Il club delle lettrici compulsive

Il tempo delle nuove possibilità – Lucy Dillon

Il tempo delle nuove possibilità Book Cover Il tempo delle nuove possibilità
Longhampton
Lucy Dillon
Narrativa
Garzanti
2021
Digitale - Cartaceo
420
Fornito dalla Casa Editrice
Sara Caraffini

Se c’è una cosa che Lorna ha imparato dall’amica Betty è che il coraggio è un abito da indossare con disinvoltura, anche quando tremiamo dalla paura. La stessa che ora la trattiene dall’aprire la porta della galleria d’arte che ha acquistato per realizzare il sogno di fare l’artista a Longhampton, dove è nata e cresciuta. Per fortuna non è sola ad affrontare questa nuova avventura. Accanto a lei c’è un amico dalle lunghe orecchie morbide e dal musetto curioso: è Rudy, il bassotto che Betty le ha affidato e che, al pari della sua precedente padrona, non sembra temere l’incertezza che accompagna i grandi cambiamenti. Con i suoi occhioni neri, invita Lorna a non perdersi d’animo e a scorgere le mille possibilità che un ritorno alle origini può riservarle. Se è vero che Longhampton è il luogo dove il suo cuore si è spezzato per la prima volta e uno scomodo segreto ha messo radici, è altrettanto vero che è l’unico posto in cui si è sentita davvero a casa. L’unico in cui ha conosciuto il calore di una famiglia unita e ha provato il sapore dolce del vero amore. Per questo, come le ricorda ogni giorno Rudy scodinzolandole attorno e non perdendola mai di vista, è giusto che Lorna abbia scelto di tornare dove tutto è cominciato. Le basta varcare la soglia dell’atelier e lasciare che tutto vada come deve andare. Perché solo qui, rivisitando il passato e trovando la forza di sciogliere i nodi irrisolti, Lorna riuscirà a far entrare di nuovo la luce nella propria vita e a dare spazio alla promessa di una felicità in grado di durare per sempre.

Dall’autrice del Rifugio dei cuori solitari e di Piccoli passi di felicità, che hanno incantato i lettori di tutto il mondo, è in arrivo un nuovo romanzo capace di toccare le corde profonde del cuore. Una storia sull’importanza di guardare sempre avanti e di cercare nuove occasioni di crescita senza mai dimenticare da dove veniamo e ciò che siamo stati: molto spesso è proprio il passato a indicarci quale strada imboccare.

Oggi partecipiamo al review party di Il tempo delle nuove possibilità, l’ultimo libro di Lucy Dillon pubblicato in Italia da Garzanti. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Il tempo delle nuove possibilità

Io amo la Dillon con tutto il mio cuore da lettrice. Ho letto tutto quello che è stato pubblicato in Italia e ogni libro mi ha lasciato qualcosa. Il tempo delle nuove possibilità non fa eccezione, nonostante non sia un libro “felice” come al solito. In genere Lucy Dillon scrive libri molto carini e rasserenanti, pieni di cani che, in un modo o nell’altro, conducono il loro padrone, nuovo o vecchio che sia, a cambiare quello che non va nella sua vita. Questa cosa accade anche qui, ma la storia mi è sembrata venata di sottile rimpianto, anche se forse non è la parola giusta. Ho avuto la sensazione che l’autrice abbia cercato di far pace con qualcosa di grosso che le è capitato, grazie a questa storia… Beh, qualsiasi cosa sia, secondo me ci è riuscita perché Il tempo delle nuove possibilità è un libro stupendo, intenso, profondo e pieno d’amore.

La protagonista è Lorna, trent’anni, che ha degli irrisolti enormi con i quali fare i conti. Vive a Londra, ma non è soddisfatta della sua vita e del suo lavoro. È alla costante ricerca di uno sbocco artistico per la sua esistenza, ma combatte con il fantasma della madre, artista sopraffina e molto quotata, mancata troppo giovane perché Lorna potesse venire a patti con le sue inclinazioni o perché potesse scegliere una strada che fosse solo e unicamente sua.

Ecco perché, quando capita l’occasione di rilevare la galleria d’arte di Longhampton, Lorna decide di tentare il colpo. Certo, deve anche considerare che ora ha anche ereditato un cane, un bassotto problematico di nome Rudy.

Lorna decide di darsi un anno di tempo e in questo anno la sua vita verrà stravolta in ogni modo possibile.

Non voglio dilungarmi sulla trama perché Il tempo delle nuove possibilità va letto, soprattutto se siete in cerca di pace interiore. Non è un libro facile, eh, mi sono fatta tanti di quei pianti… Però mi ha fatta stare bene. Potrei anche essere meno criptica, ma rischierei di rovinarvi la lettura e sarebbe un vero peccato.

Ci sono tante donne diverse in questo libro che, a un certo punto, diventa quasi corale. Oltre a Lorna, incontrerete anche sua sorella Jess, Hattie, la sua giovane nipotina determinata, Tiffany, la migliore amica di Lorna, e Mary, la vecchia proprietaria della galleria con un marito ingombrante. Ma la donna che farà davvero la differenza nella vita di Lorna è Joyce, una burbera, scostante quasi ottantenne ex pittrice che vive in un cottage insieme al suo cane Bernard.

