Il club delle lettrici compulsive

Il castello tra le nuvole – Kerstin Gier

Il castello tra le nuvole Book Cover Il castello tra le nuvole
Kerstin Gier
Young adult
Corbaccio
2018
Digitale - Cartaceo
364

Che diciassette anni sia un’età meravigliosa lo dice solo chi li ha passati da un pezzo. Lo sa bene Fanny Funke che nella sua vita improvvisamente non ha trovato più niente che andasse per il verso giusto: amici, genitori, scuola… Al punto da decidere di mollare tutto e di andare a fare uno stage in un albergo. Di sicuro però non sapeva dove sarebbe finita nel luogo più sperduto delle Alpi svizzere in un Grand Hotel indubbiamente suggestivo ma chiaramente in rovina e con una clientela a dir poco variegata, fra oligarchi russi, industriali americani, scrittori di gialli, attrici, ex atlete olimpioniche e, per fortuna, almeno un paio di bei ragazzi. E dove, in qualità ultima arrivata, le tocca subire le angherie di alcune colleghe, le pretese tiranniche del proprietario e l’irritante comportamento dei bambini ai quali deve fare da babysitter. Ma quella che minaccia di diventare una faticosissima routine, si tramuta ben presto in una straordinaria avventura, quando l’atmosfera festosa dell’hotel viene stravolta da un tentato rapimento, che farà capire a Fanny di chi può veramente fidarsi e che cosa cerca veramente nella vita…
Ancora una volta Kerstin Gier fa centro con una giovane protagonista irresistibilmente simpatica, indecisa e fantasiosa come tutte le adolescenti e al tempo stesso intraprendente e spiritosa come una giovane donna pronta a prendere in mano il suo destino. E con un romanzo sorprendente, divertente e imprevedibile per mesi nelle classifiche dei libri più venduti.

Il castello tra le nuvole è il nuovo libro di Kerstin Gier. Suoi, avevo già letto in epoca pre-blog La Trilogia delle Gemme e la Trilogia dei Sogni (attualmente in rilettura perché mi pare un delitto non parlarvene qui). Ho sempre apprezzato lo stile della Gier ma, sinceramente, questo libro non pare nemmeno scritto da lei.

La Gier scrive young adult fantasy ed è ciò che mi aspettavo di leggere ne Il castello tra le nuvole. Invece mi sono dovuta ricredere perché la componente fantasy è proprio solo accennata. Questo, di per sé, non è un problema ovviamente. Diversamente, sono un problema le scene assurde di cui è costellata la storia.

La protagonista, Fanny, lavora come praticante al Chateaux Janvier, il castello tra le nuvole, un albergo elegantissimo in Svizzera. Sono appena cominciate le vacanze di Natale e all’hotel sono attesi numerosi ospiti facoltosi. Tra questi, gli Smirnof, una ricca famiglia russa, i Burkhardt con il loro insopportabile e inquietante figlio Don, i Ludwig e i Barnbrooke.

Fanny ha reazioni spesso assurde e per nulla normali.
Per farvi esempio: Don ha preso di mira Fanny e cerca di metterla in difficoltà continuamente. All’arrivo degli ospiti importanti in hotel, decide di combinarne una delle sue. Manipola un pezzo di torta al cioccolato per far sì che assuma la forma di feci canine e deposita la sua opera d’arte nel bel mezzo della hall. Fanny si sente in dovere di intervenire per rimuovere le deiezioni. E cosa fa? Invece di usare un cestino o un paio di fogli di carta (siamo nella hall di un albergo, santo cielo! Ci sarà della carta, no?), accade esattamente quanto segue:

A questo punto mi venne un’idea temeraria. «Dimmi un po’, Gracie, mi presteresti il tuo berretto fino a domani?»
La bambina sgranò gli occhi incuriosita.
«Mi chiamo Fanny» spiegai in tutta fretta. «Sono la bambinaia e ti prometto che ti restituirò il berretto domani.» Lavato e profumato. «Mi occorre per una importante missione.»
Gracie non esitò nemmeno un secondo. «Ma certo!» Si tolse il berretto e me lo porse. Poi si voltò e corse verso gli altri sulle scale. Che bello, se tutti i bambini fossero stati così generosi e spontanei. Aspettai di sentire lo sferragliare della grata dell’ascensore che si chiudeva, poi raccolsi il ricordino in fretta e senza guardare (né respirare dal naso) infilandolo nel berretto con l’aiuto del fazzoletto. Era una roba appiccicosa, ma miracolosamente riuscii a non sporcarmi le dita. Al contrario il berretto di Gracie…

Gracie è una delle figlie minori di una coppia ricchissima appena arrivata in albergo. Una cosa del genere non è assolutamente credibile, per quanto Fanny possa essere amica del responsabile della lavanderia.

