Il club delle lettrici compulsive

Il Matrimonio di mia sorella – Cinzia Pennati

Il matrimonio di mia sorella Book Cover Il matrimonio di mia sorella
Cinzia Pennati
Romanzo
Giunti
2018
Cartaceo - Digitale
272

Un romanzo tutto al femminile in cui ogni lettrice potrà ritrovare un pezzo di sé e della sua vita. Una panoramica sulle donne, sui loro desideri e sul loro rapporto con gli uomini.

Bellissima e sognatrice, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. E finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l'uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, con un abito da favola e la chiesa traboccante di fiori. Ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese: quasi un marchio d'infamia che la madre non le ha mai perdonato. D'altronde, Agnese è la figlia concreta e misurata, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Ma adesso, a quasi quarant'anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c'è mai stata, Agnese vacilla: è veramente questa la vita che desiderava? E se è così, perché prova uno strano brivido ogni volta che riceve un messaggio da Andrea, quel nuovo collega così comprensivo? Ma quando perfino Celeste, tanto sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno inaspettato, Agnese non può che chiamare a raccolta le donne di famiglia, tutte radunate davanti a un bicchiere di sherry: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, con un segreto nel cuore; e soprattutto l'eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma ha molto da rivelare sulla forza della passione... Nell'arco di un solo giorno speciale, tra ricordi, confessioni, tradimenti e riconciliazioni, Agnese vedrà cadere ogni certezza e ogni maschera: ma è davvero troppo tardi per essere leali con se stesse?

Il matrimonio di mia sorella è il romanzo d’esordio di Cinzia Pennati.

Cinzia Pennati è un’insegnante genovese che, nel 2016, ha aperto un blog oramai seguitissimo, Sosdonne.com, dove scrive di tematiche legate alle donne e all’educazione.

Ammetto che era più di un anno che tergiversavo sulla lettura di questo romanzo, sapevo che alla fine l’avrei fatto, ma ero così affezionata al blog che temevo in qualche modo di non essere pronta! Che strani pensieri che ci vengono in mente a volte!

E così mi sono buttata.

Alla buon’ora, direi!

Ora vi racconto.

Il matrimonio di mia sorella parla, pleonasticamente, del giorno del matrimonio di Celeste, la sorella della protagonista, Agnese.

Si svolge tutto nell’arco della giornata, una di quelle giornate campali che risucchiano quantità industriali di energie fisiche e mentali, ma che, di solito, sono organizzate in maniera così minuziosa che vanno avanti quasi col pilota automatico. E invece no.

I problemi e gli inciampi cominciano dal mattino, con Agnese che si sente perennemente inadeguata e annaspa dal momento in cui apre gli occhi.

Il marito, le bambine, la suocera, tutti quei meccanismi che attanagliano la maggior parte delle donne, messi lì, sotto la luce.

Lei li vede, ma ci è talmente invischiata che ha perso la capacità di resistere al flusso della corrente che la vuole nelle vesti di Wonder Woman a occuparsi di tutto, in aggiunta al suo lavoro in ospedale, come se fosse suo preciso dovere annullarsi.

Ma quello è un giorno speciale, dove lei ha un ruolo, quello della “sorella della sposa”.

Ed ecco altri obblighi, altre corse, altri “devi” che non sono mai seguiti da un “grazie”, fino al momento di crisi in cui, barcamenandosi nella giungla dei rapporti famigliari, si ritrova a cercare un modo per sbrogliare la matassa e portare a casa la giornata.

Le storie delle donne della famiglia cominciano a legarsi in uno di quegli intrecci che non riusciamo a credere veri, quando accadono nella nostra realtà, ma che tutte noi sappiamo essere realistici, perché le famiglie sono fatte di persone, ciascuna con il proprio bagaglio di esperienze ed errori.

La famiglia ritratta ne Il matrimonio di mia sorella potrebbe essere una qualunque delle nostre, io per esempio ho immaginato per tutto il tempo che il libro fosse stato ambientato nell’appartamento di mia nonna, ripercorrendo con la mente i matrimoni che si sono susseguiti uno dopo l’altro nella mia famiglia, combattuta tra l’ansia e il sollievo di sapere che non ce ne saranno altri!!

Sullo sfondo, la mia città, Genova, splendida cornice discreta ma inequivocabile, dalla tipica atmosfera rarefatta dell’inizio della primavera, con il cielo blu che più blu non si può, la Lanterna, il mare, il porto, Spianata Castelletto, il traffico in soprelevata, i tassisti che ti raccontano un pezzo di vita mentre ti portano in aeroporto, il dialetto, che nel libro è solo citato, la sua poesia di città di mare dalla bellezza signorile.

Per me è stato bello poter seguire i personaggi con la mente, visualizzare esattamente i posti citati, ridere degli inevitabili equivoci tra luoghi che hanno nomi simili e ritrovare strade che ho percorso per tutta la vita, ma si sa, io sono di parte e Genova è un po’ il mio punto debole da quando me ne sono andata.

La storia, così squisitamente incentrata sulle donne della famiglia, sulle loro sensibilità e debolezze, mi ha ricordato vagamente i libri di Isabel Allende, con le loro saghe familiari al femminile.

La lettura è molto fluida, i passaggi sono scorrevoli e le vicende si fondono l’una con l’altra in maniera naturale, la storia è davvero originale e i personaggi sono tratteggiati in maniera essenziale ma molto efficace.

Lo devo proprio dire, mi è piaciuto tanto. Ma proprio tanto tanto.

Vi invito dunque a leggere Il matrimonio di mia sorella, se non lo avete già fatto e a raccontarmi che cosa ne pensate!

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