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Il nome del vento – Patrick Rothfuss

Il nome del vento Book Cover Il nome del vento
Le cronache dell'assassino del re #1
Patrick Rothfuss
Fantasy
Mondadori
26 novembre 2019
cartaceo, digitale
768

"Ero distante solo due dozzine di piedi, lo vedevo perfettamente nella luce del tramonto. La sua spada era pallida ed elegante, tagliava l'aria con un suono freddo. La sua bellezza quella perfetta della porcellana. Era un Chandrian, un distruttore, e aveva appena massacrato la mia famiglia". Per ritrovare quella mostruosa creatura e vendicare la sua famiglia, Kvothe è pronto a tutto. Costretto ad affrontare la fame e qualsiasi tipo di pericolo, il ragazzo sente crescere dentro di sé un potere magico che lo porterà all'Accademia, una spietata scuola di magia in cui nessun errore è permesso. Ma chi resiste ai duri anni dell'apprendistato poi sarà in grado, forse, di affrontare i propri spietati nemici e gli incubi peggiori. E Kvothe ora è pronto a vendicare il popolo nomade di attori con cui è cresciuto, massacrati insieme ai genitori dai demoni Chandrian, è pronto a diventare quello che sarà: potente mago, abile ladro, maestro di musica e spietato assassino, l'eroe che ha ispirato migliaia di leggende.

Siamo felici di partecipare al review party de Il nome del vento, un libro scritto da Patrick Rothfuss e pubblicato per la prima volta nel 2008. Oggi torna in libreria grazie a Oscar Vault Mondadori che ringrazio per avermi permesso di leggerlo in anteprima. Grazie anche a Raffaella di The Reading’s Love per aver organizzato l’evento.

Prima di cominciare, vi lascio il banner del review party in modo che possiate leggere le recensioni delle altre bravissime blogger che hanno partecipato e farvi un’idea più precisa di questo libro.

il nome del vento

Il nome del vento è primo libro della saga dedicata a Kvote, l’assassino del re.

È difficilissimo raccontare la trama di questo libro. Si tratta di un tomo di ben 768 pagine, in cui succede veramente di tutto.

Il racconto è strutturato su due livelli temporali. All’inizio troviamo il protagonista Kvote adulto che si nasconde in una taverna, facendosi passare per un innocuo oste e non per l’eroe che scopriamo essere continuando nella lettura. Lo stesso Kvote inizia a raccontare la sua vita a Cronista, che, come dice il nome, è uno scrivano che trascriverà il racconto man mano che viene narrato.

Il secondo livello temporale è il passato di Kvote, da quando ragazzino viaggia per il mondo con i genitori, fino alla sua vita all’accademia, dove il ragazzo si forma fino a diventare quello che sarà.

Nonostante, come già detto, Il nome del vento sia un libro di un certo “spessore”, la narrazione scorre veloce, non annoia mai, e si fa sempre più interessante e coinvolgente man mano che si procede nella lettura.

Ci sono dei passi estremamente interessanti, come quando Kvote narra un evento traumatico che lo segnerà a vita, illustrando la vicenda in modo talmente realistico ma allo stesso delicato da far immaginare la scena e da far sentire vivo il dolore che il ragazzo prova.

Ci sono poi, dei passi estremamente divertenti che mi hanno strappato dei sorrisi. Certo è che il personaggio principale, Kvote, è davvero un bel tipo! Leggete come si autodescrive!

“Ero brillante. E non soltanto brillante in modo ordinario. Ero estremamente brillante.
Da ultimo, ero fortunato. Semplicemente.”

Sa fare tutto, è intelligentissimo, ha un talento innato per la magia, impara tutto con facilità oltre a essere un abile suonatore di liuto. È, però, presuntuoso e arrogante, a tal punto da rischiare di diventare antipatico al lettore. A me in realtà non è successo, ma ero molto combattuta tra l’odiare profondamente Kvote e invece esserne attratta e ammirarlo per le sue immense capacità, la sua furbizia, la sua arguzia e la sua intelligenza e, perché no, anche per la sua arroganza! È a tutti gli effetti un ragazzino di quindici anni con le intemperanze che caratterizzano i ragazzi di quell’età. Consideriamo pure che non ha nessuno, è solo e si deve gestire. È abituato ad arrangiarsi e a sopravvivere in situazioni non del tutto favorevoli, per cui la sua arroganza è dettata a volte dalla necessità di sopravvivere.

Gli altri personaggi che compaiono nel romanzo, hanno tutti un posto di secondo piano, anche se sono tutti molto ben caratterizzati, a partire dai genitori del ragazzo, per passare a Abenthy, il primo maestro di Kvothe, per arrivare all’acerrimo nemico (che come in tutti romanzi fantasy deve per forza esistere) di Kvote, Ambrose, odioso, viscido e cattivo, come pochi. Infine i Magister, coloro che sono a capo dell’Accademia, e che insegnano agli studenti il sapere. Sono personaggi interessanti e particolari, ognuno dedito ad una branca di conoscenza, ognuno con caratteristiche particolari.

Ma nel romanzo c’è spazio anche per l’amore, anche se la storia non viene sviluppata nell’ambito della narrazione ma viene solo accennata, creando aspettative che speriamo non vengano deluse nella lettura del secondo tomo della saga.

Nel romanzo, come da buon fantasy, si parla di magia. Nel mondo di Kvote ci sono due tipi di magia: la Simpatia, più scientifica, in un certo senso (se volete saperne di più dovete leggere il romanzo), e poi c’è la magia che si fonda sui Veri Nomi, di cui però non vengono date grosse spiegazioni. Probabilmente verrà sviluppata meglio nel secondo libro (almeno lo spero!)

Per quanto riguarda l’ambientazione, è curatissima. Le informazioni vengono diluite lungo tutto il romanzo e questo escamotage fa sì che la narrazione non perda mai mordente, ma sia sempre interessante e fluida. Ogni città, ogni ambiente è comunque descritto con dovizia di particolari.

Si tratta, dunque, di un romanzo piacevolissimo, coinvolgente e anche divertente! Io l’ho letto velocemente, e mi ha tenuto tanta compagnia in questi ultimi giorni così bui e tempestosi (dal punto di vista meteorologico!).

C’è un valore aggiunto di notevole spessore in questa edizione proposta da Oscar Vault Mondadori. Si tratta delle magnifiche illustrazioni di Daniel Dos Santos. Ve ne mostro alcune, tratte dalla pagina Facebook di Oscar Vault giusto per incuriosirvi un po’ e farvi correre ad acquistare il libro non appena uscirà.

Il nome del vento
©Oscar Vault Mondadori
Il nome del vento
©Oscar Vault Mondadori
©Oscar Vault Mondadori

Avete letto Il nome del vento? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito da Mondadori Oscar Vailt perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia valutazione finale.

 

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