Il club delle lettrici compulsive

Il taccuino delle cose non dette – Clare Pooley

Il taccuino delle cose non dette Book Cover Il taccuino delle cose non dette
Clare Pooley
Narrativa, romanzo rosa
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
360

Sei sconosciuti con una cosa in comune: la loro vita non è così perfetta come vogliono far credere Uno di questi è Julian, un artista eccentrico che da qualche tempo è precipitato in una profonda solitudine. Nell'accogliente caffè di Londra dove si rifugia nei momenti peggiori, decide di affidare la sua storia alle pagine di un taccuino verde che abbandona incurante su un tavolino. Mai più pensa che Monica, la giovane proprietaria del bar, lo legga e ne rimanga sconvolta. O che il suo piccolo atto di onestà possa avere un impatto così dirompente sulle vite di altre cinque persone che leggeranno il quaderno, portando con sé cambiamenti, amicizie, nuovi amori e, soprattutto, perdono. Il taccuino delle cose non dette è un romanzo sul coraggio di mostrarsi agli altri per quello che si è e scoprire che non fa paura; anzi, che essere autentici assomiglia moltissimo a essere felici.

Oggi partecipiamo al review party di Il taccuino delle cose non dette, un libro di Clare Pooley pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Il taccuino delle cose non dette

Il taccuino delle cose non dette parte da un’idea geniale. Julian, il proprietario originale del quaderno verde, scrive la sua storia, i suoi rimpianti, tirando le somme di ciò che ha sbagliato nella sua vita. E poi lascia il quaderno sul tavolino di un bar di Londra e aspetta che cambi qualcosa.

Fino a che punto conosci le persone che ti circondano? Fino a che punto loro conoscono te? Sapresti dire come si chiamano i tuoi vicini? Ti accorgeresti se avessero dei problemi, o se restassero chiusi in casa per diversi giorni di fila?

Da questo semplice gesto si innesca una sorta di valanga che porterà a una storia pazzesca, ricca di colpi di scena, di risate e di lacrime.

Il libro è scritto in terza persona ma ogni capitolo narra il punto di vista di un personaggio diverso. Ad accomunare i personaggi della Pooley sono solo coincidenze, più o meno fortunate.

Julian è un artista fallito, ormai anziano. È solo e inizia a soffrire per questo. E così dà vita al “Progetto Autenticità”. Monica, la proprietaria di un bar che naviga in cattive acque, trova per prima il taccuino di Julian e, mossa a pietà dalla storia dell’anziano pittore vedovo, decide di contattarlo con un escamotage.

Ma il taccuino non si ferma e prosegue il suo viaggio… del quale non vi racconto nulla perché questo libro è una scoperta.

L’argomento di base è uno solo: quanto sei sincero con le persone che ti circondano? Sincerità, però, che non è da intendersi nel senso stretto della parola, ma più in senso lato. Quando qualcuno si interessa a te, come rispondi? Hai, nella tua vita, qualcuno con cui confidarti? Qualcuno al quale tu possa mostrare il vero te stesso senza paura di essere giudicato? Senza paura di dire le cose tremende che ogni tanto ti passano per la mente? Stai davvero vivendo la vita che volevi per te? Cosa puoi fare per cambiarla in meglio?

Tantissime domande per un libro di 360 pagine, vero?

Lo stile della Pooley è scorrevole e in alcuni momenti è riuscita a strapparmi sincere risate. Così come è riuscita a farmi venire il magone… Alice e Monica, per esempio, sono due facce della stessa medaglia. Ognuna delle due ha qualcosa che l’altra vorrebbe e, inizialmente, si giudicano senza conoscersi davvero. Ma quello che presto entrambe impareranno è che non è tutto oro quello che luccica e che non sempre la prima impressione è quella che conta davvero.

Nonostante la caratterizzazione un po’ stereotipata di alcuni personaggi, Il taccuino delle cose non dette è una ventata di aria fresca perché la storia è abbastanza plausibile, con protagonisti che nel loro insieme sono convincenti. Il mio preferito? Betty, senza se e senza ma. Anche se la vediamo meno rispetto a Julian e Monica che hanno un ruolo più centrale, è quella che ha l’evoluzione migliore e più grande. E chi non vorrebbe una nonna Betty pronta a sfornare una zuppa di wanton nel momento del bisogno?

Questo libro è un promemoria: la vita è una sola, bisogna cercare di viverla davvero, senza limitarsi a lasciarsi attraversare dagli avvenimenti, cercando un modo per essere felici senza pretendere di trovare la perfezione. Del resto, nessuno è perfetto, no? E i personaggi di questo libro lo dimostrano. Nonostante gli errori di varia natura riescono, prima da soli e poi insieme, a far pace con se stessi e con gli altri, a smettere di giudicarsi – e di giudicare – in maniera troppo dura.

Tra i vari temi trattati troviamo davvero di tutto: la solitudine (della vecchiaia, di una vita in carriera, di una vita in viaggio, di una vita fatta più di assenze che di presenze), la maternità, l’omosessualità da far accettare alla famiglia. Troverete situazioni per tutti i gusti per cui sarà facile immedesimarsi in almeno uno dei personaggi.

Avete letto Il taccuino delle cose non dette? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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