Il club delle lettrici compulsive

L’istituto – Stephen King

L'istituto Book Cover L'istituto
Stephen King
Horror
Sperling & Kupfer
2019
Digitale - Cartaceo
584
Luca Briasco

È notte fonda a Minneapolis, quando un misterioso gruppo di persone si introduce in casa di Luke Ellis, uccide i suoi genitori e lo porta via in un SUV nero. Bastano due minuti, sprofondati nel silenzio irreale di una tranquilla strada di periferia, per sconvolgere la vita di Luke, per sempre. Quando si sveglia, il ragazzo si trova in una camera del tutto simile alla sua, ma senza finestre, nel famigerato Istituto dove sono rinchiusi altri bambini come lui. Dietro porte tutte uguali, lungo corridoi illuminati da luci spettrali, si trovano piccoli geni con poteri speciali - telepatia, telecinesi. Appena arrivati, sono destinati alla Prima Casa, dove Luke trova infatti i compagni Kalisha, Nick, George, Iris e Avery Dixon, che ha solo dieci anni. Poi, qualcuno finisce nella Seconda Casa.
«È come il motel di un film dell'orrore», dice Kalisha. «Chi prende una stanza non ne esce più.» Sono le regole della feroce signora Sigsby, direttrice dell'Istituto, convinta di poter estrarre i loro doni: con qualunque mezzo, a qualunque costo. Chi non si adegua subisce punizioni implacabili. E così, uno alla volta, i compagni di Luke spariscono, mentre lui cerca disperatamente una via d'uscita. Solo che nessuno, finora, è mai riuscito a evadere dall'Istituto.

L’istituto è una delle ultime fatiche del maestro dell’horror Stephen King, pubblicato in Italia da Sperling & Kupfer. Per questo mese è il libro delle recensioni a confronto. Alle 11, infatti, sarà Giulia a parlarvene.

istituto

Minneapolis. È piena notte quando Luke Ellis viene rapito da una banda di persone che, facendo irruzione a casa sua, gli ha sterminato la famiglia e rovinato la vita per sempre. Quando riprende i sensi è prigioniero nell’Istituto, in una camera senza finestre molto simile a quella che aveva nella sua “vita precedente”.

Nella sua nuova esistenza all’Istituto vive accanto a numerosi bambini iperdotati, con poteri quali telepatia o telecinesi, che vengono smistati in Case dalla direttrice, la signora Sigsby. I nuovi arrivi sono nella Prima Casa, dove faranno capolino Kalisha, George, Iris, Nick e Avery Dixon, i compagni di Luke.

L’Istituto è come un carcere di massima sicurezza, o come un “motel degli orrori”, dov’è ammessa solo la registrazione in entrata.
Nessuno è mai uscito.
Nessuno è mai scappato.
Nessuno sa che fine fanno i bambini che spariscono tra le grinfie della Sigsby, che vuole i loro poteri sopra ogni altra cosa al mondo.
Nessuno è mai sopravvissuto.

 C’è un abisso ok? Ogni tanto lo sogno. Sprofonda all’infinito, ed è pieno di tutte le cose che non so. Non ho idea di come un abisso possa essere pieno – un vero ossimoro – ma è così. Mi fa sentire piccolo e stupido. Però c’è un ponte che lo attraversa, e voglio percorrerlo. Voglio fermarmi al centro del ponte e alzare le mani… e tutte quelle…

 Vedere come un adulto come King riesca a scrivere di lotta per la sopravvivenza e a mettersi nei panni di ragazzini e adolescenti in modo totalmente credibile è impagabile. Questo romanzo è carico di forza, quelli che vengono spesso visti come deboli sono un fuoco che lotta per trovare una via d’uscita e combattere il male più oscuro , che qui ha le sembianze della signora Sigsby.

Qui non troverete, come nei classici libri di King, mostri spaventosi o alieni travestiti da pagliacci sogghignanti.
Qui il terrore è il male diretto dagli esseri umani verso la loro stessa specie, è un male inflitto ai cuccioli di umano che andrebbe tutelati e protetti. I bambini vengono rapiti, studiati e trattati come cavie e, proprio come in un esperimento, gettati via quando e se risultano inutili.

Lo stile di King negli anni si è evoluto tantissimo passando dall’horror puro, pieno di mostri che infestano i nostri peggiori incubi, all’horror con note di paranormale, mistico e molto più in quietante perché gli orrori descritti non sono quelli che ritroviamo tra le braccia di Morfeo, li possiamo vedere con gli occhi ben aperti mentre guardiamo un tg o immaginiamo ciò che abbiamo letto nei fatti di cronaca. Magari non troveremo nella realtà la “parte paranormale”, ma le sofferenze e le pene inflitte nel libro potrebbero essere torture ben più che reali.

 A volte, di telepatia, ce n’era già a sufficienza in un abbraccio.

 I bambini descritti da King potremmo esser stati noi, sono reali e descritti in modo profondo come reali e inquietanti risultano i loro carcerieri. Proprio come in ogni sua opera non esiste il grigio, abbiamo i bianchi contro i neri, l’amore più puro e l’innocenza contro l’odio più viscerale e la meschinità.

Soffrirete con Luke e i suoi amici, odierete l’ingiustizia che stanno subendo e vi ritroverete letteralmente a camminare lungo quel corridoio dell’Istituto con le sue porte tutte uguali, sognando di aprire quella che vi conduce fuori, per scappare il più lontano possibile da quel luogo oscuro.

Per me, King resta, in assoluto, una penna mitica. Ogni sua parola non è mai messa lì per caso e ogni sua opera non manca mai di avvolgermi tirandomi dentro le pagine per combattere con i protagonisti!

Avete letto L’istituto? Ne parliamo?

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook in modo da non perderti nemmeno una novità.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.