Il club delle lettrici compulsive

Intervista a Marilena Boccola

Intervista a Marilena Boccola

La nostra ospite per le interviste del sabato è Marilena Boccola, autrice di Baci, sabbia e stelle (qui la nostra recensione).

Ciao Marilena, benvenuta nel nostro Club delle Lettrici Compulsive! È un piacere per noi averti qui!
Anche per me, grazie dell’invito!

Sei anche tu, una di noi? Una lettrice onnivora e compulsiva?
Decisamente, sì!

Che libro stai leggendo, ora?
Ho appena finito e recensito “Se bella vuoi apparire” di Silvia Menini (Rizzoli Youfeel) e mi appresto a iniziare “Ho voglia di innamorarmi” di Cassandra Rocca che attende da tempo nel mio kindle. Tuttavia, non disdegno nemmeno la lettura di autrici self, tra cui alcune davvero molto brave. Un romanzo che ho letto recentemente e che mi ha coinvolto particolarmente è stato “Equazione di un amore” di Simona Sparaco.

C’è un genere che proprio non ami?
Sono davvero una lettrice onnivora; alterno romance, narrativa, gialli, thriller e saggi, però non riesco a reggere gli horror e soprattutto i romance dark che sembrano andare tanto di moda ultimamente.

Parlaci un po’ di te: chi è Marilena e come è approdata alla scrittura.
Fin da piccola, sono stata una persona fantasiosa e creativa, oltre che un’appassionata lettrice; per cui, a un certo punto, mi è scattata la voglia di raccontare a mia volta delle storie. Ho tenuto per tanti anni un diario e quando sono nati i miei figli ho iniziato a inventare dei racconti per loro. Ora che i bambini sono cresciuti (anche se sono ancora in età scolare), ho un po’ più tempo per scrivere le storie d’amore che mi sarebbe piaciuto leggere. Il tutto senza pretese, unicamente con l’intento di emozionare un po’ e di regalare qualche piacevole momento di evasione a chi legge, oltre che a me stessa nel momento in cui scrivo.

Cosa vuol dire per te scrivere?
Per me, scrivere significa dedicare tempo a me stessa, alla mia creatività, avere l’occasione di esprimermi, di cimentarmi nelle cose che da sempre mi appassionano, cioè la lettura e la scrittura che sono poi le due facce della stessa medaglia: si alimentano a vicenda.

Come prendono vita le tue idee, da cosa trai ispirazione?
L’ispirazione è qualcosa di magico: non so mai da dove arriverà. A volte, sono i ricordi, le sensazioni vissute a farmi venir voglia di raccontarle; spesso sono i viaggi e i posti magici che mi sono rimasti nel cuore a spingermi ad ambientarci delle storie, oppure è la mia passione per l’arte a guidarmi. Comunque, bastano un dialogo sentito per caso in treno, una scena alla quale mi capita di assistere o le parole di una canzone e la mia mente inizia a vagare e a costruire storie immaginarie. Capita addirittura che siano i personaggi secondari di romanzi che ho già scritto a venirmi a cercare, anche se non era assolutamente mia intenzione raccontare le loro vicende. Devo dire che da ex timida e insicura sono sempre stata un’attenta osservatrice, per cui ora, in un certo senso, si tratta solo di estrarre il coniglio dal cappello.

Veniamo al dunque, il tuo ultimo romanzo si intitola Baci, sabbia e stelle: Estate 1982: raccontacelo con tre aggettivi, spiegando le tue scelte.
Tre aggettivi azzeccati per il mio ultimo romanzo potrebbero essere: evocativo, emozionante, riflessivo.
Evocativo, perché richiama un tempo della vita per il quale passiamo tutti, che è quello dell’adolescenza, fatta di turbamenti e timidezze; nel caso di “Baci, sabbia e stelle” quel tempo è quello dei Mondiali di calcio dell’82, per cui viene evocata anche una precisa epoca storica.
Emozionante, perché credo che le emozioni che il mio romanzo suscita siano senza tempo e possano coinvolgere sia chi ha vissuto quegli anni, che chi è stato adolescente più recentemente.
Riflessivo, perché credo che possa far riflettere sulle cose davvero essenziali e sul senso delle nostre vite sempre così frenetiche.

marilena boccola
La copertina di Baci, sabbia e stelle. Estate 1982 di Marilena Boccola

Sei rimasta sempre fedele all’idea iniziale, oppure durante la scrittura (o anche a romanzo ultimato), hai deciso di cambiare qualche dettaglio nella trama o qualche scena, o qualche personaggio?
Vi svelo un segreto: la storia era per metà ambientata nel 1982 e si concludeva dieci anni dopo. L’attualizzazione è qualcosa che è venuto in seguito, per cui il risultato finale vede il romanzo giocarsi su più piani temporali legati sia ai ricordi sia al presente della protagonista femminile, Maddalena, che non a caso ha un nome simile al mio.

