Il club delle lettrici compulsive

Io sono leggenda – Richard Matheson

Oggi partecipiamo al review party/blog tour di Io sono leggenda, il celebre libro scritto da Richard Matheson nel 1954 e ripubblicato da Mondadori con una nuova traduzione a cura di Giovanna Scocchera e con la postfazione di Giovanni De Cataldo.

Prima di cominciare, come sempre vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate seguire ogni tappa.

io sono leggenda

Robert Neville è il protagonista ed è stato reso ancora più famoso dalla splendida interpretazione di Will Smith nell’omonimo film. Ma, a proposito del film… dimenticatelo perché questa è un’altra storia.

Incontriamo Robert mentre prepara la casa in attesa che il sole tramonti. Fin dall’inizio sappiamo che Robert deve difendersi, ma capiremo solo dopo cosa lo stia minacciando.

“La forza del vampiro risiede nel fatto che nessuno vuole credere alla sua esistenza.”
Grazie tante, dottor Van Helsing, pensò mentre posava la sua copia di Dracula. Rimase seduto a fissare di malumore la libreria, il Secondo concerto per pianoforte di Brahms in sottofondo, un whisky liscio nella mano destra e una sigaretta fra le labbra.
Era vero. Il libro era un’accozzaglia di superstizioni e cliché da soap opera, ma quelle parole erano vere: nessuno aveva mai creduto ai vampiri, e come si poteva combattere qualcosa che neanche si credeva esistesse?

Da cinque mesi a quella parte gli esseri umani si sono trasformati in vampiri proprio come nei libri. L’unico modo per ucciderli pare sia un paletto di legno conficcato nel cuore.

La narrazione è molto rapida e copre circa tre anni di vita del protagonista, ma nonostante la velocità di scorrimento della linea temporale, il libro è angosciante perché Matheson alterna le ore di luce in cui Robert studia, si procura il cibo, lavora per migliorare le difese di casa sua o ammazza e brucia i vampiri, alle notti lunghe, solitarie, rumorose (perché i vampiri sanno dove vive e cercano di stanarlo, trasformando così il cacciatore in preda), piene di alcol e di rimorso.

I mostri che combatte il Robert letterario sono vampiri diversi dal solito e dal punto di vista strettamente letterario sono un’innovazione del genere. Alcuni sono vivi, altri sono non morti. I vivi sono senzienti, si nutrono di sangue e sanno che Robert potrebbe essere sia una fonte di cibo che un pericolo per la loro stessa esistenza, mentre i non morti si muovono per puro istinto.

Il suicidio non l’aveva mai contemplato. Perché? Faticava a trovare una risposta. Non si era rassegnato a nulla, non si era abituato né aveva accettato la vita che era stato costretto a vivere. Eppure eccolo lì, a distanza di otto mesi dall’ultima vittima dell’epidemia, a nove mesi dall’ultima volta che aveva parlato con un altro essere umano, a dieci mesi dal giorno in cui Virginia era morta. Eccolo lì, senza un futuro e praticamente senza speranze per il presente. Ma si trascinava ancora avanti.
Istinto? O era semplicemente stupido? Troppo poco fantasioso per potersi distruggere?

La narrazione salta molto spesso dal presente al passato e ci mostra come Robert abbia perso la moglie e la figlia e come l’esistenza tranquilla che conduceva sia finita per accartocciarsi su se stessa, lasciandolo solo in preda ai sensi di colpa tipici del sopravvissuto, in mezzo all’assoluta desolazione.

I temi trattati sono tanti, ma la solitudine è il tema che ricorre in ogni pagina. L’uomo è un animale sociale. Come si può vivere senza contatti umani di nessun genere? Senza mai confrontarsi con qualcuno, finendo inevitabilmente prigionieri nella propria mente? Però Robert è quello che chiameremmo resiliente. Nonostante tutto, resiste. Si piega ma non si spezza. E quindi studia, sempre da solo, nelle lunghe notti solitarie. Studia per capire come liberarsi del nemico, per capire come sia potuta accadere una cosa simile, per capire se c’è una cura possibile per i vampiri vivi.

