Il Regno delle ceneri
Il regno delle ceneri #1
Fantasy
Mondadori
2021
Digitale - Cartaceo
396
Flavio Santi
Un'oscura presenza si sta facendo largo nel Regno di Allward. La percepisce persino Corayne, figlia della pirata Meliz an-Amarat, che pure è costretta dalla madre a vivere in uno sperduto e tranquillo villaggio sulla costa, mentre sogna un futuro pieno di avventure per mare. Quel che Corayne ancora non sa è che il destino sta per bussare alla sua porta. La sua esistenza, infatti, viene sconvolta il giorno in cui un Avo, creatura mitica e immortale, e un'assassina letale come poche altre al mondo, le fanno visita. I due hanno affrontato un viaggio pericoloso per trovarla e per chiederle aiuto. Un uomo assetato di potere, infatti, sta mettendo insieme un esercito mai visto prima ed è più che mai determinato a sradicare le fondamenta del loro mondo per ridurlo in cenere. Con il cuore ricolmo di veleno e la mano armata da una spada rubata, e potentissima, è pronto a tutto pur di raggiungere il suo scopo. Solo Corayne può fermarlo. Perciò la ragazza, accompagnata da un improbabile e riluttante gruppo di alleati, uno scudiero, un immortale, un'assassina e una strega, si avventura in una missione disperata. Ma proprio nel caricarsi il destino del mondo sulle spalle, imboccherà la strada per trovare finalmente se stessa e scoprire la magia che le scorre nelle vene.
Oggi partecipiamo al review party di Il Regno delle ceneri, un libro di Victoria Aveyard pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Anche questa volta vi parlo di un romanzo scritto da un’autrice di cui non ho mai letto nulla. Poiché ho letto tante recensioni positive riguardo i suoi precedenti romanzi, ho voluto provare a leggere questa nuova serie.
Corayne an-Amarat è figlia di una donna pirata capitana della nave “figlia della tempesta”. Non conosce il padre e ha vissuto fino ai suoi diciassette anni all’ombra della madre aiutandola nei suoi commerci. Scopre, invece, di essere l’ultima erede di un’antica stirpe, da parte di quel padre che non ha mai conosciuto, l’unica che può salvare il mondo.
Nella sua avventura verrà accompagnata da una serie eterogenea di personaggi. C’è lo scudiero Andry, che ha assistito alla distruzione degli eroi mandati a fronteggiare il pericolo che minaccia il mondo; c’è Dom, unico sopravvissuto alla strage di eroi, immortale, amico del padre di Coraine, che per questo la cerca e ne diventerà il suo protettore; c’è l’assassina Sorata, un falsario Charlon che metterà a loro disposizione le sue capacità.
La struttura narrativa è quella tipica dei fantasy epici, l’oggetto “magico” conteso, la formazione della compagnia, il viaggio, l’avventura. Inoltre, ogni capitolo è narrato dal punto di vista di uno dei personaggi.
Come si vede, la carne al fuoco è davvero tanta, ma, purtroppo, c’è un ma: il viaggio con la formazione della compagnia, una sorta di prologo, è davvero troppo lungo e rischia di far diventare il romanzo noioso.
I personaggi sono tutti molto ben caratterizzati (e ci credo, per la loro descrizione l’autrice ci ha messo un sacco di tempo!) e i miei preferiti sono indubbiamente la protagonista, l’eroina che non sa di esserlo e che si trova tutto d’un tratto al centro dell’avventura e tutto dipende da lei. La ragazza è coraggiosa, insofferente al ruolo a cui la madre l’ha relegata e questo la porta a non esitare quando si trova a scoprire la verità su se stessa e sul padre.
Sangue Cor nelle vene, una Spada Spectralis nella mano. Fatto di pietra, fiamme e carne mortale.
Altro personaggio che ho amato molto è Dom, immortale, imponente, possente, apparentemente freddo e distaccato. Dom soffre tantissimo per la morte del padre di Coraine, di cui era amico fraterno. La sua “antagonista” è Sorata, assassina senza paura che però non si tira indietro quando si tratta di partire alla ricerca di Coraine. Certo lo fa per soldi, ma è davvero così? I suoi battibecchi con Dom sono davvero molto simpatici, e danno una scossa alla narrazione che altrimenti sarebbe piuttosto monotona.
Infine ho adorato Andry, il giovane scudiero, coraggioso ma al tempo stesso combattuto tra il dovere e l’amore che prova per la madre malata.
Quindi la Compagnia del Regno è viva […]. La missione non è fallita, è solo incompleta.
Come ho già affermato, ho trovato la descrizione della vicenda e dei personaggi forse un po’ troppo lunga, non capendo (intuendolo sicuramente, ma non mi era chiaro dall’inizio) quale fosse lo scopo di tutta l’avventura. Ogni tanto un colpo di scena dava una scossa all’attenzione, che poi di nuovo tornava a riassopirsi nella “lungaggine” della narrazione.
Anche se lo stile dell’autrice è assolutamente accattivante, la storia non mi ha coinvolta abbastanza. A volte mi capita, quando leggo nuovi autori di fantasy, di non riuscire subito a entrare in sintonia con il loro modo di narrare e con la costruzione della vicenda, finché improvvisamente è come se mi si accendesse una lampadina per cui mi immergo nella narrazione in modo intenso fino alla fine (se ovviamente il romanzo merita). Questo, invece, non è successo per Il regno delle ceneri.
Purtroppo l’azione, quella vera, si rivela solo verso la fine; probabilmente è stata una scelta dell’autrice per cui questo primo romanzo è solo preparativo per i successivi. Staremo a vedere, le voglio dare ancora una possibilità.
Purtroppo questa mia prima esperienza con la Aveyard non è stata positivissima, vedremo con il successivo capitolo di questa avventura come andrà!
Avete letto Il regno delle ceneri? Vi aspetto per commentarlo insieme.
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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.