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La saga di Terramare – Ursula K. Le Guin

La Saga di Terramare Book Cover La Saga di Terramare
Ursula K. Le Guin
Fantasy
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
1032

Nel mondo incantato di Terramare, fatto di arcipelaghi e di acque sconfinate, un ragazzo si mette in viaggio verso l’isola di Roke e la sua Scuola di Maghi.

Solo quando sarà diventato un potente mago potrà affrontare le forze dell’oscurità che minacciano Terramare. Una meravigliosa edizione illustrata da Charles Vess con cinquanta tavole, appositamente commissionate e selezionate dall’autrice, per dare volti e immagini alle creature della sua fantasia.

La Saga di Terramare è una saga scritta da Ursula K. Le Guin e pubblicata da Mondadori in questa supermega raccolta bellissima, coloratissima e altre cose che finiscono in issima.
Prima di cominsire, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più precisa di quanto sia issimo quello libro 😉

la saga di terramare

La serie, che nel corso degli anni è stata pubblicata anche da altre case editrici, è così composta:

  • Il mago
  • Le tombe di Atuan
  • Il signore dei draghi
  • L’isola del drago
  • I venti di Terramare
  • Leggende di Terramare

O almeno, queste sono le versioni in mio possesso. Quando una saga è davvero una leggenda, capita spesso che venga ripubblicata con altri titoli, generando magari un po’ di confusione. Del resto, stiamo parlando di un Epic Fantasy che ha fatto la storia del genere perché è diverso dagli altri… ma andiamo con ordine.

La Saga di Terramare inizia con Il mago, libro in cui assistiamo alla crescita di Ged, un giovane apprendista mago originario dell’isola di Gont. Ged ha fretta di imparare e viene istruito prima dalla zia e poi dal potente Ogion. Tuttavia, a Ged non basta ciò che Ogion gli sta insegnando e decide quindi di partire per studiare alla scuola di Roke.

Non entro nei dettagli perché non voglio assolutamente rovinare la lettura a nessuno perché, anche se questo libro è del 1968, è altresì vero che ci sono persone che ancora non hanno mosso il primo passo nel mondo di Terramare.
Ecco perché ho intenzione di soffermarmi soprattutto sul primo e sul secondo libro, e non su tutta la saga, in modo da non dire troppo.

Ged, dicevamo, ha premura di imparare ma se dicono che la fretta è una cattiva consigliera, un motivo c’è. Ed è anche valido… Ged usa male i suoi poteri per la fretta e per arroganza e così commette un errore che rischia di essere fatale perché libera “qualcosa” che si nutre della sua stessa paura.

E ne prova tanta, di paura, perché sa che prima o poi arriverà la resa dei conti.

La Le Guin dipinge la vita di Ged con tinte fosche e cupe quanto le cose che il giovane dovrà affrontare.

Il tema cardine è, come in tutti gli Epic Fantasy, il bene che vince sul male. Ma a quale prezzo? La Le Guin mette l’essere umano in confronto con il proprio lato oscuro. Eh sì, tutti ne hanno uno e prima o poi ognuno di noi dovrà fare i conti con il proprio.

Considerate gli anni in cui questo libro è stato pubblicato e capirete perché è stato così tanto apprezzato e, a suo modo, ha segnato per sempre il genere Epic Fantasy. Gli argomenti, poi, restano sempre molto attuali.

Il male con il quale Ged si confronta (e come lui anche gli altri personaggi che ho adorato ma che non nominerò perché lo spoiler è sempre dietro l’angolo), è un male umano, non soprannaturale. È la banalità del male che può colpire ognuno di noi in qualsiasi momento e ha talmente tante forme da essere imprevedibile. Ma se è imprevedibile, come ci si difende? Come si combatte?

Ged lo imparerà a sue spese, esattamente come fa ognuno di noi, durante la sua vita, i suoi viaggi e gli incontri che farà… Ci vuole coraggio, ci vuole umiltà, ci vuole dedizione, ci vuole amore. Direi che non è male come messaggio, no?

