Il passato non si cancella
Anita Landi #1
Giallo
Astoria
2021
Digitale - Cartaceo
352
Fornito dalla Casa Editrice
Un esordio originale nel giallo italiano.
A Milano la borghesia uccide.
In una calda giornata di giugno due morti scuotono la Milano-bene, fra palazzi liberty e grattacieli svettanti: quelle di Luigi Cortesi e Greta Kampf, apparentemente un omicidio-suicidio avvenuto in un appartamento nella splendida via Malpighi. La sera stessa, nella portineria di uno stabile vicino, viene rinvenuto il corpo della custode, un tragico incidente domestico. Anita Landi – ex atleta delle Fiamme Oro diventata ispettore di Polizia per risolvere un dramma che l'ha colpita da vicino – inizia a indagare, osteggiata dai colleghi per vecchi rancori mai risolti. Anita segue la sua pista, aiutata dall'amministratore dei palazzi teatro dei fatti, Giacomo Valli, uomo gentile e pacato, e dal suo coinquilino Francesco Gazzola, importante e stimato avvocato in forte crisi d'identità. Il terzetto dovrà districarsi in una complessa indagine in cui a è come appare e tutti sono sospettabili: broker ricchi e spietati, deliziose vecchiette, necrofili, il vicino della porta accanto, giornalisti sciacalli, informatori della Polizia e agenti dei servizi segreti. Pur con tanti bastoni fra le ruote e numerose false piste, Anita non demorde: sa che tra denaro e bon ton, nella Milano che conta, si nasconde un assassino pronto a colpire ancora.
Oggi partecipiamo al review party di Il passato non si cancella, un libro di Domenico Wanderlingh pubblicato da Astoria. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Il passato non si cancella è un gran bel giallo. Lo sapete che questo genere è la mia passione e il libro di Wanderlingh entra con prepotenza nella classifica dei miei gialli preferiti.
La protagonista è Anita Landi, trasferita dalla Mobile al commissariato Nord-Est di Milano. Anita si ritrova a indagare su un caso di duplice omicidio, ma non solo. Infatti, lo stesso giorno in cui un ricco imprenditore e una donna vengono trovati assassinati in casa dell’uomo, Anita interviene anche sulla morte sospetta di una portinaia di un condominio poco distante.
“[…] Un episodio mai chiarito lo aveva fatto cadere in disgrazia e assegnato al commissariato Nord-Est, ma nonostante l’episodio che lo aveva relegato ai margini, e gli aveva di fatto bloccato ogni possibilità di carriera, avrebbe voluto continuare l’attività investigativa, la sua vera vocazione. Anita era stata trasferita dalla Mobile di Milano per gli stessi motivi: aveva pestato i piedi a personaggi molto influenti della magistratura e della Polizia per un caso accaduto anni prima, che la riguardava molto da vicino e che lei aveva tentato di riaprire. Era da poco nel commissariato Nord-Est e già il suo avvenire era delineato”
Il passato non si cancella non è il primo libro di Domenico Wanderlingh, ma è il primo che arriva tra le mie mani e devo dire che non mi è affatto dispiaciuto. Non voglio raccontarvi molto sulla trama, è un giallo, non avrebbe senso rovinarvi la lettura.
Il caso è ben strutturato e i personaggi sono molto più di ciò che sembrano in apparenza. La stessa Anita ha un passato non troppo chiaro che scopriremo via via che la storia procede. La sua strada si intreccia con quella di altri personaggi, tra cui Giacomo e Francesco.
Incontriamo anche diversi colleghi di Anita, naturalmente, alcuni adorabili, altri molto, molto meno.
I temi trattati sono tanti, ma quello preponderante, come dice anche il titolo, è il passato. Tutti noi abbiamo un passato, più o meno ingombrante a seconda di quanto siamo stati fortunati e a seconda delle scelte che abbiamo fatto. Il passato, in quanto tale, ci si aspetta che resti dove sta, ovvero alle spalle, ma leggendo questo giallo avremo modo di toccare con mano che non sempre questo avviene, anzi! Molte volte il passato torna a farci visita, come se fosse un incubo che non ha mai avuto fine.
Ed è un po’ la stessa cosa che prova Anita Landi.
La storia ambientata a Milano, ma tolti i nomi delle vie, è facilmente calabile in qualsiasi genere di realtà, perché le dinamiche tra vicini di casa e inquilini dello stesso condominio sono, bene o male, le stesse in tutta Italia. Se per caso vi è capitato qualche volta di pensare che i vostri vicini siano degli squinternati, aspettate di conoscere gli abitanti del condominio di via Baldissera nº5…
Parallelamente al caso, anzi ai casi, si dipanano le vicende personali dei personaggi.
“Secondo gli orientali un essere umano muore quando ha esaurito il suo numero prestabilito di respiri, e allo stesso modo Anita sentiva di aver terminato le occasioni di gioia, come se non avesse più il diritto di essere felice.”
Anita è ostinata, cocciuta, spaventata, bloccata, convinta che, ogni volta che riesce ad assaporare un po’ di felicità, questa debba sparire per forza, arrecandole altro dolore. Non ha mai avuto modo di affrontare il suo passato perché non le è stata data la possibilità di farlo da parte di chi pensa di avere tutte le risposte. Caustica nelle risposte, deve lottare per farsi prendere sul serio in un ambiente super competitivo dove c’è poco spazio per l’empatia tra colleghi, con qualche rara eccezione.
Ovviamente, spero che questo sia solo l’inizio di una serie con Anita protagonista. È un personaggio semplice e complesso allo stesso tempo e mi dispiacerebbe lasciarla andare.
Lo stile di Wanderlingh è scorrevole e la lettura fila che è un piacere. Gli indizi sono disseminati in modo sapiente tra le pagine del romanzo e la risoluzione mi ha sorpresa. Se vi piace mettervi alla prova, leggetelo e poi mi direte!
Mi piacerebbe potervi parlare in modo più approfondito di Anita, di Giacomo, di Francesco, di Tea, delle sorelle Campanini (favolose!), ma siccome il rischio spoiler incombe, chiudo qui.
Fatemi sapere se leggerete Il passato non si cancella, se lo avete letto e vi è piaciuto e qual è il vostro personaggio preferito. Vi aspetto per parlarne.
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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.
