L'ippopotamo Pru e i suoi amici di versi
Letture per ragazzi
Stanza delle Nuvole KC edizioni
dicembre 2018
cartaceo
59
Sei brevi racconti basati sulle avventure di Pru, un ippopotamo che, con la sua proverbiale prudenza, riesce a unire un gruppo di animali con varie disfunzioni.
Ironia e solidarietà sono alla base di questi "amici per caso" che, con le loro strampalate vicende faranno divertire il lettore, facendo conoscere alcune problematiche come dislessia, celiachia, ipovisione, daltonismo e sordità. Disfunzioni spiegate con un linguaggio semplice dal Dott. Caproneddu, pronto ad "indossare" di volta in volta i problemi dei protagonisti.
L’Ippopotamo Pru ed i suoi amici di versi è la prima fatica di Simone Ruscino e Loris Gualdi.
Gli autori lavorano insieme presso il Centro Fondazione Cif Formazione Genova, che si occupa di corsi di formazione per ragazzi e adulti, e hanno unito penna e matite per raccontare le diversità quotidiane con un linguaggio semplice e accattivante, rivolto al pubblico dei più giovani.
L’ippopotamo Pru è il goffo protagonista di sei storie, che si legano tra loro con naturalezza e ironia, esplorando sei problematiche piuttosto comuni e dando vita così a un variegato gruppo di improbabili amici.
Ogni capitolo è intervallato dalla spiegazione del sedicente Dott. Caproneddu, un caprone (appunto) che si fa carico di fare chiarezza di volta in volta sulle particolarità dei protagonisti, cioè ipovisione, daltonismo, dislessia, celiachia, sordità e balbuzie.
Si tratta di un volumetto dal taglio insolito, per un libro rivolto ai ragazzi, perché ha un tono ironico e surreale che, a mio parere, funziona. Non c’è retorica o perbenismo, si tratta di sei personaggi senza sovrastrutture, che hanno caratteristiche particolari, che a volte li penalizzano, e che non vengono nascosti! Se lo squalo Markus è celiaco e mangia un alimento che contiene glutine, va in bagno! E non è detto che ci arrivi per tempo! Si tratta di situazioni che qualunque bambino può comprendere, spiegate senza nascondersi dietro a un dito.
Nel complesso, testo e disegni si integrano in un prodotto funzionale, didattico, ma non paternalistico, una raccolta di favole contemporanee, che, come le favole del passato, cerca di fornire ai bambini gli strumenti per rapportarsi correttamente con la realtà che li circonda, che non è più fatta (solo) di incontri con i lupi cattivi nei boschi, ma (anche) di saper gestire i rapporti personali con chi ha esigenze diverse, in maniera inclusiva.
Voi cosa ne pensate? Leggereste “L’ippopotamo Pru” ai vostri piccoli?
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