E quindi anche lui, come i virus, muta e si adatta all’ambiente ostile intorno, animato solo da una flebile speranza che possa esserci, da qualche parte, ancora un po’ di umanità. Robert è il peggior nemico di se stesso. La sua vera lotta non è tanto contro i vampiri, quanto contro la sua stessa mente, contro la voglia di autodistruggersi, contro la rabbia che gli monta nel cuore quando pensa a quello che avrebbe potuto fare per salvare la sua famiglia, contro il dolore della perdita.

Io sono leggenda è fondamentalmente un libro molto introspettivo e non è assolutamente horror nonostante ci siano diverse scene forti (altrimenti non sarei riuscita ad arrivare alla fine. Lo sapete che sono una fifona patentata!) quindi se siete alla ricerca di un libro che vi ricordi le emozioni che ha suscitato in voi il film, siete nel posto sbagliato 😉

Il cerchio si chiude.

Io sono leggenda: il blog tour.

E ora… spazio ai consigli! Se vi è piaciuto Io sono leggenda, ecco dei libri che potrebbero fare al caso vostro!

Diario di un sopravvissuto agli zombie – J.L. Bourne

Il diario quotidiano della battaglia di un uomo per la sopravvivenza, contro le prove che il mondo dei non morti gli propone giornalmente. Una piaga sconosciuta dilaga sul pianeta. I morti risorgono e, come nuova specie dominante, reclamano la Terra. Imprigionato in una tragedia planetaria, toccano a lui decisioni fondamentali, scelte che faranno la definitiva e assoluta differenza tra la vita o l’eterna maledizione.

Wool – Hugh Howey

In un futuro apocalittico, in un paesaggio devastato e tossico, una comunità sopravvive in una gigantesca città sotterranea. Lì, uomini e donne vivono rinchiusi in una società piena di regole che dovrebbero servire a proteggerli. Lo sceriffo Holston, che ha fermamente sostenuto le leggi della città per anni, rompe inaspettatamente il più grande di tutti tabù: chiede di andare fuori, incontro alla morte. La sua fatidica decisione scatena una serie di terribili eventi. A sostituirlo è nominato un candidato improbabile: Juliette, un tecnico che niente sa di politica, perché fino a quel momento si è occupata solo di far funzionare i complicati ingranaggi di quel fragile mondo. Ora che a Juliette è affidata la sicurezza, imparerà presto a sue spese quanto quel mondo è malato. Perché la città è in procinto di affrontare ciò che la storia ha lasciato solo intendere e che i suoi abitanti non hanno mai avuto il coraggio di sussurrare. Rivolta.

The passage – Justin Cronin

Nel cuore della foresta boliviana il professor Jonas Lear fa una scoperta destinata a cambiare per sempre il destino dell’umanità: un virus, trasmesso dai pipistrelli che, modificato, è in grado di rendere più forti gli esseri umani, preservandoli da malattie e invecchiamento. In una remota base militare in Colorado, il governo degli Stati Uniti inizia quindi degli esperimenti genetici top secret per studiare i prodigiosi effetti di questa scoperta. È il Progetto Noah, che utilizza come cavie umane dodici condannati a morte e una bambina.
L’esperimento però non procede secondo le previsioni e accade ciò che non era neanche lontanamente immaginabile: i detenuti sottoposti alla sperimentazione – i virali – trasformatisi in creature mostruose e assetate di sangue, fuggono dalla base, seminando morte e distruzione.
Da quel momento gli eventi precipitano e nessuno è più in grado di controllarli, nessun luogo è più sicuro e tutto ciò che rimane agli increduli sopravvissuti è la prospettiva di una lotta interminabile e di un futuro governato dalla paura del contagio, della morte e di un destino ancora peggiore.
L’unica speranza è rappresentata da Amy, piccola superstite del fallimentare esperimento che ha scatenato l’apocalisse: su di lei il virus ha avuto effetti particolari, trasformandola in una pedina fondamentale nella lotta contro i virali. Sarà l’agente dell’FBI Brad Wolgast a salvarla da una fine terribile e a iniziare con lei un’incredibile odissea per liberare finalmente il mondo dall’incubo in cui è precipitato. Il destino dell’umanità è nelle sue mani.
Ambientato in un prossimo futuro, Il passaggio non è solo un thriller letterario, ma anche un avvincente romanzo post-apocalittico e una cronaca epica della resistenza umana di fronte al pericolo di una catastrofe senza precedenti.

