Il club delle lettrici compulsive

Intervista a Manuela Chiarottino

Intervista a Manuela Chiarottino

Intervista a Manuela Chiarottino

Buongiorno Cari Compulsivi! Oggi abbiamo con noi la scrittrice Manuela Chiarottino.

Ciao Manuela, benvenuta nel nostro Club delle Lettrici Compulsive! È un piacere per noi averti qui!
È un grande piacere anche per me.

Sei anche tu, una di noi? Una lettrice onnivora e compulsiva?
Ebbene sì, anche se ultimamente ho sempre meno tempo e il kindle sta esplodendo per troppi ebook in coda di lettura.

Che libro stai leggendo, ora?
“Beautiful you” di Chuck Palahniuk. Un libro strano, ironico, a volte grottesco ma interessante.

C’è un genere che proprio non ami?
Horror.

Parlaci un po’ di te: chi è Manuela e come è approdata alla scrittura.
Sono approdata alla scrittura in un periodo difficile della mia vita, direi che è stata una vera valvola di sfogo. Ottenere risultati ai concorsi, realizzare un romanzo è diventata poi una sfida verso me stessa che mi ha aiutato a rialzarmi da quel momento buio. La cosa più bella è quando ho capito che potevo comunicare anche ad altri le mie emozioni.

Cosa vuol dire per te scrivere?
Scrivere è il mio piccolo rifugio, il luogo dove posso sfogare le mie emozioni. Qualcosa che mi regala gioia.

Come prendono vita le tue idee, da cosa trai ispirazione?
Può essere un sogno, un ricordo, una storia vera sentita per caso o una notizia letta su qualche rivista da cui estrapolerò qualcosa. Nel caso invece dei romanzi cosiddetti chick-lit, spesso sono vicissitudini personali su cui ironizzo.

Veniamo al dunque, il tuo ultimo romanzo si intitola Cuori al galoppo, edito da Rizzoli per la collana Youfeel: raccontacelo con tre aggettivi, spiegando le tue scelte.
Sentimentale: perché si parla di sentimenti, amicizia e amore. Passionale: perché tutto nasce intorno a una vendetta, in nome di una vecchia amicizia, che rivelerà sentimenti forti mai del tutto risolti, ma anche perché il rapporto tra Amabel e Giulio sfocerà subito in un’attrazione intensa troppo difficile da controllare, proprio come un cavallo al galoppo (ma i cavalli ci sono davvero nella storia… ah ah). E poi direi Leggero, nel senso che accanto a momenti più drammatici ce ne sono altri in cui ho cercato di strappare un sorriso, come alcuni battibecchi tra Amabel e Giulio e soprattutto la loro spassosa… e sensuale… gara di pesca.

Sei rimasta sempre fedele all’idea iniziale, oppure durante la scrittura (o anche a romanzo ultimato), hai deciso di cambiare qualche dettaglio nella trama o qualche scena, o qualche personaggio?
No, direi che in questo caso sono rimasta fedele all’idea iniziale e ai personaggi, che ho amato molto.

Manuela, non diciamolo a nessuno… ma, a sangue freddo, vorresti cambiare qualcosa nella storia (cosa che ovviamente non puoi più fare) o sei pienamente soddisfatta così com’è?
Della storia sono soddisfatta, quello che farei sarebbe di ampliarla, però la lunghezza è dipesa anche dal formato richiesto dalla collana Youfeel.

Qual è il personaggio al quale ti senti più legata tra i tuoi romanzi? Un personaggio da cui non riesci proprio a staccarti mentalmente? Perché?
Gioia, la protagonista di “Ancora prima di incontrarti”, il primo romanzo pubblicato con Youfeel. Innanzi tutto la storia parte con lei bambina e quelle prime pagine sono un mio reale ricordo d’infanzia. Doveva essere un racconto ma poi la fantasia è volata. Di Gioia amo la fragilità, la timidezza, il bisogno di sentirsi amata; nello stesso tempo amo il percorso di maturazione che farà crescendo e che la porterà innanzi tutto ad amare davvero se stessa e quindi a capire poi come si riconosce il vero amore. Un percorso che capita a molti di noi se non tutti, credo.

