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L’ultima erede di Shakespeare – Elvira Siringo

L'ultima erede di Shakespeare Book Cover L'ultima erede di Shakespeare
Elvira Siringo
Romanzo storico
Edizione PIEMME
22 settembre 2020
cartaceo, digitale
563

Michelagnolo Florio, figlio di Giovanni, un medico ebreo di grande fama, e di donna Memma, di nobili e cattoliche origini, un giovane dotato di gran cuore e intelletto, per questo i genitori, fuggiti da Palermo per poter vivere insieme, sognano per lui un destino sulle orme del padre. Ma la persecuzione contro gli ebrei e l'inclinazione del figlio a poetare e narrare, intrattenere gli animi piuttosto che a curare le ferite dei corpi, segneranno il suo destino per sempre. Un lungo peregrinare per l'Italia, prima a Milano e Verona, poi oltralpe, in Francia - sempre inseguito da vicende drammatiche, sempre assetato di conoscenza - lo porterà infine a raggiungere l'Inghilterra, dove il cugino più celebre, John Florio, lo presenterà alla corte della regina Elisabetta I.
Messina, oggi.
Elisabetta Villa ha smesso ormai da tempo di sognare. Rimasta sola al mondo, il grande palazzo di famiglia ereditato dal padre le sembra una prigione come tutti gli antichi scritti che contiene. Quando, però, il suo professore di un tempo le dice di avere una rivelazione importante sul passato della sua famiglia, il suo interesse si accende. Ma, dopo la conferma del loro appuntamento, del professore non risulta esserci traccia. Nel suo albergo è rimasta solo una cartelletta contenente strani e disordinati fogli di poesie in quello che sembra siciliano antico. Quei fogli e l'incontro apparentemente casuale con un vecchio Sir inglese saranno l'inizio di un'avventura mozzafiato sulle tracce di un passato che potrebbe cambiare la sua vita, e la storia della letteratura, per sempre.
Elvira Siringo ci accompagna sulle tracce di un mondo antico ma ancora vivissimo e ci dà una lettura di grande originalità e potenza di uno dei personaggi chiave della storia della letteratura: William Shakespeare.

Oggi partecipiamo al review party di L’ultima erede di Shakespeare, un libro di Elvira Siringo pubblicato da Piemme. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, in modo che possiate recuperare anche le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più precisa del libro.

L'ultima erede di Shakespeare

Siamo a Messina nel 1580. Protagonista è Michelagnolo Florio, figlio di Giovanni, medico ebreo, e di donna Memma. I genitori sono fuggiti da Palermo e si sono rifugiati a Messina per sottrarsi all’ira del governatore spagnolo di cui donna Memma era promessa sposa. Il governatore li inseguirà per tutto il resto della loro vita e per questo saranno costretti a fuggire da una città italiana all’altra.

Il giovane Michelagnolo avrà lo stesso destino e troverà rifugio in Inghilterra, a Londra. Il padre del ragazzo vorrebbe trasferirgli il suo sapere di medico, ma Michelagnolo è più versato nelle arti letterarie. Seguiremo la vita del giovane Florio in tutte le sue peripezie e in quelle dei suoi eredi.

Il romanzo si snoda su due livelli temporali e si trasferisce ai nostri giorni dove Elisabetta Villa viene coinvolta da Sir Thomas nella ricerca delle origini della sua famiglia. Sir Thomas ha infatti avuto dalla Regina Elisabetta stessa l’incarico di indagare su una voce che vuole “il Bardo” William Shakespeare di origini italiane.

E da qui si dipana la trama di questo notevole romanzo.

Come detto, nel corso della sua lettura troviamo le vicende su due piani temporali, 1500/1600 e giorni nostri, e le storie si alternano sfumando l’una nell’altra, al punto di usare le stesse parole con cui termina il capitolo precedente per iniziare il successivo.

Le due avventure sono nettamente separate, ma ovviamente sfumano l’una nell’altra in quanto nella vicenda odierna si indaga sulla famiglia di Elisa per scoprire se tra gli antenati ci sia proprio quel Michelagnolo Florio di cui seguiamo le gesta nel racconto ambientato nel 1500.

Entrambi sono interessantissimi. La parte storica è ricca di personaggi che abbiamo studiato sui libri, da Miguel de Cervantes a Giordano Bruno, senza tralasciare la Guerra delle due rose, con protagoniste Maria Stuart e la regina Elisabetta. Il tutto è raccontato con dovizia di particolari che rendono L’ultima erede di Shakespeare particolarmente coinvolgente e avvincente.

«Amore e desiderio sono cose distinte: non tutto ciò che si ama si desidera, né tutto ciò che si desidera si ama.» Miguel ha sempre una perla di saggezza che lo mette al muro.

La vicenda ambientata ai giorni nostri è altrettanto avvincente, piena di colpi di scena, attentati, intrighi di corte, fughe rocambolesche, che rendono la lettura divertente e travolgente.

Tra i protagonisti, c’è Sir Thomas, ex attore di fama internazionale, protagonista di molti film di James Bond, scozzese, estremamente affascinante. A me ha fatto venire in mente inevitabilmente Sean Connery, e a voi? Per sapere se avete ragione dovete per forza di cose leggere le note dell’autrice dove vi verrà rivelato l’arcano mistero.

Comunque sia, durante la lettura l’immagine che ho avuto nella mente per Sir Thomas è stato lui, Sean, e niente, mi è piaciuto ancora di più.

Entrambi i racconti sono accuratissimi, con descrizioni fatte in modo coinvolgere il lettore al punto da dargli la sensazione di partecipare alle avventure dei protagonisti e a renderli ancora più umani e vicini a noi.

Posso solo fare due annotazioni. Nella parte ambientata nel 500 forse l’autrice è stata un po’ prolissa, rendendo un po’ lenta la narrazione, ma questo fino a un certo momento. Da un punto in poi la narrazione ha preso il via ed è diventata fluida e veloce e soprattutto molto trascinante.

Il racconto con protagonista Thomas/Sean a volte è stato un po’ esagerato nella descrizione delle avventure, sembrava di essere davvero in un film di 007, con episodi un po’ forzati e un po’ inverosimili, ma comunque mi ha divertito moltissimo e li ho letti con molto piacere.

Il romanzo è abbastanza lungo, si tratta di più di 500 pagine, ma nonostante ciò non ho mai avuto un momento di noia, un momento di stanchezza, ma l’ho divorato velocemente senza mai annoiarmi né perdere il filo della narrazione.

È davvero interessante e ben costruito, una lettura intrigante da fare tutta di un fiato. Vedrete che non vi stancherete, ma anzi più andrete avanti più avrete voglia di continuare e, solo alla fine, tutte le vostre curiosità saranno soddisfatte e scoprirete il mistero su cui si basa tutta la storia.

Avete letto L’ultima erede di Shakespeare? Vi aspetto per commentarlo.

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

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