Il club delle lettrici compulsive

Le Black Holes – Borja González

Le Black Holes Book Cover Le Black Holes
Borja González
Graphic Novel
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
128

Gloria, Laura e Cristina vogliono mettere su una band punk chiamata "The Black Holes". Hanno tutto ciò che serve: talento, presenza, istinto. Solo il loro background musicale è un po' debole. Ma non è questo il loro principale problema: non appena iniziano a provare, infatti, un'aura di inquietudine  pervade la loro vita quotidiana. Ricorda dei fatti avvenuti 160 anni prima che continuano a perseguitare una di loro

Oggi partecipiamo al review party de Le Black Holes, una graphic novel di Borja Gonzáles pubblicata in Italia da Oscar Vault Mondadori nella collana Oscar Ink.
Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni degli altri bravissimi blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più precisa del libro.

le black holes

La storia si sviluppa tra il 2016 e il 1856. Nel presente, quindi, incontriamo tre ragazze che stanno per formare un gruppo punk, le Black Holes appunto. Nel passato invece, ci imbattiamo in Teresa, una giovane di buona famiglia che sta per debuttare in società. Teresa è uno spirito libero, poco incline a rispettare le regole e con una spiccata immaginazione che tende a metterla nei guai.

È difficile fare questa recensione perché non ho ben capito dove volesse andare a parare l’autore e forse non sono nemmeno riuscita a cogliere bene tutti i collegamenti, forse a causa della brevità del volume che, a quanto pare, è autoconclusivo. In ogni caso, farò come sempre del mio meglio.

Il parallelismo che scatta immediatamente è quello tra Laura e Teresa. Nonostante siano a 160 anni di distanza, entrambe sono adolescenti a disagio nel proprio ruolo: Teresa non è entusiasta di crinoline e buone maniere, Laura è a disagio con il suo corpo, tanto che va in spiaggia vestita da dinosauro (lo voglio anche io un costume da dinosauro! Non per la spiaggia ma per andare a trovare la mia amica Susanna. Lei sa perché!).

Quale sia la vera correlazione tra le due ragazze, così distanti nel tempo ma così simili nell’anima, non è dato saperlo con certezza, anche se ho una mia teoria che non vi posso esporre perché altrimenti sarebbe uno spoiler enorme.

La prima cosa che salta all’occhio non appena si inizia la lettura è la mancanza dei tratti del viso dei personaggi. Devo ammettere che all’inizio mi ha un po’ disorientata (lo sapete, non sono un’esperta), ma poi ci ho fatto l’abitudine e, alla fine, non hanno avuto poi così tanta importanza perché le sensazioni delle protagoniste sono comunque state trasmesse benissimo da González. Le illustrazioni sono caratterizzate da un codice colore ben preciso che cambia sulla linea temporale della storia: nel passato ci sono colori più brillanti che non vengono utilizzati nel presente. L’unico colore che lega le varie ambientazioni è il rosso della farfalla che, a questo punto, nella mia testa rappresenta proprio il periodo (orribile e difficile) dell’adolescenza.

Perché poi, alla fine, il tema trattato è quello: quanto è difficile essere adolescenti? Spoiler: tanto!

Come possiamo vedere, sia nel passato che nel presente, bisogna sottostare alle aspettative degli altri, che siano gli amici come nel caso di Laura e le Black Holes, o della famiglia, come nel caso di Teresa.

Forse, la vera protagonista della storia è proprio lei, Teresa. È con lei che ho sentito più affinità, un po’ come se Laura fosse un suo sogno, una sua fantasia proiettata nel futuro. O forse no, ma cosa importa? Ognuno, alla fine, ci vede quello che vuole. Vi ho confusi? Bene. Il mio piano era proprio questo. Se poi vi ho anche incuriositi, meglio 🙂

Teresa ha una fantasia sfrenata, ha voglia di scoprire e conoscere il mondo. E invece deve scrivere una poesia da recitare per il suo debutto in società. Mi si spezza il cuore se penso a quelle ali tarpate! Perché quante volte sarà successo (e succede ancora oggi, nella vita reale) che si blocchino i sogni degli adolescenti per cose più pragmatiche e pratiche? Però, senza sogni, che esseri umani siamo destinati a diventare?

Teresa guarda con ansia verso il suo futuro. Sa che la famiglia le imporrà – per cultura, per retaggio, per soldi – qualcosa che non è nelle sue corde, qualcosa che la limiterà per sempre. Le aspettative per il suo debutto sono altissime nonostante non sia figlia unica. Non ho capito se sia la maggiore, non si coglie nemmeno se la famiglia sia in difficoltà economiche, stile famiglia March per intenderci. Per certi versi, la storia di Teresa ricorda una versione più dark di Piccole donne in effetti, con Teresa nel ruolo di Jo. Quattro sorelle, il giudizio della società… con la differenza che la madre di Teresa non la incoraggia a seguire le sue inclinazioni artistiche, anzi, la rimprovera per quello che scrive, e la ragazza non può nemmeno contare sull’appoggio delle sorelle perché sono abbastanza meschine da riportare tutti i suoi passi falsi alla madre.

Anche Laura mi ha fatto molta tenerezza. Insicura, ci mette un po’ a fidarsi e a lasciarsi andare con le amiche ed è praticamente impossibile non ritrovarsi in lei e nelle sue difficoltà perché tutti, almeno una volta, abbiamo temuto il giudizio degli altri e abbiamo avuto paura che non ci accettassero per quello che siamo.

La lettura di Le Black Holes è stata sì rapida, ma il libro è riuscito in ogni caso a farmi porre un sacco di domande, quindi direi «Missione compiuta, señor González!»

Come sempre, se volete dare una sbirciata alle immagini, vi rimando al profilo Instagram di Oscar Vault.

Avete letto Le Black Holes? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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