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Il gatto che arrivò il giorno di Natale – Melody Carlson

Il gatto che arrivò il giorno di Natale Book Cover Il gatto che arrivò il giorno di Natale
Melody Carlson
narrativa
Newton Compton
24 ottobre 2019
cartaceo, e book
256

Dopo aver trascorso molti anni all'estero, Garrison Brown torna a Vancouver pronto a cominciare una nuova vita, ma la morte della sua adorata nonna, appena qualche settimana prima di Natale, mette sottosopra tutti i suoi piani. Garrison, infatti, si ritrova improvvisamente nella condizione di doversi occupare di tutto, compresa l'incombenza di cercare una nuova casa ai sei gatti appartenuti a sua nonna. Una vera seccatura, dal suo punto di vista, ma il testamento parla chiaro: la nonna ha lasciato nelle sue ultime volontà istruzioni dettagliatissime per ognuno dei suoi adorati mici in modo che ognuno finisca tra le braccia del proprietario perfetto, il quale, in cambio dell'adozione, riceverà un generoso compenso in denaro. Il compito di Garrison è trovare le combinazioni giuste, senza far, però, riferimento al premio. E chissà che, con l'avvicinarsi della Vigilia di Natale, i sei miagolanti orfanelli da piazzare non riescano a trovare qualcuno perfetto anche per lui.

Il gatto che arrivò il giorno di Natale è il nuovo libro di Melody Carson.

L’autrice, prolificissima, ha scritto più di duecento romanzi tra libri per bambini e ragazzi e romanzi al femminile, ma purtroppo per noi, nella nostra lingua ne sono stati tradotti solo due.
Melody Carlson adora scrivere di cuccioli e di Natale, ed eccola infatti alle prese con una storia tutta scintillii e spirito natalizio!

Potevo perdermela?

Assolutamente no!

Garrison Brown ha passato gli ultimi nove anni in Uganda a costruire pozzi con un ente benefico e, ora che è tornato si sente un po’ fuori posto.

Abita con un amico, è in cerca di un lavoro e continua a rimandare le visite alla nonna a causa della sua allergia ai sei gatti che vivono con l’anziana signora.

Purtroppo la nonna viene inaspettatamente a mancare e a lui rimane il compito di adempiere alle sue ultime volontà: dovrà trovare una famiglia adeguata per ciascuno dei sei beniamini della nonna, attenendosi alle sue precise disposizioni e consegnare loro, ad adozione avvenuta, un assegno sostanzioso.

Stupito e dispiaciuto nell’apprendere che l’esigua eredità di famiglia sia devoluta ai felini, ingoia le sue considerazioni e si appresta a portare a termine il compito assegnatogli, dopotutto sono le ultime volontà della donna che l’ha cresciuto con amore quando ha perso i suoi genitori.

Con l’aiuto di Cara, che vorrebbe tanto poter adottare il Maine Coon Harry, ma non risponde ai requisiti, Garrison si butta anima e corpo nella missione, sognando il giorno in cui potrà realizzare il suo proposito di aprire una casa famiglia per ragazzi vittime di dipendenze.

Vivere di nuovo l’atmosfera natalizia nella casa della sua infanzia non sarà facile per Garrison e porterà a galla tanti sentimenti con cui dovrà necessariamente fare i conti, una volte per tutte.

Si tratta di una storia di speranza e di riscatto, come sanno essere solo le storie ambientate a Natale, a mio parere abbastanza frettolosa nella conclusione, ma gradevole e rilassante.

Personalmente ho trovato troppo semplici e veloci le fortunatissime adozioni dei gatti, perché so quanto sia difficile, nella realtà, trovare famiglia anche a un solo peloso, persino da cucciolo, figuriamoci da adulto!

Con questo non dico che non sia carino, ci sono anche momenti divertenti, in cui il protagonista esterna la sua goffaggine un po’ ingenua, come quando decide di regalare una stella di Natale a Cara e la fioraia gli fa terrorismo psicologico dicendogli che potrebbe morire per la minima corrente d’aria.

Qualcuno vorrebbe spiegare questo anche alla mia stella di Natale, per cortesia? No perché a me l’hanno regalata a dicembre scorso ed è raddoppiata!!

Temo sia convinta di essere un baobab.

Credo che Il gatto che arrivò il giorno di Natale sia il romanzo ideale da leggere senza impegno durante le feste, magari davanti a un bel caminetto acceso, con una tazza di eggnog e un gattone che fa le fusa sulle ginocchia!

Dunque ora dovrei procurarmi un camino, la ricetta dell’eggnog e un gatto.

Ok.

Anche voi avete una debolezza per i gatti e per il Natale? Confessate!

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