Il club delle lettrici compulsive

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey – Mary Anne Shaffer e Annie Barrows

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey Book Cover Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Mary Anne Shaffer, Annie Barrows
Narrativa, romanzo epistolare
Astoria
2017
Digitale - Cartaceo
292

È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All'improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams - che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto - e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un'intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l'occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un romanzo epistolare scritto da Mary Anne Shaffer e Annie Barrows. Ed è un libro bellissimo.

In Italia è stato edito prima da Sonzogno nel 2012 con il titolo La società letteraria di Guernsey, ma nel 2017 Astoria ne ha proposto una riedizione con questo titolo accattivante che mi ha proprio colpita. E quando poi ho scoperto che Netflix ha prodotto un film tratto dal romanzo… beh, la regola la sapete: sempre il libro prima!

Il club del libro
La copertina dell’edizione Sonzogno. Quale preferite?

Questo libro dal titolo lunghissimo è un vero e proprio inno alla vita ed è pieno di speranza. La protagonista è Juliet, una giornalista che è diventata famosa per aver scritto articoli spiritosi durante la Seconda Guerra Mondiale. Nonostante non ci fosse proprio nulla da ridere, Juliet, con il suo umorismo, è riuscita a trasmettere ai lettori un po’ di gioia, pur raccontando episodi di guerra.
La storia inizia quando Juliet riceve una lettera da uno sconosciuto che vive a Guernsey. Dawsey Adams ha trovato un libro appartenuto a Juliet e ha deciso di contattarla perché ama l’autore del libro e vorrebbe trovare una libreria a Londra che possa fornirgli altro materiale. La lettera incuriosisce Juliet che così scopre dell’esistenza del club del libro.

Mi chiedo come abbia fatto ad arrivare a Guernsey. Forse i libri hanno un istinto segreto. Cercano una casa, e trovano il loro lettore ideale.

Per scoprire come evolve il racconto, dovrete per forza leggere il libro che vi consiglio spassionatamente. Posso solo dirvi che, al momento, è il più bello di questo 2018!

Il libro è un romanzo epistolare e devo ammettere di non averne mai letto uno così bello perché di solito, la mancanza di un’ambientazione classica, con descrizioni di luoghi e personaggi, mi spiazza e non riesce ad attirare la mia attenzione. Invece, in questo caso, sono riuscita a destreggiarmi tra i vari personaggi che vengono presentati durante il progredire della storia perché ogni lettera, anche quando introduce un nuovo punto di vista, non fa altro che completare un quadro generale più ampio.

Troverete numerose voci a comporre un puzzle pieno di positività, anche quando non c’è nulla per cui essere felici o positivi.

Avevo raccontato e vissuto la guerra per sei anni, ormai, e desideravo con tutto il cuore di poter rivolgere la mia attenzione altrove, di qualsiasi cosa si trattasse. Ma sarebbe un po’ come ambire a essere qualcun altro. La guerra è diventata la storia delle nostre vite, e non possiamo nasconderlo.

Di solito evito come la peste anche i libri che parlano di guerra perché non riesco a reggerne la tristezza. I miei nonni l’hanno vissuta in prima persona e, nei primi anni del mio lavoro come infermiera, ho anche avuto modo di conoscere persone che sono riuscite a sfuggire dall’orrore dei campi di sterminio, quindi ritrovarla anche nei libri, per me è troppo. Ho voluto fare un’eccezione per questo libro e devo proprio dirlo: ho fatto bene. Ne Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey si parla di guerra, è vero, ma si parla soprattutto di vita. Inoltre, l’autrice è stata bravissima ad alternare i momenti più tristi con scene spassosissime che vi strapperanno ben più di una risata.

La guerra ha segnato per sempre le vite dei protagonisti di questo libro, ma il più grande insegnamento che possiamo trarre da questa lettura è che la vita va avanti. E che può essere meravigliosa nonostante le assenze.

Tra i personaggi troverete di tutto: la pettegola, l’invidiosa, il burbero, l’altruista… Tutti hanno qualcosa da raccontare. Non vi resta che ascoltarli.

L’autrice è Mary Anne Shaffer e questo è il suo primo e unico libro. Annie Barrows è sua nipote e compare come coautrice perché la Shaffer è mancata prima di completarlo.

Curiosità: La nostra corrispondente dall’UK (grazie Carla! Non vedo l’ora di venire a trovarti!) mi ha raccontato che la cassetta della posta blu che compare in copertina è una rarità perché di quel colore ci sono solo a Guernsey e a Windsor.

E per concludere, vi lascio al trailer del film:

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Il film, che nel frattempo ho visto, è diverso ovviamente. Non tutti i personaggi sono stati resi come nel libro, ma è un’ottima trasposizione, molto dolce e molto intensa. Insomma, non vi resta che leggereIl club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, guardare il film e poi correre qui a commentarlo con noi!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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