La frase di uno dei tuoi libri che senti più tua o un passo che ti piace particolarmente?

D’estate, in pratica, mi trasformavo in una specie di ninfa dei boschi; dal mattino fino a sera mi dilettavo in giro in cerca di avventure, che potevano spaziare dal catturare delle povere lucciole o farfalle, che però regolarmente liberavo, all’arrampicarsi sugli alberi o rotolarsi giù da quella discesa verde, poco distante dalla casa dei miei nonni. Ero perennemente a piedi nudi, perché amavo sentire quella sensazione che dà l’erba appena umida di rugiada, come un morbido tappeto srotolato al mio passaggio, oppure il lieve pizzicore del prato asciutto e pungente, riscaldato dal sole. A volte, quando quei fili mossi dal vento erano così alti da riuscire a nascondermi, mi sdraiavo completamente distesa, come livellata al suolo, per riprovare quella sensazione d’invisibilità, per celarmi agli occhi del mondo e scomparire.
(da “Ancora prima di incontrarti”)

Cosa c’è di Manuela nei personaggi di cui racconti vita, passioni, amori?
Qualcosa c’è sempre, a volte molto, altre solo una lieve traccia. Così in Gioia c’era una parte di me, in Amabel di “Cuori al galoppo” c’è la mia voglia di credere sempre nella vera amicizia. Anche in “Due passi avanti, un passo indietro”, pur essendo un romance mm, ci sono io: innanzi tutto nella mia convinzione che l’amore è amore per tutti e poi nel percorso interiore di uno dei protagonisti. Tutti dobbiamo guardarci dentro.

Che rapporto c’è tra la tua scrittura e i social?
Nella vita riesco meglio nel dialogo a quattr’occhi che nel tenere un discorso davanti a una platea. Amo conoscere le persone, parlare, sorridere, ma sono fondamentalmente timida e credo che questo si rifletta anche un po’ nei social. Detto questo cerco di far conoscere i miei lavori perché sono i miei figlioli e così mi sono lanciata non solo su fb ma anche creando un sito e con twitter… ma quest’ultimo ogni tanto me lo dimentico… lo so, sono una frana, ah ah. La cosa più bella della scrittura nei social è che conosci tante persone con la tua passione, alcune delle quali sono diventate amiche, per non parlare di quando una lettrice ti contatta per dire che si è emozionata con un tuo romanzo… ogni volta mi stupisco.

Stai già lavorando ad altri progetti? Qualche indiscrezione per Il Club delle Compulsive?
Adesso sto seguendo gli ultimi nati. Il primo è “Un amore a cinque stelle”, vincitore del concorso “Fiori di acciaio” indetto dalla Triskell per la collana romance. Ne sono entusiasta perché il tema del concorso era una donna forte e dinamica e non potevo non esserne ispirata.
Il secondo è un romanzo m/m: “Una notte da ricordare”.
Però, per il Club delle Compulsive, ho anche due piccole indiscrezioni: a febbraio uscirà nelle librerie “Il mio perfetto vestito portafortuna” presentato al Salone del Libro di Torino e per la primavera ho quasi pronto un nuovo romanzo, ma non dico di più.

Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Riuscire a migliorare sempre nella scrittura e poter man mano conquistare la fiducia di più lettori.

Grazie per essere stata con noi e aver risposto alle nostre domande! In bocca al lupo per i tuoi prossimi lavori!
Crepi il lupotto, ma povero però, e grazie di cuore a voi. Un saluto a tutte le Lettrici compulsive.

Grazie ancora a Manuela per essere stata con noi!

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2 Risposte a “Intervista a Manuela Chiarottino”

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