Le confessioni dei Borgia
Romanzo Storico
Piemme
2019
Digitale - Cartaceo
480
Ambizione smodata, segreti inconfessabili, omicidi e amori. Nella Roma rinascimentale una sola famiglia decide il destino di un mondo.
«Roma non è mai stata così seducente.»
È la torrida estate romana del 1492, e la città è in piena fioritura: artisti da ogni parte d'Europa affollano le sue strade, sorgono monumenti e chiese magnificamente affrescate a rendere Roma grande come un tempo. Rodrigo Borgia è appena stato eletto papa con il nome di Alessandro VI: è la sua famiglia, di origini spagnole, a regnare incontrastata sulla città. Ma il primo dei suoi figli, Cesare, costretto a seguire il padre nella carriera ecclesiastica, cova gelosia e rancore per non aver potuto, invece, perseguire la gloria militare. Ed è pronto a cogliere qualunque occasione per rifarsi... Maddalena Moretti viene dalle campagne romane, dove ha vissuto sulla propria pelle come i capricci dei potenti possano portare il caos nelle vite della povera gente. Adesso, però, la sua vita è cambiata: domestica a Palazzo Borgia, è più vicina che mai al cuore del potere. E al fascino di Cesare Borgia... Tra intrighi di palazzo, ambizione smodata e segreti di cui è meglio non essere messi a parte, le vite di Maddalena e Cesare si intrecciano sempre più pericolosamente, mentre la minaccia della guerra incombe su Roma, gettando un'ombra nera sulla famiglia Borgia e sul suo dominio della città. E Cesare dovrà scegliere molto bene le sue alleanze, dentro e fuori la camera da letto, se vorrà salvare il proprio posto nella Storia. Un romanzo di grandissima forza narrativa, che racconta vicende dal fascino immortale, facendo rivivere la Roma rinascimentale e la famiglia più potente e controversa della Storia.
Le confessioni dei Borgia è un libro scritto da Alyssa Palombo e pubblicato in Italia da Piemme. Quando mi è stato chiesto di partecipare al review party per questo libro, mi sono detta: “Perché no!”. Del resto, la figura di Lucrezia Borgia, con la sua fama di avvelenatrice, mi ha sempre affascinata… tuttavia, la Lucrezia che emerge da Le confessioni dei Borgia è una Lucrezia molto diversa da quella che immaginavo.
Ma andiamo con ordine! Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, così che possiate scoprire chi partecipa e leggere anche le recensioni delle altre bravissime blogger, in modo da farvi un’idea più completa di questo libro. Ne approfitto anche per ringraziare Piemme per avermi mandato la copia digitale e per ringraziare chi ha organizzato l’evento: Mara di Romance e altri rimedi e Raffaella di The Reading’s Love.
La Palombo ha fatto sicuramente un grosso lavoro di ricerca quando ha scritto questo libro. I fatti salienti della vita di Rodrigo Borgia e della sua famiglia sono sostanzialmente corretti. Alla fine del libro, l’autrice spiega che ha modificato alcune date per ragioni puramente legate al libro (anticipando per esempio l’assedio a San Marco, finito poi con Savonarola bruciato sul rogo). Devo dire che ho molto apprezzato la precisione della Palombo nello spiegare i motivi che l’hanno portata a manipolare la Storia a suo uso e consumo. Il risultato è un libro eccellente.
Quando si nominano i Borgia, si è portati immediatamente a pensare a una famiglia capeggiata da un padre meschino, pronto a tutto per ottenere quello che vuole… e in effetti è più o meno così. Si può tranquillamente dire che di amore, nella famiglia Borgia, ce ne fosse ben poco.
La storia inizia nel 1984, con Rodrigo, all’epoca cardinale, che parla dei suoi progetti futuri con Vannozza, la madre dei suoi figli. Cesare, il maggiore, seguirà le sue orme e come lui salirà al soglio pontificio, diventerà cardinale. Per Giovanni è prevista la carriera militare, mentre per Lucrezia la previsione è un matrimonio politicamente vantaggioso atto a consolidare il potere della famiglia.
