Intervista ad Elena Magnani, autrice di Come il cielo di Belfast
Oggi ho intervistato per voi Elena Magnani, autrice di Come il cielo di Belfast, libro che ho adorato e divorato. Cliccate qui per leggere la recensione e la trama del libro.
Parlaci di te: chi è Elena Magnani come persona e come autrice?
Sono una persona tranquilla, con tantissimi progetti iniziati, alcuni da abbandonare e altri da portare a termine. Ho sempre qualche idea nuova che mi frulla in testa e non solo come scrittrice. Vivo in montagna e amo la natura, soprattutto gli animali. Ho un cane, tre gatti e una minilepre che rosicchia tutto ma predilige il cavo del caricabatteria dei cellulari. Mi guardo poco indietro, la mia attenzione è sempre avanti, in cerca di qualcosa di nuovo. Un paio di anni fa decisi di provare a far pubblicare i miei libri e sono stata fortunata riscontrando pareri positivi dalle case editrici. L’affetto e la benevolenza di molti lettori mi hanno spinto a continuare seriamente ciò che ritenevo uno dei miei tanti hobby.
Come nasce l’idea di Come il cielo di Belfast?
Un giorno mi ritrovai tra le mani il diario di Bobby Sands, martire irlandese, e la sua storia mi colpì così tanto che approfondii ciò che stava capitando nel nord Irlanda. Come mai c’era una guerra fratricida ad un passo da casa e i media davano solo notizie frammentarie, condannando esclusivamente l’Ira? Documentandomi trovai le risposte che cercavo e sentii la necessità di scrivere questa storia. Qualche mese fa, rileggendola, decisi che era giusto condividerla.
Qual è il personaggio preferito del libro?
Sono innamorata di Liam, su questo non ci sono dubbi. Nel cuore però ho Patrick. Lui è quel tipo d’uomo di cui non ti accorgeresti per strada o che eviteresti di aver vicino sugli autobus. Patrick ha avuto un’infanzia difficile, con un padre sempre ubriaco e manesco e una madre che lo ha abbandonato. Non vuole essere coinvolto, vive la sua vita in maniera semplice, senza legami né preoccupazioni. Eppure è un eroe, ha un animo buono e nonostante la paura di morire, fa un gesto davvero unico e inaspettato perché l’amicizia, quella vera, può sconfiggere anche la morte. Patrick è l’amico che noi tutti vorremmo avere, è l’amico che ognuno di noi dovrebbe essere per qualcun altro.
Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con Come il cielo di Belfast?
Non sempre ciò che sappiamo di un periodo storico, ciò che ci viene raccontato, corrisponde alla realtà. Le vite di quelle persone sono state sconvolte da qualunque parte della peace lines si trovassero. Il messaggio del romanzo è la speranza. Bisogna credere fortemente che il domani sia migliore e dobbiamo fare le scelte giuste perché ciò avvenga, avere la tenacia di scegliere di cambiare il futuro.
Autocitati. La frase del libro che senti più tua:
A chi è in guerra e ama,
a chi è in guerra e spera,
a chi è in guerra e sogna.
Con queste parole apro il libro, credo che sia tutto condensato lì. C’è l’amore tra due protagonisti, la speranza e il sogno di una vita migliore per entrambi e c’è anche forte e intenso l’amore fraterno, la speranza del sollievo per l’anima e il sogno di un’amicizia impossibile. La sento mia perché io ci credo. Credo nel bene e nello sguardo ottimista verso il futuro.
Cosa vuol dire per te scrivere?
Scrivere è serenità, svuotare la mia anima da tante voci, da tante storie. Un tempo lo facevo solo per me, ma la gioia più grande è condividere e scoprire di riuscire a dare momenti felici ad altre persone.
Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
Mi aspetto sempre il meglio. Di poter continuare a scrivere e riuscire a entrare nel cuore di altri lettori. E che il mio lavoro cresca insieme a loro.
A cosa stai lavorando attualmente?
Ultimamente stavo scrivendo un romanzo che tratta un argomento molto attuale e delicato, poi sono stata folgorata da una nuova idea e dal suo protagonista, Matthias, che ha catturato la mia attenzione e non ho potuto fare a meno di scrivere la sua storia; un romanzo emozionante e struggente, ambientato nella seconda guerra mondiale, una storia che mi sta appassionando.
Quali sono gli autori dai quali ti senti maggiormente influenzata a livello artistico?
Nessuno in particolare perché sono volubile nelle mie letture. Non seguo uno scrittore, compro in base all’umore del momento. Mi piace variare e scegliere generi diversi. In ogni caso, quando scrivo, leggo poco e mai il genere della mia storia, ho sempre paura di essere influenzata anche solo a livello inconscio.
Se dal tuo libro fosse tratto un film, chi vorresti come protagonisti?
Per Liam mi piacerebbe un Brad Pitt giovane ma solo perché ho amato molti suoi film, la sua forte interpretazione. In verità non riesco a trovare degli attori che possano impersonare i miei protagonisti perché sono frutto della mia immaginazione. In ogni caso preferirei degli attori poco conosciuti.
Vi ringrazio per questa splendida intervista, per avermi dato la possibilità di raccontare un po’ di me e del mio romanzo.
E noi ringraziamo di cuore Elena per la sua simpatia e per averci regalato un po’ del suo tempo.
Avete letto Come il cielo di Belfast? Vi aspetto come sempre per i commenti.
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