L'ultima storia
Camino Island #2
Thriller
Mondadori
3 giugno 2020
cartaceo, digitale
290
È piena estate e a Camino Island sta per abbattersi un uragano di proporzioni allarmanti. Il governatore della Florida ordina a tutti gli abitanti l'immediata evacuazione dell'isola. La maggior parte fugge sulla terraferma, ma Bruce Cable, noto libraio e collezionista di libri antichi, nonché animatore della vita culturale dell'isola, decide di rimanere sul posto.
Come previsto, l'uragano devasta ogni cosa, abbattendo alberi e danneggiando gravemente abitazioni, alberghi e negozi, e purtroppo ci sono delle vittime. Tra queste Nelson Kerr, un noto scrittore di thriller amico di Bruce. Ma la furia della tempesta non sembra essere stata la causa della sua morte. I numerosi colpi alla testa farebbero pensare a ben altro.
Chi può aver voluto Nelson morto?
La polizia locale non è solita occuparsi di omicidi, meno che mai in un momento di emergenza come questo, e Bruce inizia la sua personale indagine. E se la morte dell'amico fosse legata in qualche modo ai suoi romanzi, e soprattutto all'ultimo romanzo, ancora inedito e custodito nel suo computer? Quello che Bruce scoprirà è molto più sconvolgente dei colpi di scena delle storie di Nelson Kerr.
L'ultima storia segna l'avvincente ritorno di John Grisham al mystery, dopo il felice esordio de Il caso Fitzgerald, che ancora una volta trascina il lettore in una nuova e appassionante avventura.
Oggi partecipiamo al review party di L’ultima storia, l’ultimo libro di John Grisham pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Bruce è il proprietario di una libreria a Camino Island, un’isoletta della Florida. Intorno a lui ruotano scrittori e scrittrici, affermati e non, a creare quella che lui, simpaticamente e provocatoriamente, definisce la mafia dei libri.
Sull’isola si abbatte un uragano devastante, Leo. La tempesta lascia dietro di sé macerie e devastazione, mettendo in ginocchio la vita economica e quotidiana dell’isola. Ma lascia, nella sua scia anche la morte di uno degli scrittori amici di Bruce, Nelson Kerr. A Bruce e ai suoi più intimi collaboratori, resta il difficile compito di riconoscere il cadavere. Ma la morte di Nelson, apparentemente causata dall’uragano, in realtà è avvolta nel mistero e, nel tentativo di far luce su di esso, il romanzo prende vita.
Il protagonista principale è Bruce Cable che a prima vista può risultare non proprio simpaticissimo. È un donnaiolo, nonostante sia “sposato” da anni con Noelle (le virgolette le capirete solo leggendo il romanzo), beve alcolici a tutte le ore del giorno e della notte, è colui che tira le fila del gruppetto di scrittori di cui si circonda, ha una marea di soldi, guadagnati spesso sul filo della legalità.
Ma andando avanti nella lettura, non si può far a meno di apprezzarlo perché in fondo ha un gran cuore ed è un vero amico. Tra gli altri protagonisti spiccano Nick e Bob, il primo studente che aiuta Bruce in libreria, e Bob, scrittore di successo anch’esso ed ex detenuto. Tutti e tre sono caparbi e coraggiosi e tutti e tre faranno di tutto per capire cosa sia successo al loro amico.
L’inizio del romanzo, devo essere sincera, non mi aveva conquistato. Lo trovavo lento e anche un po’ noioso, con la vicenda che non decollava. Troppi particolari venivano narrati anche di avvenimenti e azioni di ogni giorno (tipo mangiare, bere, dormire) che rallentavano e rendevano noiosa la lettura e l’azione procedeva in modo troppo tranquillo per poter coinvolgere. Ed ero molto stupita. Non ho letto tantissimo di Grisham, ma i romanzi che ho letto mi avevano subito conquistata.
Ad un certo punto, però, la storia ha cominciato ad appassionarmi e, quasi senza accorgermene, non sono più riuscita a staccarmi dalle sue pagine e l’ho finito in un soffio!
La trama è molto leggera, non è un libro che impegni moltissimo, nel senso che la vicenda non è affatto complicata né arzigogolata ed è molto semplice seguirla. Per questo il romanzo può essere letto anche in un momento di poca concentrazione. Ci sono dei colpi di scena, naturalmente, che vivacizzano il racconto, ma è lo stile di Grisham che, come al solito conquista, con il suo modo di scrivere fluido e armonico, che permette al lettore di seguire le sue storie con piacere e senza fatica.
Dopo la lettura ho scoperto che in realtà L’ultima storia è il secondo romanzo di una serie che inizia con Il caso Fitzgerald, anche questo ambientato a Camino Island e con Bruce e Noelle protagonisti. Infatti, durante la vicenda, ci sono tantissimi richiami alla storia precedente. Ma questo non ha affatto disturbato la lettura, e le spiegazioni di quanto successo nel precedente romanzo sono molto chiare, per cui non è stato difficile seguire la storia attuale e capire come fosse legata alla precedente. Inoltre, questi richiami non hanno spoilerato praticamente nulla del prequel, ma hanno creato in me solo una grande curiosità e ciò mi porterà inevitabilmente a doverlo leggere.
Come dicevo, grazie alla sua leggerezza e alla sua linearità, consiglio questo romanzo davvero a tutti, anzi lo vedo bene anche in questo periodo così cupo e difficile, da cui, sembrerebbe, stiamo uscendo lentamente grazie all’impegno di tutti. Per questo auguro a tutti coloro che lo vorranno, una buona lettura! Però, magari, iniziate dal Il caso Fitzgerald!
Avete letto L’ultima storia? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.