Il club delle lettrici compulsive

Il Duca e io – Julia Quinn

Il Duca e io Book Cover Il Duca e io
Bridgerton #1
Julia Quinn
regency
Oscar Mondadori
1 settembre 2020
Cartaceo - Digitale
348
Fornito dalla Casa Editrice
Milena Fiumali

Londra, 1813. Simon Arthur Henry Fitzranulph Basset, nuovo duca di Hastings ed erede di uno dei titoli più antichi e prestigiosi d’Inghilterra, è uno scapolo assai desiderato.

A dire il vero, è letteralmente perseguitato da schiere di madri dell’alta società che farebbero di tutto pur di combinare un buon matrimonio per le loro fanciulle in età da marito.

E Simon, sempre alquanto riluttante, è in cima alla lista dei loro interessi.

Anche la madre di Daphne Bridgerton è indaffaratissima e intende trovare il marito perfetto per la maggiore delle sue figlie femmine, che ha già debuttato in società da un paio d’anni e che rischia di rimanere – Dio non voglia! – zitella.

Assillati ciascuno a suo modo dalle ferree leggi del “mercato matrimoniale”, Daphne e Simon, vecchio amico di suo fratello Anthony, escogitano un piano: si fingeranno fidanzati e così saranno lasciati finalmente in pace.

Ciò che non hanno messo in conto è che, ballo dopo ballo, conversazione dopo conversazione, ricordarsi che quanto li lega è solo finzione diventerà sempre più difficile. Quella che era iniziata come una recita sembra proprio trasformarsi in realtà.

Una realtà tremendamente ricca di passione e coinvolgimento.

Il libro di cui parliamo oggi è Il duca e io di Julia Quinn, riedito da Oscar Vault Mondadori, a vent’anni dalla prima pubblicazione, in una nuova veste super elegante!
Prima di cominciare, vi lascio il banner del review party in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Il duca e io

I lettori più affezionati ricorderanno sicuramente che, da un annetto a questa parte, ho un piccolo problema di dipendenza dai romanzi di ambientazione regency. Chiamiamolo “piccolo”. Se invece qualcuno di voi non lo sapesse ancora, ne parlo qui.

In ogni caso, alla frase “Sally, c’è un regency da…” io rispondo sempre e comunque sì. Non so quando mi passerà questa mania, nel frattempo me la godo!

Nonostante il clima torrido dell’estate ho messo su il bollitore per il tè, mi sono rilassata sulla mia poltroncina preferita, e mi sono preparata per la prima, romantica avventura della serie dei Bridgertone di Julia Quinn.

Andiamo con ordine: chi sono i Bridgertone? Lady Violet Bridgerton è la vedova del Visconte Edmund Bridgertone, amatissimo marito e padre dei suoi otto (OTTO!!) figli, i cui nomi sono vezzosamente in ordine alfabetico. Naturalmente la sua più grande occupazione è quella di accasarli tutti, possibilmente con deliziosi matrimoni d’amore, come era stato il suo. I tre figli maggiori sono maschi (Anthony, Benedict e Colin) e, in quanto maschi, possono aspettare (eh lo so, ma siamo nel 1813, non possiamo aspettarci la parità. Non possiamo aspettarcela nemmeno adesso, sicché…), ma la quarta figlia, Daphne, ha già debuttato da un paio di stagioni e non sembra avere intenzione di accettare alcuna proposta! Che disperazione!

Simon, invece, è il Duca di Hastings, è un caro amico di Anthony e ha ereditato il titolo dal suo burbero padre da poco. Non ha nessuna intenzione di accasarsi. Tornato a Londra per prendere in mano le redini del proprio destino di Duca, però, deve fare i conti con le madri di figlie nubili dell’alta società, che non aspirano ad altro che a un marito titolato per le loro giovani rampolle. Non importa quanto sia chiacchierata la di lui reputazione, universalmente conosciuto come libertino impenitente, la madri gli danno la caccia come dei segugi.

Il pover’uomo non sa più come evitare gli assalti ai balli e alle feste dell’alta società, accampa scuse, cerca di defilarsi, ma agli inviti dell’anziana Lady Danbury non può proprio opporre rifiuto e, seppur controvoglia, si presenta al ballo a cui è stato da lei invitato.

Lì, in circostanze insolite, fa la conoscenza di Daphne.

Tra scambi di battute argute e velata antipatia, i due elaborano un piano per liberarsi degli assilli sul matrimonio: fingeranno un corteggiamento, dal quale poi lei si ritirerà a tempo debito, quando sceglierà autonomamente il suo futuro marito. Geniale, vero? Vero??

Naturalmente il topos del finto fidanzamento è molto diffuso nella letteratura regency, lo troviamo in un milione di storie, più o meno blasonate, ma è sempre carino e sappiamo tutti dove va a finire, quello che rende questo romanzo estremamente godibile, oltre all’attenzione ai dettagli come le regole del corteggiamento, dell’etichetta e della moda, è il fatto che ne venga fuori uno spaccato variopinto molto più ampio della semplice storia romantica trita e ritrita di due che prima non si piacciono e poi invece si amano.

Le fila del racconto sono tenute dai taglienti articoli della misteriosa Lady Whisteldown, della quale nessuno conosce la vera identità e che mette alla berlina con arguzia e ironia tutta l’alta società, intervallando la narrazione con brillanti frecciatine e spiccata intelligenza.

Se mi è piaciuto questo romanzo?

Che ve lo dico a fare, lo sapete che sono di parte!

Leggere “il Duca e io” è stato divertente, emozionante e mi ha fatto venire voglia di conoscere meglio i personaggi che non erano direttamente coinvolti nella vicenda.

Non vi starete chiedendo se l’ho fatto, vero? Perché la risposta è talmente scontata da non meritare di essere data!

Dunque, voi avete letto Il duca e io? Se no, fatelo subito! Vi aspetto per commentarlo insieme!

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PS: Scopro proprio in questo momento che ci sarà una serie Netflix basata sui romanzi della serie Bridgertone. E nessuno mi aveva avvisata!!!! Vado ad accendere la tv e ad aspettare la messa in onda!! Con permesso!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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