Il club delle lettrici compulsive

Intervista a Viviana Giorgi

Viviana Giorgi, intervista all’autrice di Zitta e Ferma Miss Portland!

Amici, oggi abbiamo intervistato, per voi, Viviana Giorgi!! Autrice di romanzi del calibro di Alta marea a Cape Love, Tutta colpa del vento e tanti altri, ma oggi, ci parla dell’ultimo arrivato: Zitta e ferma, Miss Portland!

Venite a scoprire cosa ci ha raccontato…

Parlaci di te: chi è Viviana Giorgi come persona e come autore?

Sono una donna molto normale, con un figlio ventenne e alle spalle una famiglia affettuosa. Vivo a Milano dove per anni ho lavorato come giornalista occupandomi di spettacolo. Amo leggere, andare al cinema, ascoltare rock classico, viaggiare, cucinare e fare dei pasticci al punto croce. Solo negli ultimi anni mi sono avvicinata al romance ed è stato amore a prima vista, tanto che il passo da lettrice a scrittrice è stato breve. Dal momento che leggere rosa mi faceva stare bene, e per di più in una fase non troppo felice della mia vita, mi sono detta: e se provassi a scriverlo?

Quando mi trovo a tu per tu con i miei personaggi lo ammetto, sono felice. Non che tutto scorra sempre via senza intoppi, al contrario. Ma scrivere storie che  mi fanno stare bene e che un domani – forse- regaleranno un sorriso a chi le leggerà è una bellissima sensazione, anche nei momenti in cui collutto poco amorevolmente con la pagina bianca.

Come nasce l’idea del tuo libro Zitta e ferma Miss Portland?

Sai che è stato il primo romanzo che ho scritto? Ai tempi, era il 2010, stavo scoprendo il regency per cui, quando ho deciso di lanciarmi come scrittrice, il regency è stata una scelta obbligata. Ma di quel romanzo non è rimasto molto in questa nuova versione.

Se mi sono decisa a revisionarlo e pubblicarlo è perché nel 2015 si sono festeggiati gli 80 anni del regency e anch’io a mio modo ho voluto rendere omaggio al genere e all’autrice che lo inventò, Georgette Heyer. Ma che fatica sistemare il vecchio manoscritto! Praticamente l’ho riscritto tutto tenendo a portata di mani non tanto le forbici, quanto un’accetta!

Qual è il personaggio preferito del tuo libro?

A far da contraltare ai due protagonisti, la super peperina Miss Portland e l’irreprensibile Lord Maylon, c’è un’altra coppia, formata da Kate, sorella di Maylon, giovane donna capricciosa e indisponente, e il libertino Lord Bantingen, a cui un tempo Maylon aveva negato la mano di Kate. Ecco, è proprio Bantingen il mio personaggio preferito. Nel corso della storia il suo personaggio cresce talmente (almeno ai miei occhi) che in fase di riscrittura mi sono chiesta se non fosse il caso di cambiar tutto e far diventare lui l’ eroe del romanzo. Non è un caso che molte lettrici mi abbiano già chiesto di scrivere la sua storia.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con il tuo libro, se c’è?

Non ci sono messaggi importanti, si tratta solo di letteratura d’evasione, di genere. Di un regency con il sorriso. Ma anche se, come deve essere nel romance, il fulcro intorno a cui ruota la storia è l’amore, nel libro si trovano pure temi importanti come l’ emancipazione femminile, il  progresso e lo sviluppo sociale, il sacrificio, l’impegno e la fedeltà. Il tutto detto con il sorriso, senza presunzione alcuna. Credo che anche un romance possa avere dei contenuti serissimi e che, in generale, ogni contenuto possa essere raccontato con leggerezza. Oggi vanno molto di moda generi che a mio avviso speculano sull’emozione facile. Mi cadono le braccia quando sento dire “che bello quel libro (o quel film),  ho pianto tanto!”

Autocitati: la frase del libro che senti più tua?

Ho scelto un dialogo tra Miss Portland e Lord Maylon, perché i dialoghi veloci e brillanti (o almeno che tentano di esserlo) sono tipici del mio modo di raccontare.
Non sposerò mai un uomo che mi ordina di stare zitta e ferma.”

“Su questo punto non posso promettervi nulla, perché, almeno per qualche secondo, ho ottenuto l’effetto sperato: siete stata, bontà divina, zitta e ferma!”

“Non sperateci, non si ripeterà.

Cosa vuol dire per te scrivere?

Rispondo dicendo che devo scrivere, tutti i santi giorni, e che se non lo faccio mi sembra che mi manchi qualcosa. Mi sento fortunata e privilegiata a poterlo fare per lavoro.

Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Sono felicissima di pubblicare in digitale con EmmaBooks, che ormai è diventata (da notare il femminile singolare) come una di famiglia. Ma, nonostante ciò, vorrei che nel prossimo futuro ci fosse, dopo il cartaceo di Alta marea a Cape Love pubblicato da Mondolibri, un altro libro fatto di cara, vecchia carta.

A cosa stai lavorando attualmente?

Al momento sto terminando di scrivere il seguito di Un amore di inizio secolo- La traversata, dove raccontavo l’incontro tra Ken Benton e Priscilla Talbott  a bordo di un transatlantico in rotta verso l’Inghilterra. Nel romanzo conclusivo, di cui non so ancora il titolo, ritroviamo i due protagonisti nella Londra del 1900, un set affascinante per una storia d’amore difficile che spero non deluderà le mie lettrici (che aspettano questo romanzo da tanto tempo).

Quali sono gli autori dai quali ti senti maggiormente influenzato a livello artistico?

Non sono così presuntuosa da affermare che i miei maestri sono la Austen, o Dickens, o Tolstoi o Flaubert. Sono loro debitrice per le tante cose che mi hanno regalato e insegnato, ma non mi permetterei mai di tirarli giù dai loro piedistalli e avvicinarli a me e tanto meno alla mia scrittura. L’influenza, semmai, viene dalle molte letture di genere (romance e thriller soprattutto) e dal cinema. Amo il cinema e ne ho visto talmente tanto in vita mia che sicuramente la sua influenza, e in particolare quella della commedia romantica americana, ha avuto un peso notevole sul mio modo di raccontare. Non a caso mi è stato detto più volte che i miei romanzi sono molto cinematografici.

 Se dal tuo libro fosse tratto un film, chi vorresti come protagonisti?

Se visiti il mio sito: vivianagiorgi.it troverai una sezione intitolata eroi da sballo  dove abbino ai miei protagonisti maschili l’attore che secondo me meglio li incarna. Per Lord Maylon ho scelto l’attore Matthew Rhys, che trovo perfetto. Miss Portland potrebbe essere invece Lily Collins, la figlia di Phil Collins, vista in Biancaneve e Shadowhunters e se, continuando a sognare, dovessi scegliere un attore per interpretare Lord Bantingen non avrei dubbi,  sarebbe Jude Law da giovane (ma non sputerei neppure su Chris Pine).
Grazie Sara per questa bellissima intervista e grazie mille al Club delle lettrici compulsive per avermi ospitata insieme a Miss Portland. A proposito, ve l’ho già detto che sono anch’io una di voi?

 

 

2 Risposte a “Intervista a Viviana Giorgi”

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