Il club delle lettrici compulsive

La neve se ne frega – Luciano Ligabue

La neve se ne frega Book Cover La neve se ne frega
Luciano Ligabue
Distopico
Einaudi
2016
Digitale - Cartaceo
242

In un altrove temporale ma nemmeno troppo lontano, la società ha realizzato il migliore dei mondi possibili, sia pur a fronte di un controllo totale. Un luogo in cui si nasce vecchi e si ringiovanisce col passare degli anni. Il mondo è pulito. Le risorse rispettate. Un soffice rigore governa l'esistenza. Tutto secondo il Piano Vidor che garantisce a ciascun individuo bisogni e felicità, così come il diritto ad avere diritti. E godere dei propri diritti è un dovere per tutti. In questa società rigorosa e ovattata vivono Difo e Natura, una coppia felice secondo programma. Lavorano, fanno l'amore, frequentano amici, si divertono con le forme di intrattenimento conosciute. Come tante altre coppie. Ma Difo e Natura sono diversi. Sono destinati a imbattersi nel mistero del venire al mondo. E ad aprire una fatale contraddizione in quel paradiso del Piano Vidor che sembra perfetto.

Mi sono trovata tra le mani La neve se ne frega di Luciano Ligabue grazie a un’iniziativa che potete trovare su Facebook. Si tratta di libri che viaggiano da un lettore all’altro in compagnia di un quaderno in cui il lettore, che in quel momento ospita il libro, sproloquierà sul romanzo e non solo. L’iniziativa è stata realizzata da un gruppo di amiche di cui vi parlerò un’altra volta. 
Ho iniziato a leggere il racconto con gioia, avevo aderito al viaggio proprio perché amo Ligabue come cantautore e ho visto anche un film di lui regista e mi era piaciuto moltissimo.

Pensavo perciò di trovare un romanzo stile Radio Freccia, per intenderci. Un romanzo che parlasse di adolescenti, magari di ragazzi problematici, di amore e di disagi. Invece mi sono trovata tra le mani un distopico fatto e finito. Sì, avete letto bene, un distopico, e pure ben scritto e ben riuscito!

La trama è relativamente semplice. Ci troviamo in un futuro non ben definito, in cui le persone nascono anziane e man mano che vanno avanti con l’età ringiovaniscono, un po’ come Il curioso caso di Benjamin Button.

Gli uomini nascono da una “bolla” e hanno già tutto prestabilito, nome, mestiere, partner, abitazione, persino gli amanti, perché in questo futuro si pensa che un’unione sia più forte se ogni tanto ci si concede delle scappatelle. La routine è monitorata costantemente da microspie, come se le persone vivessero in un “grande fratello” una sorta di Truman Show dove tutto quello che fanno e dicono viene studiato e analizzato. 

Protagonisti assoluti del romanzo sono DiFo e ViPa; attraverso i loro occhi e le loro parole, noi riusciamo a seguire tutte le dinamiche di questo strano mondo, di questa strana società. Il racconto copre l’intero arco di vita dei due protagonisti, da quando nascono molto anziani a quando muoiono, neonati. 

DiFo parla in prima persona e ci racconta la sua quotidianità, fatta di lavoro – lui è un addetto alla fotografia di film che vengono realizzati senza personaggi, e che vengono costruiti a posteriori con il punto di vista del regime – e amore verso la compagna.

Ed è proprio questo amore che non è stato preventivato dal regime che fa cambiare il corso delle loro vite e fa sì che comincino a guardare con occhi curiosi il mondo che li circonda e con sospetto il regime che li obbliga a vivere in quel modo. E cominciano ad accadere cose strane (se volete sapere di che parlo dovete leggere il libro!) che li porta a un’aumentata attenzione da parte del “grande fratello”. L’unica cosa che li può isolare è la neve.

È la neve. È l’unica condizione che impedisce ai controlli satellitari di ricevere. Non passano la coltre. E non ricevono suoni se non quelli più fragorosi.

Si tratta di un romanzo particolare, di quei romanzi che non ti aspetti.

Nonostante lo stile sia essenziale ma non pesante, e il racconto scorra fluido e in qualche modo con leggerezza, il tema è comunque sconvolgente.

Quello che ipotizza Ligabue è un mondo, sì ambientato nel futuro, ma in un futuro non così tanto lontano e non così tanto impossibile.

Un mondo perfetto, dove c’è “uno zero virgola zerozerozeroboh per mille di casi di omicidio”, dove tutti fanno quello per cui sono stati creati, e niente è inaspettato. Sembrerebbe davvero un mondo perfetto, ma le persone non hanno nessun tipo di libertà, di scelta e di pensiero, tutto è predeterminato alla nascita e tutto scorre senza nessuna sorpresa.

Se ci pensate, tutto ciò è raccapricciante. Nessuno pensa più, nessuno ama più, nessuno si diverte più per il solo gusto del divertimento, ma tutto viene fatto perché così deve essere. E l’autore riesce a esprimere in maniera perfetta il dolore dei protagonisti quando si rendono conto che non sono liberi come credevano, che la loro vita è solo finzione. 

Sono sincera, non mi sarei mai aspettata da Ligabue un romanzo del genere, non perché lo considero un cantante i cui temi siano banali, lo adoro come musicista e come cantautore.

Ma questo romanzo va oltre. Non solo il linguaggio è ricercato e curato, non solo i protagonisti sono caratterizzati perfettamente, così come il mondo in cui vivono è strutturato in maniera esatta in modo da non lasciare niente all’immaginazione, ma il tema trattato è particolarmente importante. Un tema già trattato  grandi autori come Orwell o Bradbury

Per me è stata una grande sorpresa, e consiglio la lettura di La neve se ne frega a tutti. Preparatevi però a un romanzo che vi potrà far pensare, che vi porterà a porvi tante domande a cui non sarà facile dare una risposta.

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2 Risposte a “La neve se ne frega – Luciano Ligabue”

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