Il club delle lettrici compulsive

Il piccolo negozio degli amori perduti e ritrovati – Trisha Ashley

Il piccolo negozio degli amori perduti e ritrovati Book Cover Il piccolo negozio degli amori perduti e ritrovati
Trisha Ashley
romance
Newton Compton
luglio 2019
cartaceo, e book
508

Alice Rose ha trascorso la sua vita desiderando di scoprire chi fossero i suoi genitori naturali. Quando era in fasce, infatti, è stata ritrovata nelle brughiere dello Yorkshire, vicino alla cittadina di Haworth. Dopo un'adozione finita male si è dovuta prendere cura di sé stessa, cercando un luogo che la facesse sentire a casa. E in effetti un luogo simile esiste: è la sua cucina. Quando annusa gli aromi di cannella e di limone o affonda le mani nella farina, ha la certezza di essere finalmente nel posto giusto. E così decide di aprire una piccola sala da tè a Haworth, sicura che questo passo segnerà l'inizio di una nuova vita. Gli amici infatti non tardano ad arrivare e tra loro c'è anche l'affascinante vicino di casa, che si offre di aiutarla a risolvere il mistero che coinvolge la sua famiglia. Ma la verità richiede spesso una buona dose di coraggio. Alice non vuole di certo sottrarsi alle prove che la aspettano, e sa che farà di tutto per conquistare il lieto fine che merita...

Da poco ha visto la pubblicazione Il piccolo negozio degli amori perduti e ritrovati di Trisha Ashley.

Naturalmente, il fatto che sia ambientato in Cornovaglia (almeno in una delle sue parti), l’ha reso immediatamente irresistibile per me! Come l’accenno al negozio, perché è un filone, questo delle giovani imprenditrici, che mi piace molto.

Il termometro, in questi giorni, sfiora continuamente i 40°, dunque ho sostituito il mio adorato tè alla menta con una bevanda all’aloe ghiacciata sperando che mi desse un minimo di refrigerio e mi sono immersa (oh, come vorrei farlo in senso letterale) nel romanzo!

Lo so che non si giudica un libro dalla copertina, ma questa è proprio graziosa, con quell’illustrazione ad acquerello che ricorda tanto le edizioni britanniche!

E dunque via, eccomi dentro la storia!

Alice Rose sa da sempre di essere stata adottata e adora il suo papà, che le racconta le circostanze del suo ritrovamento come una favola. Quando suo padre muore, lasciandola appena adolescente, Alice si rende conto dell’astio che la sua madre adottiva prova per lei e, presto, intraprende la sua strada senza voltarsi indietro. Ci vorranno anni di peregrinaggi e false partenze per decidere di trasferirsi, infine, nella cittadina dove fu trovata in fasce.

Ad Haworth, nello Yorkshire, l’inizio non è dei migliori. La proprietà che ha comprato con tanti sacrifici è una fregatura, ma la sua idea è quella di aprire finalmente una sala da tè nella quale servire i suoi rinomati dolci.

E poi c’è quella questione delle sue origini, che ancora la solletica.

Insomma, il romanzo è bello consistente, ci sono diverse linee narrative che si intrecciano con successo, senza rendere la lettura pesante o macchinosa, né tantomeno scontata o banale.

Ci sono anche tutti i riferimenti di rito alle sorelle Brönte, come è d’obbligo, vista l’ambientazione!

Questa. L’ambientazione è questa!!!!! Vogliamo parlarne?

Questo romanzo ricade a pennello nella categoria “libri che ti fanno venire fame“, perché si parla molto di cibo, sia mangiato che preparato.

Ammetto di avere una voglia matta di un tè pomeridiano con focaccine e dolcetti, ma soprattutto di quella meravigliosa clotted cream che qui non si trova nemmeno facendo un patto col diavolo!

Voglio la clotted cream. Credo.

Ok, forse mi servirebbe un clima più british, ma tant’è.

Tanto per gradire, se siete brave ai fornelli, alla fine del romanzo trovate le ricette originali per i dolci che Alice prepara per la sua sala da tè! Se li fate scrivetemi, così vi mando l’indirizzo a cui potete inviare gli assaggi… che leggere mette fame!

Dunque, posto che tanto ormai la dieta è andata a farsi friggere (ah ah…), Il piccolo negozio degli amori perduti e ritrovati è un romanzo godibile e piacevole, che sicuramente farà in modo di tenervi sotto l’ombrellone se siete al mare, o comunque una buona compagnia se siete ancora (o già) a casa!

Come già accennato, adoro i romanzi che parlano di donne che aprono una propria attività, forse perché io non avrò mai né il carattere né le capacità per farlo, ma trovo che sia un filone del romanzo rosa decisamente interessante.

Le protagoniste di questi racconti non sono mai, per nessuna ragione, in balia degli uomini della loro vita, non sono ragazze o donne privilegiate o ricche, ma hanno la loro bella dose di fiele da ingoiare prima di riuscire nella loro missione, che non è mai semplicemente dare vita ad un esercizio commerciale, ma un vero e proprio grido di indipendenza, in cui il lato economico rispecchia chiaramente quello psicologico.

Mi raccomando, assumete questo libro in piccole dosi e non troppo lontano dai pasti, altrimenti non riuscirete a smettere di fare “spuntini”! Cosa che credo farò anche io, ora che ne ho scritto…!

Voi avete letto Il piccolo negozio degli amori perduti e ritrovati? Cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti!

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