Il tempo della clemenza
Jake Brigance #3
Legal Thriller
Mondadori
24 novembre 2020
cartaceo, digitale
630
Clanton, Mississippi. 1990. Quando l'avvocato Jake Brigance viene nominato suo malgrado difensore di Drew Gamble, accusato a soli sedici anni di aver ucciso Stuart Kofer, vicesceriffo della Ford County, capisce di trovarsi di fronte al caso più difficile della sua carriera.
Perché Drew è soltanto un ragazzo timido e spaventato che non dimostra la sua età, e questo rende il suo crimine ancora più incredibile e agghiacciante. Ma sua madre e sua sorella, che insieme a lui vivevano a casa di Stuart, sanno cosa lo ha spinto a commettere questo terribile gesto. Conoscono fin troppo bene la doppia vita della vittima.
Molti a Clanton invocano la pena di morte, l'assassinio di un poliziotto è considerato un atto inammissibile, e la professione di Stuart Kofer lo rendeva a suo modo intoccabile in un contesto sociale pieno di ombre e contraddizioni.
Il ragazzo ha poche chance di sfuggire alla camera a gas e Jake è l'unico che può salvarlo, in un processo controverso che dividerà l'opinione pubblica, mettendo a rischio anche la sua vita e quella della sua famiglia.
Il tempo della clemenza è uno dei più emozionanti legal thriller scritti da John Grisham, un romanzo profondo, drammatico e pieno di umanità che segna il ritorno dell'avvocato Jake Brigance, già amatissimo protagonista di Il momento di uccidere e L'ombra del sicomoro.
Il tempo della clemenza di John Grisham è il terzo romanzo con protagonista l’avvocato Jake Brigance. Ovviamente, come è mio solito, me ne sono resa conto solo a romanzo iniziato, a causa di continui riferimenti a passate cause che Jake ha affrontato. Dovrò per forza riparare a questa grave mancanza! Non sopporto l’idea di conoscere un personaggio da metà della sua storia e non sapere nulla di come sia arrivato a quel momento! Praticamente mi sembra quasi di iniziare un romanzo dalla metà!
Ma torniamo a noi. Il questo nuovo episodio Jake si trova a dover difendere un ragazzino di soli sedici anni, accusato dell’omicidio del compagno violento della madre. L’avvocato soffre ancora delle conseguenze dell’ultimo processo che ha dovuto affrontare, tra minacce e ripercussioni sulla sua famiglia. Di nuovo, si trova ad affrontare un processo scomodo, impostogli dal giudice Noose, trovandosi contro tutta la comunità di Clanton, cittadina dove vive.
Ghrisham fa iniziare in suo romanzo in modo piuttosto forte, piuttosto scioccante, con l’omicidio di Stuart Kofer da parte di Drew, figlio di Josie, compagna di Stu. Il ragazzino assiste al pestaggio della madre da parte dell’uomo e, pensando che la donna sia morta sotto i colpi dell’uomo, lo uccide durante il sonno. Nelle descrizioni di questi due avvenimenti Grisham non lascia niente alla fantasia, ma descrive in maniera particolareggiata sia la violenza su Josie, sia l’uccisione di Stu.
Jake non vorrebbe assumere la difesa del ragazzo perché Stu è un vice sceriffo amato moltissimo sia dai suoi colleghi che dalla comunità cittadina. Sa che nel momento in cui inizierà a occuparsi del caso, potrebbe essere il bersaglio di maniaci vendicativi che metterebbero a repentaglio la sicurezza della sua famiglia. Ma non può esimersi dall’accettare l’incarico.
Si tratta dunque di un Legal thriller. un genere di cui Grisham è senz’altro un maestro. Ma la lettura non è stata semplicissima per me. Infatti, ho trovato che la parte iniziale, preliminare, che porta al processo è estremamente lunga, e troppo ricca di particolari. Questo non toglie che lo stile del romanzo sia molto fluido e scorrevole, ma non così coinvolgente come sono in genere i romanzi di Grisham.
Con questo non voglio affermare che Il tempo della clemenza sia un romanzo noioso, anzi. Gli spunti di riflessione sono tantissimi. Basti pensare che Drew è un ragazzino di soli sedici anni, che ne dimostra ancor meno e che rischia la pena di morte per aver ucciso, per difendere la sorella e la mamma. La stessa famiglia di Drew è particolare, entrambi i ragazzi hanno sofferto moltissimo e la mamma è una donna che ne ha passate tante.
Il fatto che l’uomo ucciso sia un poliziotto complica ulteriormente la questione. Infatti, l’uomo, nonostante il suo lato oscuro, è benvoluto da tutti e tutti provano un sentimento di odio nei confronti del ragazzino, che invece è debole e indifeso, con problemi psicologici di grande entità.
Come si vede i personaggi sono molto bel caratterizzati, noi riusciamo a conoscere perfettamente i personaggi, anche lo stesso Jake nonostante sia stato già protagonista di altri romanzi precedenti. E questo rende il romanzo godibile anche senza la lettura dei precedenti.
I temi trattati sono tantissimi, che vanno oltre la superficie del Legal thriller. Si parla di violenza sulle donne, di pena di morte, di ragazzini che vengono giudicati come fossero adulti, perché l’età limite per essere giudicati da un tribunale minorile è di 13 anni (stiamo parlando di una storia ambientata nel 1990). Si parla anche di razzismo, e di alcolismo. La carne al fuoco, come vedete è tantissima.
E Grisham sa come condurre il lettore lungo le pagine dei suoi romanzi.
Se avete voglia di leggerlo, potete farlo tranquillamente anche senza aver letto i precedenti episodi. Ma se riusciste a leggere i due precedenti romanzi con protagonista Jake Brigance, forse potreste comprendere ancora meglio la psicologia dei protagonisti del romanzo, compresa l’intera popolazione della cittadina, e godere fino in fondo la complessità di questa storia.
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NdA: il libro mi è stato mandato perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.