Il club delle lettrici compulsive

In mare non esistono taxi – Roberto Saviano

In mare non esistono taxi Book Cover In mare non esistono taxi
Roberto Saviano
Attualità
Contrasto
2019
Cartaceo
176

Nel primo libro in cui l’autore dialoga con la fotografia come testimonianza della realtà, Roberto Saviano sceglie e commenta le immagini, intervista quattro grandi fotografi, analizza il loro lavoro, quello degli operatori e di tutti gli attori nel campo.

Con fotografie di: Martina Bacigalupo, Olmo Calvo, Lorenzo Meloni, Paolo Pellegrin, Giulio Piscitelli, Alessandro Penso, Moises Saman, Massimo Sestini, Carlos Spottorno.

"In mare aperto basta lo schiaffo di un’onda per ribaltare un’imbarcazione. In mare aperto non c’è nessuno e non c’è nessun taxi da chiamare. Raccontare tutto questo è difficile, smontare le menzogne è difficile, ma contro la bugia non c’è altra pratica che la testimonianza" - Roberto Saviano

Una raccolta di fotografie dei più grandi autori internazionali che hanno documentato il tema si intreccia con il racconto di Saviano che a sua volta le contestualizza con i suoi commenti, analizzando anche in dettaglio i casi più significativi che sono stati pubblicati sulla stampa. Da Alan a Josefa, passando per il racconto del caso Diciotti. Da dove partono i migranti? Perché sono costretti a fuggire da alcune regioni dell’Africa passando per la Libia, dove vengono trattenuti a forza nei centri di detenzione, e costretti a pagare cifre vertiginose per potersi imbarcare alla volta dei paesi europei? Questi viaggi sono sempre molto estremi, i barconi sono vecchi e sovraccaricati, le condizioni disumane. Un ruolo fondamentale dal punto di vista umanitario è svolto proprio dalle ONG, definite colpevolmente “taxi del mare” e allontanate dal mare dove la loro presenza era un soccorso fondamentale, unico. Saviano dà spazio anche ai volti degli operatori di Medici Senza Frontiere che salvano le persone in mare, con i loro ritratti sul campo. Così nel libro troviamo anche una conversazione con Irene Paola Martino, infermiera della nave Bourbon Argos. La voce di Roberto Saviano, con le sue lucide riflessioni, accompagna il lettore attraverso questo percorso visivo e umano dando la parola in particolare anche a quattro grandi interpreti della fotografia internazionale che si sono distinti per il loro lavoro sul tema dell’immigrazione: Paolo Pellegrin, Giulio Piscitelli, Olmo Calvo e Carlos Spottorno. In mare non esistono taxi è dedicato ad Alessandro Leogrande.

In mare non esistono taxi è un libro scritto da Roberto Saviano e pubblicato da Contrasto, una casa editrice specializzata in libri fotografici. Sono appunto le foto il focus di questo libro che scoprirete attraverso le parole di Linda, una delle nostre lettrici compulsive preferite.

Sapete che su certi argomenti rischio di diventare retorica ed ecco perché quando Linda, che conosco personalmente e che non vedo abbastanza spesso per colpa mia fondamentalmente, ha scritto su Facebook di aver letto questo libro, le ho chiesto di recensirlo per noi. Io non avrei avuto il coraggio di leggerlo perché so che è un libro che fa male.

Vi lascio alla sua recensione con una raccomandazione e una preghiera: se dovete commentare, siate educati. Qualsiasi sia il vostro credo politico. Qualsiasi sia la vostra opinione. Noi ascoltiamo sempre tutti, non cacciamo mai nessuno nonostante ci possano essere motivi di discussione perché secondo noi la diversità, anche di opinione, è arricchimento. Leggete con questo pensiero in testa.
Ve l’ho detto che tendo a essere retorica, no? 😉

“In mare aperto basta lo schiaffo di un’onda per ribaltare un’imbarcazione. In mare aperto non c’è nessuno e non c’è nessun taxi da chiamare. Raccontare tutto questo è difficile, smontare le menzogne è difficile, ma contro la bugia non c’è altra pratica che la testimonianza” – Roberto Saviano

In mare non esistono taxi non è un bel libro.

È un libro commovente e potente. Nel senso più stretto di queste parole: ti spinge a muoverti, a cambiare (idea o atteggiamento), a riflettere, a condividere e lo fa con la forza di un ceffone bel assestato. Avete presente la scena in Pretty Woman in cui Julia Roberts viene schiaffeggiata e una marea di riccioli rossi vola fino a ricaderle in viso? Ecco, vi sentirete così!

Leggendolo seduta comoda sul mio divano, circondata da tutto ciò di cui ho bisogno e dalle persone che amo, ho pianto. Ho pianto tutte le lacrime che avevo carezzando le fotografie in una umidissima e mocciolosa catarsi degna delle migliori tragedie. Non già perché l’autore indugi in toni sentimentali o pietistici, lo stile è piuttosto quello freddo del giornalista consumato, quasi un saggio, un manuale universitario che non puoi fare a meno di sottolineare.

Sono piuttosto la forza delle immagini a colpire, la verità nelle parole dei fotografi intervistati, la voce del coraggio dell’infermiera di bordo di Open Arms, la trasparenza del ragionamento nelle pagine scritte da Saviano a colpire e a costringere a riflettere.

Il libro si legge in ventiquattro ore ma richiede qualche giorno in più per essere digerito. Però vale ogni singola parola e ogni foto che vi troverete ad accarezzare.
E poi vi sorprenderà: il cattivo non è quello che pensavate essere prima di iniziare a leggere…

 

Ringraziamo Linda di cuore per questa bellissima recensione. Solitamente, quando trattiamo libri fotografici o illustrati, inseriamo qualche fotografia nella recensione. Per In mare non esistono taxi non ci sembrava il caso, vista la serietà dell’argomento trattato. Questa lettura è decisamente diversa da quelle di cui parliamo nel blog e anche il tono è differente, meno scanzonato. Da domani si tornerà alla normalità, ma speriamo di aver offerto almeno uno spunto di riflessione a qualcuno, dove per riflessione non si intende far cambiare idea. Questo, vogliamo che sia ben chiaro.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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