Il club delle lettrici compulsive

Le illustrazioni di Fairy Oak

Bentrovatə compulsivə! Oggi parliamo delle bellissime illustrazioni che accompagnano la saga di Fairy Oak di Elisabetta Gnone. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe di questo blog tour delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Le illustrazioni di fairy oak

I romanzi ambientati a Fairy Oak sono deliziosi, e questo è un fatto assodato. Elisabetta Gnone riesce a dipingere con le parole in maniera magistrale, ma è fuori da ogni dubbio che le illustrazioni che costellano i libri aggiungano magia alla magia e rendano tutti i volumi dei piccoli gioielli che è un piacere esporre in libreria.

Il villaggio magico, incastonato sul mare, abitato da esseri umani, streghe, maghi e fate, è portato in vita magistralmente da Alessia Martusciello, Claudio Prati e Barbara Bargiggia, straordinari illustratori che cercheremo di conoscere un po’ meglio nelle righe seguenti!

Alessia Martusciello ha iniziato a disegnare da piccolissima, ispirata dal mondo Disney e dalla musica, senza mai fermarsi fino a entrare davvero nel mondo Disney  negli anni ’80, disegnando per Topolino! Un’impresa eroica!  Fumettista, illustratrice e sceneggiatrice, si aggiudica prestigiosi premi e,  dal 2000 entra nello staff della serie Witch, ideata proprio da Elisabetta Gnone, che in seguito la sceglie come character designer per Fairy Oak! Nel frattempo realizza storie e copertine per “Topolino”, “Topomistery”, “La Sirenetta”, “GM Giovani Marmotte”, “Minni & Company”, “Minni Mag”; “Minni amica del cuore” e “Paperino”! Al di là dei lavori citati, il suo stile è fresco, spontaneo, ricco ed emozionante, con un vago accenno di oriente e di fumetto d’autore. La sua pagina Instagram è un tripudio di colore e di soggetti intensamente tratteggiati, ci si potrebbero passare ore! Se vi va, potete visitarla cliccando qui.

Claudio Prati è nato in Austria, ma ha scelto la riviera ligure come sua casa. Come dargli torto! Ha frequentato l’Istituto Europeo di Design e l’Istituto di Comunicazione e Immagine e ha affinato, con il tempo, diverse tecniche di illustrazione. Questa sua continua ricerca artistica è da subito ispirata da artisti come Norman Rockwell, J.W. Waterhouse e Caspar David Friedrich, il ché lo porta a sperimentare numerose discipline artistiche e a sperimentare sia con le tecniche pittoriche tradizionali che con il digitale! La sua produzione è ecletticamente variegata e spazia da angoscianti scenari post apocalittici a rassicuranti paesaggi bucolici, a personaggi ritratti magistralmente, fino a schizzi a matita che sembrano vivere di vita propria. Ne sono rimasta impressionatissima! Se volete vedere il suo portfolio, ve lo lascio qui!

Barbara Baldi Bargiggia, è un’artista nata a Pavia, ha frequentato l’Accademia Disney e la Disney Studios di Los Angeles, dopodichè si è dedicata allo studio del colore. Ha collaborato alla colorazione dei fumetti Sky Doll e Monster Allergy. Ha pubblicato con le case editrici De Agostini, Disney, Mattel, Piemme (Geronimo Stilton), Soleil, Delcourt, Les Humanoides Associés, Devil’s Due (Voltron). Collabora con l’Ensemble Lodi per le scenografie teatrali e lo studio del costume. I suoi acquarelli sono inaspettatamente cupi e introspettivi, le atmosfere rarefatte e nebbiose come un crepuscolo novembrino in lomellina (non credo che sia un caso), personaggi solitari dispersi in paesaggi desolati dal sapore vittoriano, eppure così evocativi! Il fatto che sia Novembre e che io sia effettivamente in Lomellina potrebbe (e dico POTREBBE) aver influito sulle mie impressioni. Se voi siete in un posto con meno nebbia, guardate i suoi lavori e poi ditemi cosa ne pensate! Li trovate qui.

Il risultato di questo lavoro di squadra è straordinario.

le illustrazioni di fairy oak

Le illustrazioni di Fairy Oak sono sia in bianco e nero che a colori e io le adoro in tutte e due le versioni.

Quelle in bianco e nero, di solito, corredano il testo con scorci del villaggio o dettagli di oggetti significativi, sono dettagliate, precise, poetiche, in alcuni casi addirittura commoventi. Il chiaroscuro è soffuso, i luoghi sono catturati come se ci fosse sempre il sole, come se nulla potesse andare storto.

Le illustrazioni a colori, invece, riguardano anche i protagonisti e sono esplosive, dinamiche, ricercano e restituiscono quell’effetto “wow” che lascia stupitə durante la lettura, che riporta all’infanzia e che rende ancora più vivide le vicende narrate!

Sono sicura che Fairy Oak sarebbe un luogo coinvolgente in ogni caso, ma il suo successo non può prescindere dalle meravigliose copertine, dagli splendidi disegni e dalle bellissime pagine a colori che sorprendono sfogliando le pagine!

Voi cosa ne pensate? Vi piacciono le illustrazioni di Fairy Oak? Fatecelo sapere nei commenti!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

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