Il club delle lettrici compulsive

Il gioco dei quattro – Absence – Review Party e Bonus Track

Il gioco dei quattro è il primo capitolo della trilogia Absence scritta da Chiara Panzuti e pubblicata da Fazi nella collana LainYa. Quando mi è stato proposto di partecipare al Review Party, avevo già pubblicato sul blog tutte le recensioni e quindi, insieme agli altri componenti della Gilda delle Blogger, abbiamo pensato di fare una cosa un po’ diversa: un review party con una bonus track, ovvero una traccia bonus, come si usa fare nei dischi.

Cos’è? Be’, una tappa diversa dalla recensione che serva ad approfondire un po’ di più la conoscenza del magico mondo creato dalla Panzuti.

In questa prima tappa, approfondirò i temi trattati nella trilogia, soffermandomi in special modo sul primo libro.

Le prossime tappe speciali… siete curiosi? Per scoprire cosa abbiamo pensato, dovrete seguire i tre eventi. Eh, lo so. Siamo tremendi!

Prima di cominciare, vi lascio il link alla recensione de Il gioco dei quattro (la trovate qui) e il calendario dell’evento in modo che possiate recuperare le magnifiche recensioni postate dagli altri blogger.

Uno degli argomenti che fa da fil rouge in tutta la trilogia è, naturalmente, l’invisibilità. I ragazzi, vittime dell’esperimento di un pazzo, all’improvviso non solo diventano invisibili, ma nessuno si ricorda della loro esistenza. Il dramma, la frustrazione e la paura sono emozioni ben tangibili che potrete trovare tra le pagine de Il gioco dei quattro.

In senso lato, però, tutti ci siamo sentiti invisibili almeno una volta nella vita.

Nell’epoca dei social, poi, dove apparire è un dovere più che un piacere, dove la popolarità e la bravura si misurano a colpi di like, dove, se hai un certo seguito e sbagli qualcosa, ti ritrovi all’improvviso a essere di nuovo parte della massa – invisibile, appunto – l’invisibilità è una maledizione e porta addirittura alla depressione.

Vi lascio un articolo molto interessante che ho letto da poco (cliccate qui). Se siete genitori o se fate parte della schiera dei giovanissimi, dategli uno sguardo perché potrebbe esservi utile.

Un altro argomento che viene trattato in conseguenza al tema dell’invisibilità è l’indifferenza, il guardare senza vedere.

Spesso è solo questione di sfumature, ma quante volte guardiamo qualcosa senza vederla veramente? Quante volte, per esempio, facendo scorrere la bacheca di Facebook, abbiamo visto lo status di uno dei nostri amici che ci ha fatto suonare un campanello d’allarme e non abbiamo fatto nulla. A volte, basta davvero un piccolo e semplice: “Tutto ok?” per far uscire una persona dall’auto-convinzione di essere invisibile agli occhi degli altri… Sapete bene che, quando si toccano certi argomenti, rischio di diventare retorica però trovo che Il gioco dei quattro, al di là della trama appassionante e della scrittura fluida, offra davvero ottimi spunti di riflessione.

I quattro componenti della squadra Gamma sono stati scelti apposta perché praticamente privi di interazioni sociali. Faith vive con la madre single e continuano a trasferirsi di città in città. Jared è in affido insieme al fratellino piccolo, Christabel vive con la nonna anziana, Scott è abbandonato a se stesso nonostante abbia una famiglia. Quante persone fanno parte della vostra cerchia e hanno situazioni simili? Ve lo siete mai chiesti?

Il mondo di Absence

Il mondo in cui si muovono i nostri protagonisti è un posto crudele. La realtà non è più quella delle cose quotidiane, delle commissioni per la madre incinta, degli scontri con i bulli di quartiere, delle vasche in piscina per migliorare il proprio record personale. Diventa, all’improvviso, una realtà dentro la quale è difficile muoversi. Anzi, a volte è proprio impossibile!

L’indifferenza con la quale l’uomo in nero dà a Faith gli strumenti per interagire con il mondo circostante è da brivido. Però è anche uno spiraglio di speranza perché grazie ai guanti, i ragazzi potranno bere e mangiare, per esempio. Con le lenti a contatto possono vedersi. Con gli auricolari, sentirsi. Quando tutto intorno crolla, la certezza di non perdere se stessi è essenziale per sopravvivere e per ripartire.

Ben presto, i Gamma si incontrano e formano spontaneamente un gruppo. Ed è subito chiaro che partono svantaggiati in questo gioco al massacro che è diventata la loro vita.

Anche questo è un argomento molto complesso, se cercate di interpretarlo leggendo tra le righe: nella vita di tutti i giorni ci sono sempre persone privilegiate e persone che partono svantaggiate, a causa del genere sessuale, dell’identità sessuale e del colore della pelle.

Come vedete, ci sono abbondanti spunti su cui riflettere…

Avete letto Absence? Avete trovato altri argomenti che vi hanno fatto pensare? Lasciatemi un commento e fatemi sapere cosa ne pensate!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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