Apocalisse Z – Manel Loureiro

Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. Come tutti, apprende la notizia dalla televisione: in una piccola repubblica del Caucaso, un gruppo di guerriglieri ha preso d’assalto una base militare russa. Un “normale” atto terroristico in una delle zone più turbolente e instabili del pianeta? Così sembra. Ben presto, però, s’insinua il sospetto che sia successo qualcosa di più grave. Qualcosa che non può essere controllato. Un’esplosione atomica? Un virus? Tra lo sconcerto generale, la Russia annuncia la chiusura delle proprie frontiere e, nel giro di pochi giorni, tutti i Paesi dell’Unione Europea fanno lo stesso. Poi intere città vengono isolate e messe in quarantena. Poi entra in vigore la legge marziale. Ma è tutto inutile. Ormai niente è più come prima. Non c’è elettricità, manca l’acqua potabile, la benzina è finita, gli scaffali dei negozi sono vuoti. Nessun uomo gira per le strade. Perché chi lo fa non è più un uomo. È diventato uno zombie. Ha trent’anni. È un avvocato. Vive in una cittadina della Galizia, in Spagna. E forse è l’unico sopravvissuto all’Apocalisse Z…

L’ultimo degli uomini – Margaret Atwood

Uomo delle Nevi vive su un albero vicino al mare, avvolto in un lenzuolo sporco. Non sa che ore sono, nessuno lo sa più. Cerca cibo e medicine nelle terre desolate e infestate da ibridi di animali. Fruga fra i resti e rimugina sulle scelte che hanno portato la Terra al tracollo, in nome di una scienza onnipotente. Si abbandona al ricordo di Oryx, donna enigmatica e quieta, e al rancore per l’amico Crake, responsabile del disastro. Le loro esistenze si erano intrecciate nel più classico, e tragico, dei triangoli. Uomo delle Nevi cerca una spiegazione, per sé e per i «figli di Crake», unica forma di vita intelligente sopravvissuta sulla Terra, frutto esemplare dell’ingegneria genetica. Sono tante le cose che vogliono capire, ignari come sono dell’insensatezza degli uomini. Come hanno dimostrato Orwell, Huxley, Vonnegut e la stessa Atwood (nel Racconto dell’ancella), la rappresentazione letteraria di un’utopia fallita può aprirci gli occhi più di innumerevoli verità sullo stato del pianeta. Quello dell’Ultimo degli uomini è un mondo che potrebbe essere a pochi anni, a poche folli decisioni di distanza da quello in cui viviamo.

La quinta onda – Rick Yancey

Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che loro arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da loro, esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l’unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia. Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare.
In un’avventura che mescola la suspence de La guerra dei mondi e l’azione di Io sono leggenda, Rick Yancey narra l’avvincente lotta di una giovane donna determinata e temeraria.

La nube purpurea – M.P. Shiel

Un vapore mortale – dall’inquietante luce purpurea e dall’inebriante profumo di fiori di pesco – spazza il mondo e annienta tutte le creature viventi. Rimane un unico uomo, Adam Jeffson, medico, reduce da una missione esplorativa nell’Artico. Come un Robinson Crusoe apocalittico, Adam inizia la sua epopea per la sopravvivenza. Ma, a differenza di Robinson, non è relegato su un’isola: a sua disposizione ha l’intero pianeta, un mondo silenzioso e devastato. E se l’eroe di Defoe faceva ricorso a tutte le più sottili doti del raziocinio e dell’intelligenza, Adam sprofonda invece nella follia, passando per i deliri e le allucinazioni della solitudine più profonda. Tuttavia una lucidità visionaria si fa lentamente strada nella sua mente, ed egli diventa infine consapevole che la sua sopravvivenza non è casuale e che il suo destino – e quello della razza umana – fa parte di un piano più vasto. Pubblicato agli albori del Ventesimo secolo, “La nube purpurea” è riconosciuto come uno dei grandi capolavori della fantascienza: un grandioso racconto emblematico dei più sinistri incubi novecenteschi, ma anche un’epica vicenda di rovina e rinascita, fine e principio.

Sapete che quando bisogna consigliare qualcosa da leggere è difficile per me fermarmi… quindi scusate se ho esagerato. Se invece siete alla ricerca di altri titoli, lasciate un commento!

Avete letto Io sono leggenda? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.
NdA2, la vendetta: Ho letto questo libro a fine febbraio, a inizio pandemia. Sì, mi ha spaventata da morire.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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