Il castello tra le nuvole
La copertina originale de Il castello tra le nuvole.

L’atmosfera vagamente dickensiana fatta di cameriere gelose che maltrattano Fanny, stanze anguste senza riscaldamento, a dicembre, con una tempesta di neve che infuria all’esterno, insieme ad un sacco di errori di varia natura, abbassano decisamente la valutazione di questo libro.

Qualche esempio?

«Altrimenti?» Hortensia inclinò il mento un po’ più su del mio. «Andrai a dirlo alla Müller? Puoi anche provarci, ma temo che noi gli siamo più simpatiche di te. Prati.»

Questo errore non ha scusanti. Da nessuna parte viene detto che Hortensia abbia problemi linguistici, come viene fatto, per esempio, nella prefazione di Harry Potter quando viene descritto Hagrid.

Ma non è il solo errore. Mara Matthäus, nello spazio di un capitolo, da pattinatrice artistica diventa presentatrice e cambia anche nome, diventando Mara Matteo. Proprio non ci siamo…

La storia è carina anche se non credibile ed è abbastanza scorrevole, nonostante la Gier cerchi di cavarsi d’impiccio facendo svenire Fanny al momento opportuno, in modo da non dover dare alcuna spiegazione sulle dinamiche durante le scene d’azione.

Carini anche i personaggi secondari, ma secondo me forse sono un po’ troppo stereotipati, a partire da Monsieur Rocher, il concierge dell’albergo e grande sostenitore di Fanny. Fanny si rifugia da lui ogni dieci minuti in cerca di aiuto, consigli o cioccolatini, ottenendo tartufi al cioccolato e frasi che sembrano arrivare direttamente dai bigliettini dei Baci Perugina.

Altra osservazione che mi sento di fare: alcuni personaggi restano senza nome dall’inizio alla fine. Lo scrittore di thriller, l’attore britannico… Perché? Che senso ha non dare un nome ad un personaggio? Si è presa la briga di dare un nome al pupazzo preferito di Dasha (che non dà alcun apporto alla storia) e non ad alcuni personaggi? Lo scrittore poi ha anche una discreta importanza ai fini narrativi, quindi davvero non riesco a capire questa scelta stilistica.

Insomma, in definitiva, Il Castello tra le nuvole è stata un’immensa delusione. L’avete letto? Cosa ne pensate? Vi aspetto per parlarne!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

2 Risposte a “Il castello tra le nuvole – Kerstin Gier”

  1. Ciao Sara,

    Concordo sul fatto che questo libro sia un po’ meno elaborato dei precedenti titoli della Gier (che la fama le abbia dato alla testa?). Però è comunque riuscito a intrattenermi con le bizzarrie e l’ironia tipica dell’autrice che, a mio parere, costituiscono uno dei suoi tratti distintivi e migliori.

    Ci tenevo solo a precisare che gli errori ortografici (il “gli” che hai sottolineato, e potenzialmente anche il nome sbagliato) non sono da attribuire all’autrice (che scrive in tedesco), quantomai a chi ha tradotto il libro in italiano e a chi, editandolo, non si è accorto dell’errore.

     
    1. Sì, hai assolutamente ragione! Sono errori da imputare alla traduzione.

      Per il resto, non solo l’ho trovato meno elaborato, ma anche poco realistico.

      I precedenti, pur avendo un’ampia componente fantasy, erano coerenti e avevano un minimo di senso logico (chi più, chi meno). Per esempio, la trilogia dei Sogni non mi ha fatta impazzire da questo punto di vista, però alla base c’era una bella storia e quindi il suo “lavoro” l’ha fatto: mi sono divertita e non mi ha annoiata praticamente mai.

      Questo mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca proprio perché dalla Gier non me lo aspettavo.
      Vedremo come sarà il prossimo ^_^
      Intanto ho riletto le due trilogie precedenti e prima o poi usciranno anche quelle recensioni 🙂
      Ti aspetto per parlarne insieme!
      Grazie per il tuo intervento!

       

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