Il club delle lettrici compulsive

Intervista a Matteo Strukul

Matteo Strukul: l’intervista.

Bentornate lettrici e lettori. Quest’oggi, per le interviste del sabato, abbiamo una chicca speciale: Matteo Strukul. Chi di voi è appassionato di fantasy tanto quanto me? Allora non potete perdervi questa intervista travolgente, ma veniamo a noi, diamo il benvenuto a Matteo e andiamo a scoprire come ha risposto alle nostre domande:

Parlaci un po’ di te: chi è Matteo Strukul sia come persona che come autore.
Ciao Sara e grazie per lo spazio che dedicate al mio lavoro su Il club delle lettrici Compulsive. Dunque… chi sono? Un romanziere, un viaggiatore, un uomo libero. E la libertà è il più grande dono dato all’uomo. Non ho orari, scrivo le storie che abitano la mia mente, vivo fra l’Italia, Berlino e la Transilvania. La mia vita è caos ma è caos con un metodo ah ah! Ringrazio Dio per avermi dato il tennis, la birra scura, l’hockey su ghiaccio e il rock’n’roll.

Raccontaci del tuo romanzo Matteo, I cavalieri del Nord: Com’è nata l’idea?
Da sempre volevo raccontare una storia ambientata in Transilvania, non ne leggevo una dai tempi di Dracula e fin da ragazzo ho nutrito una passione incredibile e ancestrale per La Terra Oltre Le Foreste. Non so perché… forse perché le origini del mio cognome sono legate a quella regione gotica e colma di fascino. Volevo anche una storia che raccontasse dei Cavalieri Teutonici di cui quasi nessuno si era mai occupato in letteratura, con qualche lodevole eccezione, mi vengono in mente Henryk Sienkiewicz e Guido Cervo. Quando, studiando le Crociate del Nord – le più neglette e dimenticate della Storia – ho scoperto che l’Ordine Teutonico aveva dominato proprio in quegli anni in Transilvania ho sentito un richiamo irresistibile. La storia era già dentro di me e premeva per uscire. Dovevo solo lasciarla andare. Il Nord, la neve, il ghiaccio, le croci nere, le spade, i Cumani, la Transilvania, i forti in legno, i cavalli, i lupi, i corvi: c’erano così tante creature e simboli che potevo utilizzare, un immaginario talmente potente… che avrebbe di certo affascinato lettrici e lettori. Ne ero sicuro e così è stato. C’è una tale malia in quella terra, da sempre sospesa nello spazio e nel tempo, che non è possibile ignorarla. E ora intendo continuare a raccontare e approfondire quel mondo narrativo.

Sei rimasto sempre fedele all’idea iniziale, oppure durante la scrittura (o anche a romanzo ultimato), hai deciso di cambiare qualche dettaglio nella trama, o qualche scena?
La storia era concepita in modo netto e chiaro. Tuttavia, nel corso della scrittura, un personaggio che avrebbe dovuto essere poco più di una comparsa ha preso il sopravvento. Si tratta di Vjsna, La Madre dei Morti, l’invincibile e sanguinaria guerriera cumana, divenuta ben presto il personaggio più amato dalle lettrici. C’è in lei un destino crudele e ineluttabile, una fragilità e un coraggio che divengono spesso disarmonia d’opposti, un conflitto interiore lacerante. E poi è una donna fiera e bella che ha conosciuto il più atroce dei dolori. Come fai a non voler bene a un personaggio del genere?

 Qual è il personaggio al quale ti senti più legato?
I Cavalieri del Nord è un romanzo corale. Voglio bene a tutti i miei personaggi: a Wolf, il giovane cavaliere teutone, a Kaspar, suo mentore e maestro, a Kira, strega e guerriera, a Kam, Uomo dei Sogni e delle Lacrime e a Vjsna, naturalmente. Prevedo una miscela incendiaria per il sequel.