La scrittura della Le Guin è diretta, senza fronzoli, non si perde in chiacchiere e forse, oggi, non siamo più abituati a questo genere di scrittura che potrebbe apparire frettolosa. In realtà, è talmente tanto abile da riuscire a trasmettere il messaggio che ha pensato per i suoi lettori senza divagare troppo, tracciando le linee base di un disegno più ampio e lasciando ai lettori il compito di riempire i vuoti con la propria immaginazione.

Ne La Saga di Terramare non c’è solo la storia narrata dalla prospettiva di Ged. Non manca infatti il punto di vista femminile. Nel secondo libro, Le Tombe di Atuan, incontriamo Tenar.

I temi che tocca la Le Guin con l’introduzione di questo personaggio sono tanti e molto, molto delicati. Spesso, la donna è incatenata a un ruolo che non sente suo davvero, non riesce ad emanciparsi perché non le viene permesso. Tenar, o Arha che dir si voglia, viene allontanata dalla famiglia perché è la reincarnazione della Prima Sacerdotessa. Il suo compito è vegliare sulle Tombe, lontana dal mondo, lontana dagli affetti, quasi perduta in un labirinto di ombre.

«Avresti preferito non diventare sacerdotessa?»
«Avrei preferito? Certo! Avrei preferito sposare un guardiano di porci e vivere in una fogna piuttosto che starmene sepolta viva qui per tutta la vita con un branco di donne in uno schifoso deserto dove non viene mai nessuno! Ma non serve a niente desiderarlo, perché tanto ormai sono stata consacrata e quindi sono bloccata qui per sempre. Però spero che nella mia prossima vita sarò una ballerina e abiterò ad Awabath! Perché davvero me lo sarò guadagnato!»

Anche Tenar è molto arrogante a causa della sua giovane età e a causa del suo ruolo privilegiato. Ma è inquieta e questa sua inquietudine troverà sfogo quando… eh no, ho già detto troppo.

La condizione delle sacerdotesse ricorda moltissimo quella delle figlie femmine in generale, quelle che finivano “vendute” in un buon matrimonio che fosse vantaggioso per la famiglia o che finivano in convento, dove non sarebbero diventate un peso per i figli maschi che dovevano ereditare le sostanze della famiglia d’origine.

La storia di Tenar è una storia di autodeterminazione, di libertà e di coraggio e l’intera Saga di Terramare si può quasi considerare una sorta di grande romanzo di formazione per i temi che tocca e per il modo in cui questi vengono trattati.

Ma il cantastorie non racconta tutto quello che sa. Quando la storia è finita, rimane in silenzio. Poi, dopo un po’, magari dice: «Ora ascoltatemi, però! Ho un’altra storia da raccontare! C’era una volta, sulla riva occidentale del mondo, un popolo che sapeva fare strani incantesimi…».

Cosa troverete in questa nuova edizione? Beh, nella nuova edizione, riccamente illustrata con tavole a colori e in bianco e nero ad opera di Charles Vess (ho avuto modo di vedere alcune delle illustrazioni in anteprima e wow!) troverete i libri che compongono la saga, i racconti e vari commenti dell’autrice che ci ha lasciati a gennaio 2018.
La Saga di Terramare è la sua eredità, custoditela con cura!

Prima di salutavi, vi lascio l’indice di questa nuova, stupefacente edizione:

  • Un mago di Terramare
  • Le Tombe di Atuan
  • La spiaggia più lontana
  • Tehanu
  • Leggende di Terramare
  • I venti di terramare
  • Una descrizione di Terramare

E in più:

  • “La parola di scioglimento”
  • “La legge dei nomi”
  • “La figlia di Odren”
  • “La luce del fuoco”
  • Terramare riveduta

Avete letto La Saga di Terramare? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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