Non voglio dirvi come e perché, ma avrete la sensazione di essere anche voi parte di un quadro che si svela via via che la storia procede. E la prima similitudine che mi viene in mente, leggendo anche delle tele dipinte da Joyce o dalla madre di Lorna e Jess, è che la vita stessa è simile a un quadro molto complesso, fatto di luci e ombre, dove i chiaroscuri sono importantissimi per mettere in evidenza dettagli che altrimenti sarebbero sfuggiti all’attenzione.

A tenere uniti i fili dei rapporti tra tutti i personaggi sono fili veri e propri, quelli della lana che Joyce sa mettere insieme con maestria, insegnando anche alle ragazze più giovani come si lavora a maglia per formare non solo un oggetto tangibile come un cappottino per cani, ma creando un autentico tessuto sociale fatto di relazioni in cui ci si dice la verità, per quanto scomoda e difficile questa possa essere.

«La paura fa bene», diceva ridendo quando la vedeva sbiancare ascoltando i suoi aneddoti. «Ti mostra dove sono i tuoi limiti.» «Io non voglio vedere i miei limiti, grazie», aveva ribattuto una volta lei, da coniglio qual era. «Perché no?» Le sopracciglia di Betty erano splendide, altezzose come quelle di Joan Crawford. «Potrebbero non essere dove pensi che siano.»

Il tempo delle nuove possibilità è un libro che parla di coraggio. Ci vuole coraggio per affrontare le cose brutte, per saper riconoscere le cose belle senza darle per scontate. Serve coraggio, a volte tantissimo, per affrontare le prove che la vita ci mette davanti, per elaborare dolori e perdite, per non ritrarsi spaventati davanti a un amore che potrebbe diventare eterno… o anche solo per imparare a gestire un bassotto ansioso che ha paura degli altri cani, dei tuoni, delle auto, degli sconosciuti e della gente in generale, ma che ama avere un piattino di tè all’ora di cena. Del resto, è inglese!

Questa nuova Lucy Dillon è assolutamente imperdibile, quindi se avete amato gli altri suoi libri adorerete anche questo.
Secondo me, il titolo inglese del romanzo è molto azzeccato. Where the light gets in. Dove entra la luce. Sapete cosa si dice, no? C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce, e forse questo è il vero messaggio del libro.

Potrei parlare per ore di questo libro, ma smetto di ammorbarvi. Sappiate però che, se avrete bisogno di sostegno al termine della lettura, ci sono!

Sul blog trovate anche altre recensioni dei libri di Lucy Dillon. Non tutti perché molti li ho letti in epoca pre-blog, ma chissà, magari li rileggerò in modo da avere la bibliografia completa recensita! Intanto vi lascio i link a quelli presenti, che sono Il piccolo albergo della felicità e Un nuovo amico per ricominciare, ma Longhampton racchiude moltissime storie che devono essere lette. E sì, ci sono sempre un sacco di cani favolosi!

Avete letto Il tempo delle nuove possibilità? Vi aspetto per parlarne!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

2 Risposte a “Il tempo delle nuove possibilità – Lucy Dillon”

  1. Tu sai che io adoro la Dillon quanto te, ma questo libro non mi ha convinto del tutto.
    Non che sia brutto, intendiamoci (porca paletta: è la Dillon, che diamine!), ma ci sono parti che mi sono sembrate buttate lì a casaccio. Ora non so come indicarle senza fare spoiler, però buona parte dei personaggi, tre in particolare, non sono proprio decollati e le loro storie dovrebbero evolversi ma no. Si parte con le migliori premesse, vengono presentati con tutti pezzi giusti per avere una storia bellissima… e lì si resta. L’intreccio non parte mai. Uno dei tre è il protagonista canino. La Dillon mi ha abituato a pelosetti che portano le loro zampette in ogni angolino giusto della storia e scompigliano tutto dando con questo la giusta direzione, qua invece il povero Rudy risulta essere solo un MacGuffin. A parte che taglierei le “zampe” a chi ha scritto la sinossi (coraggioso come Betty?) ma lasciamo stare…
    E anche il “fatto” di Joyce (mi hai capito) mi è sembrato così banale, un cliché davvero deludente.

    Poi certo ci sono altre parti bellissime.
    L’arte, in particolare. È assolutamente splendido il modo in cui l’autrice ne parla. Quando descrive i quadri te li vedi proprio davanti agli occhi, che ti schizzano tutto intorno fino a travolgerti. Stupendo!
    La parte corale, che davvero coinvolge e ti prende come in ogni libro di questa autrice.
    E condivido anche la tua impressione che questo libro sia servito alla Dillon per… come dire… esorcizzare qualcosa? Un cosa del genere. Ma purtroppo Il tempo delle nuove possibilità va al penultimo posto della mia personale classifica Dillonica. Dilloniana? Dillonesca? Ah, i dilemmi!

     
    1. Ho avuto l’impressione che questo libro sia un tramite per un nuovo filone e che ritroveremo alcuni dei personaggi appena accennati, così da approfondirli. Jess e Hattie su tutti, giusto per fare un esempio. Poi, va beh, non sono molto lucida perché mi sono concentrata su Joyce e tutto quello che ruota intorno al personaggio. Ha colpito una parte sensibile perché anche io ho da esorcizzare cose… e forse mi ha distolta da tutto il resto. Mi sono pianta cose che non sapevo di avere!
      Ma adesso sono curiosa! Qual è il peggiore, secondo te? Per me Lezioni di ballo. Carino, ma ne ha scritti di più belli.

       

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