 Autocitati: la frase del libro che senti più tua, o un passo che ti piace particolarmente.
Il cielo sopra l’acqua era sembrato cadere a pezzi mentre Vjsna tentava di nuotare senza riuscirci. Le sue lacrime grandi quanto gli astri lontani, grandi quanto l’amore ucciso, grandi come il sorriso di un bimbo, erano rotolate nel fiume e lì erano andate a depositarsi, sul fondo, in mezzo alle promesse spezzate e alle gemme dei sogni mai nati, ai fiori ancora in boccio caduti prima di poter aprire i petali al sole nascente.

Cosa vuol dire per te scrivere?
Cullare le vertigini dell’animo.

 Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
I Carpazi e le foreste della Transilvania.

Stai già lavorando ad altri progetti?
Sto lavorando a molti progetti. Sono un professionista. Ho una serie di romanzi, due fumetti e due sceneggiature cinematografiche in forno. Ho ricevuto molte proposte contrattuali, recentemente. Evviva! Quest’inverno il mio primo romanzo (La ballata di Mila) dopo essere stato pubblicato in USA, UK e Australia uscirà in Germania, Austria e Svizzera per Suhrkamp, lo storico editore di Bertolt Brecht. Mi piace lavorare con diversi editori, immaginando per ciascuno di loro una saga unica e irripetibile. Non potrei pubblicare la saga de I Cavalieri del Nord con un editore diverso da Multiplayer con cui mi trovo da Dio. Allo stesso tempo c’è Mondadori con cui pubblico un tipo di romanzi completamente diversi, per Edizioni e/o e Fanucci c’è il noir…e poi a breve una grandissima novità.

Quali sono gli autori dai quali ti senti maggiormente influenzato a livello artistico?
William Shakespeare, Alexandre Dumas, Tim Willocks, Joseph Roth, Lev Tolstoj, Christopher Marlowe, Victor Gischler, James Ellroy, Massimo Carlotto, Nicolai Lilin, Bram Stoker, Robert Louis Stevenson, Thomas de Quincey, Dan Simmons, Caleb Carr, Jason Starr, Allan Guthrie, Tullio Avoledo, Garth Ennis, Jason Aaron, Joe Abercrombie, Joe R. Lansdale, Robert E. Howard, Henryk Sienkiewicz, Andrzej Sapkowski, Duane Swierczynski, Ari Marmell.

 Se dal tuo libro fosse tratto un film, chi vorresti come protagonisti?
Vedrei bene Keanu Reeves nel ruolo di Kaspar von Feuchtwangen. Poi Ingrid Bolso Berdal per Vjsna. Richard Madden sarebbe un ottimo Wolf e per Kira mi viene in mente Kristen Stewart. Il Kam dovrebbe farlo un autore camaleontico e completamente fuori dagli schemi… giusto perché mi va di sognare dico Mickey Rourke.

Matteo, abbiamo quasi finito, c’è qualche altra cosa di cui vorresti parlarci?
Amo infinitamente la saga de I Cavalieri del Nord. Per questa ragione, con un caro amico disegnatore per Marvel e DC Comics, vorrei provare a DEDICARE A VJSNA UNA STORIA A FUMETTI. Faremo partire prossimamente su Indiegogo un Crowdfunding. Sarà un modo per ampliare il mondo narrativo del libro andando anche sui disegni, in attesa del nuovo romanzo che rappresenterà il secondo capitolo della saga. Si tratta di un’operazione che voglio fare FORTEMENTE per dare ancora di più alle mie lettrici e ai miei lettori. Multiplayer ci aiuterà nella promo e stamperà la storia se ci sarà abbastanza entusiasmo da parte delle lettrici e dei lettori per supportare l’operazione. Quindi, per favore, cominciamo a preparare il terreno. Si tratta di una sfida completamente folle che affronto solo perché sento che su questo romanzo c’è un’affetto da parte del pubblico semplicemente commovente e incredibile. Se ci credete DAVVERO allora preparatevi a darci una mano!

Wow, un progetto davvero degno di nota, complimenti. Noi del club delle lettrici compulsive saremo sicuramente con te.

Ora, non resta che ringraziare Matteo per la disponibilità e l’entusiasmo che ha messo nella nostra intervista, è stato davvero un piacere.

Buona lettura e buon week end a tutti!

 

 

 

 

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