come la conosciamo noi, si chiama verobuio. La notte tipica di Itreya, rischiarata dal terzo sole, si chiama illuminotte, le giornate, cambi. Devo ammettere che, all’inizio, questo cambio di termini era disorientante, ma una volta capito il meccanismo, la lettura è filata liscia come l’olio.

Lo stile dell’autore varia a seconda della situazione. In alcuni punti è quasi lirico, molto forbito, decisamente in antitesi con la volgarità con la quale si esprimono tra di loro gli accoliti, per esempio. Anche questo, secondo me, è uno dei punti di forza del romanzo.

I personaggi sono ben caratterizzati e coerenti. È difficile sceglierne uno solo… troppo difficile!
Mia e Tric esclusi, ho adorato Messer Cortese, il gatto che non è un gatto. Messer Cortese vive letteralmente nell’ombra di Mia. È il suo famiglio e si nutre della sua paura, rendendola quindi coraggiosa e pronta ad affrontare qualsiasi cosa le si pari davanti. Dai, siate sinceri! Chi non vorrebbe un qualcosa “bevi-paura” accanto? Qualcuno che incoraggi, sproni, guardi le spalle e tolga il terrore di mezzo? Sarà che ho letto questo primo libro in un momento in cui di paura ne avevo tanta (anche troppa…), ma per un momento ho desiderato ardentemente essere una tenebris come Mia, anche se ancora non sappiamo cosa comporti esattamente l’essere baciata dalla Madre.

«Alcuni sono libri che furono bruciati. O dimenticati secoli fa. Altri non ebbero nemmeno la possibilità di vivere. Abbandonati o immaginati solo a metà o troppo spaventosi per cominciare a scriverli. Memoriali di tiranni assassinati. Teoremi di eretici crocifissi. Capolavori di geni morti prima del tempo.»

Un altro personaggio che adoro è Aelius, il custode della biblioteca sotto la Montagna. È una vera sorpresa che io sia attratta da un personaggio che ha a che fare con i libri, vero? Immagino le vostre facce sorprese, in effetti! 😉 Aelius parla dei libri come se fossero vivi (o morti, a seconda di come la si guardi), come se avessero una personalità, come se potessero scegliere se mostrarsi o meno, se rivelare il loro contenuto. I libri sono quasi armi… e mi pare che abbia ragione, pensandoci in senso lato e tralasciando le cose che non sempre restano tra le pagine dei libri… no, non vi spiego nemmeno questa, ma quando avrete letto Mai dimenticare, capirete cosa intendo. Parola di compulsiva!

Aelius ha un senso dell’umorismo strano, è sarcastico, amichevole con chi lo merita, quasi crudele con chi invece merita disprezzo. Spero di incontrarlo negli altri due volumi!

Un altro personaggio che sicuramente avrà un peso nei prossimi libri è Naev. Non voglio dirvi di più su di lei perché il rischio spoiler è altissimo e questo libro deve essere apprezzato in tutte le sue sfumature.

I temi trattati sono tanti e in antitesi tra loro, per esempio odio e amore, amicizia e tradimento. Troverete di tutto in Mai dimenticare e sono sicura che questo libro vi piacerà tanto!

“Oh, sì, i gatti parlano, gentili amici, non dubitatene: se ne possedete più di uno e non riuscite a vederli in questo particolare momento, è probabile che siano in un angolo da qualche parte a lamentarsi del fatto che il loro padrone passa tutto il suo tempo a leggere stupidi libri invece che dedicare a loro l’attenzione che si meritano ampiamente.”

Ci seguite su Instagram? ©Sara Emme per Il club delle lettrici compulsive.

Potrei stare qui ore a parlare di Mai dimenticare e quindi mi do un freno… tanto il Review Party continua! Ci vediamo domani con I grandi giochi, il secondo volume di questa serie strepitosa.

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NdA: Il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito in alcun modo sulla mia valutazione del romanzo.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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