Marilena, non diciamolo a nessuno… ma, a sangue freddo, vorresti cambiare qualcosa nella storia (cosa che ovviamente non puoi più fare) o sei pienamente soddisfatta così com’è?
Sono pienamente soddisfatta del risultato, anche per merito della mia editor, Cristina Ferrando, che ha saputo farmi lavorare al meglio.

Qual è il personaggio al quale ti senti più legata tra i tuoi romanzi? Un personaggio da cui non riesci proprio a staccarti mentalmente? Perché?
Sicuramente non potrei staccarmi da Maddalena, nemmeno se volessi, perché è davvero parte di me: le ho prestato i miei ricordi, le sensazioni e le emozioni delle mie estati al mare da adolescente.

La frase di uno dei tuoi libri che senti più tua o un passo che ti piace particolarmente?
Amo molto “Baci, sabbia e stelle” e sono diverse le frasi che mi piacciono; ad esempio ne riporto una che parte da una citazione di Calvino tratta dal “Cavaliere inesistente”:

La pagina ha il suo bene solo quando la volti e c’è la vita dietro che spinge e scompiglia tutti i fogli del libro.
Una precisa consapevolezza prende forma in me: anch’io voglio amare ed essere amata come tutte le ragazze della mia età, voglio lasciarmi andare, voltare la pagina e trovarvi dietro la vita. Sento che è giunto il momento, anche per me, di uscire almeno un po’ dal mio mondo parallelo, quello che incontro nei libri e nei sogni, e di iniziare a vivere.

Tuttavia, riporto anche una citazione da “Una vita in più” in cui mi ritrovo pienamente:

«La vita continua sempre e nonostante tutto. L’estate tornerà di nuovo e gli eventi assumeranno nuovi significati, credimi! Anche a costo di renderci poltiglia, la vita ci trasforma secondo il suo disegno che spesso non coincide con il nostro».
«Ci vorrebbe una vita in più per vivere quello che ci è negato in questa»

Cosa c’è di Marilena nei personaggi di cui racconti vita, passioni, amori?
In ogni personaggio sia femminile che maschile c’è qualcosa che mi appartiene, ma molto altro è solo opera di fantasia ed è giusto che sia così. Il bello di scrivere romanzi è quello di cimentarsi con caratteri e tipologie di personaggi anche molto diversi da noi stessi.

Che rapporto c’è tra la tua scrittura e i social?
Ho scoperto i social, così come li sto “usando” negli ultimi tempi, dopo l’auto-pubblicazione in piena incoscienza di “Una casa per due”, a febbraio 2015; non avevo idea che ci fosse un intero mondo parallelo di lettrici e scrittrici al quale si accede attraverso Facebook e gli altri social. Credo che i social siano uno strumento utile per scambiare opinioni, farsi conoscere, carpire informazioni utili e stringere legami significativi. Tutto il resto, e intendo le polemiche, le invidie e le gelosie non mi interessa. In fondo sono una quarantenne, anche se mi piace sognare come una ragazzina, con poco tempo da perdere e, spero, sufficiente maturità per saper discernere cosa vale la pena e cosa è meglio lasciar perdere.

Stai già lavorando ad altri progetti? Qualche indiscrezione per Il Club delle Compulsive?
Anche se ho poco tempo, sono sempre in fermento. I miei romanzi non sono mai troppo lunghi perché intanto che li scrivo mi vengono nuove idee per quelli successivi e non resisto alla voglia di riversarle sulla pagina. Attualmente, ho già due manoscritti pronti, entrambi nelle mani di HarperCollins: se son rose fioriranno, altrimenti non disdegno di tornare al self.

Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
In futuro mi piacerebbe tanto pubblicare un romanzo cartaceo che arrivi in libreria. Sono convinta che con umiltà e determinazione i sogni si avverino, per cui proseguo il mio cammino cercando di migliorare sempre più la mia scrittura, senza mai smettere di avere come obiettivo quello di emozionare il lettore.

Grazie per essere stata con noi e aver risposto alle nostre domande! In bocca al lupo per i tuoi prossimi lavori!
Grazie di cuore! Tra appassionate lettrici ci si intende sempre 🙂

Grazie ancora a Marilena e in bocca al lupo per i Suoi prossimi lavori!

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