Dopo un balzo temporale, ci troviamo nel 1942. Rodrigo è diventato papa con il nome di Alessandro VI e sta brigando affinché si realizzi ciò che ha programmato per i suoi figli. A raccontarci ciò che succede è Cesare in persona. Attraverso i suoi occhi, infatti, vedremo il dipanarsi delle vicende che lo porteranno a essere prima cardinale e poi a lasciare la Chiesa per sposarsi.
Ma lui non è l’unico testimone della storia. A capitoli alternati, vediamo la stessa storia dalla prospettiva di una serva, Maddalena Moretti. Le vite di Cesare e Maddalena si incroceranno in molti modi diversi, dando così vita a un romanzo storico stupendo. E mentre Cesare incarna la Storia, Maddalena diventa immediatamente la critica alla religione, allo sfarzo, alla lussuria e alla crudeltà che nell’immaginario collettivo rappresentano questa importante famiglia.
Maddalena presta servizio in Vaticano come serva. È una vedova che arriva da un paesino dell’Emilia Romagna, scappata a Roma contro il parere della madre e dopo aver perso il marito. È anche una donna molto bella e, una sera, attira le attenzioni indesiderate di Giovanni Borgia che cerca di violentarla. Viene salvata da Cesare che, per evitare che Giovanni cerchi di nuovo di farle del male, la manda a servizio dalla sorella Lucrezia, cambiandole la vita.
I capitoli alternati oltre a regalarci un punto di vista “dal basso” e nuovo delle dinamiche della famiglia Borgia, sono la perfetta antitesi tra quello che dovrebbe essere un fedele o un uomo di Dio e quello che invece, nella pratica quotidiana, non lo è.
Vi risparmio tutto lo zuppone sulla corruzione della Chiesa perché tanto, conoscendo la storia della famiglia Borgia, vi sarete senza dubbio fatti un’opinione. La cosa interessante di questo libro è, appunto, la contrapposizione dei punti di vista di Maddalena e di Cesare. Cesare è esattamente come suo padre nonostante cerchi di discostarsi dall’immagine del libertino con le mani in pasta ovunque (non è un caso che sia morto di sifilide, tra l’altro) e, nonostante abbia qualche scrupolo in più, non ci pensa troppo prima di eliminare gli ostacoli sul suo cammino.
Maddalena invece è una fervente cattolica. Quando pecca, anche solo con il pensiero, si punisce restando anche per giorni a pane e acqua perché solo la mortificazione della carne può liberare dal peccato. Giuro, non ho intenzione di commentare questo senso di colpa ridicolo che la Chiesa da sempre si diverte a instillare nella mente dei credenti… Ehm… no, un momento… Forse l’ho appena fatto. Ma fermiamoci un momento a riflettere: Maddalena pecca col pensiero perché sogna un compagno e il papa ha millemila figli (Eh, Rodrigo Borgia si è dato parecchio da fare). Non lo trovate deliziosamente ironico?
Non mancano i colpi di scena nonostante sia storia nota perché, ovviamente, i dialoghi e le dinamiche tra i personaggi sono inventati. La stessa Maddalena non esiste in realtà ma è in ogni caso un personaggio davvero ben costruito. Un altro personaggio che ho adorato è Lucrezia. Lucrezia, uno dei personaggi femminili più controversi della storia con la sua bella fama di avvelenatrice ad accompagnarla, in questo libro è una donna che viene usata come pedina dal padre e mandata in sposa a uno degli Sforza quando ha solo dodici anni. E per il bene della famiglia fa ciò che ci si aspetta da lei, ovvero obbedisce pur soffrendo tantissimo e senza mai smettere di voler bene ai fratelli e al padre.
Del resto, siamo alla fine del 1400. La condizione femminile non era tutta rosa e fiori (anche adesso eh, ma almeno non ci bruciano più sul rogo). Una donna doveva per forza avere un uomo accanto e doveva ubbidire a ciò che le veniva ordinato. La pena? Essere considerata o una strega o una prostituta.
Lo stile della Palombo è fluido e queste 480 pagine sono davvero volate in un attimo, quindi se siete alla ricerca di un libro che vi faccia compagnia e vi spinga a ripassare un po’ la storia del Rinascimento italiano (che male non fa), Le confessioni dei Borgia potrebbe essere il libro giusto per voi.
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