Il club delle lettrici compulsive

I grandi giochi – Nevernight – Jay Kristoff – Review Party

I grandi giochi Book Cover I grandi giochi
Nevernight #2
Jay Kristoff
Fantasy - Young Adult
Mondadori
2019
Digitale - Cartaceo
472

Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in molti a ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.

I grandi giochi è il secondo volume della trilogia Nevernight scritta da Jay Kristoff e pubblicata in Italia da Mondadori. Ho avuto la fortuna e il privilegio di poter leggere l’intera trilogia in anteprima perché partecipo al Review Party e wow… ragazzi, che libro!

La trilogia è così composta:

I grandi giochi inizia con un riepilogo fatto dal narratore che si rivolge direttamente al lettore, come sempre, del resto. Mi piacciono sempre tanto i libri che riepilogano i capitoli precedenti perché la mia memoria non è più come un tempo e, spesso, non abbiamo la fortuna di poter leggere una trilogia tutta di fila, ma ci sono sempre tempi di attesa di lunghezza variabile…

Ritroviamo Mia in una situazione bizzarra, ovvero sola nel deserto dove si lascia catturare dai trafficanti di schiavi. Non sappiamo nulla di ciò che è accaduto alla ragazza da quando è stata proclamata Lama dal morente Cassius, subito dopo il tradimento di Ashliin. Numerosi flashback riassumono le vicende in cui si è trovata coinvolta fino ad arrivare al presente. Si potrebbe pensare che così tanti flashback possano in qualche modo rallentare la lettura. In realtà, però, Kristoff li dosa in modo davvero sapiente e riesce a mantenere altissima la tensione narrativa.

Dalla morte di Cassius, Mia ha ereditato il suo passeggero. Così si chiamano infatti le creature fatte di ombra che vivono con i tenebris. Eclissi quindi diventa il nuovo passeggero di Mia e la lupa è costretta a convivere con Messer Cortese, il gatto che non è un gatto.
I dialoghi tra i due fanno morire dal ridere perché battibeccano per tutto… sono proprio come cane e gatto!

Gli argomenti trattati sono tantissimi. Cercherò di parlarvene senza spoilerare nulla.

La schiavitù nella Repubblica di Itreya

[…] Mia non aveva mai compreso davvero cosa comportasse non appartenere a se stessa. Quel pensiero le bruciava, come il ricordo dell’ago che le veniva martellato dentro la pelle. Ancora e ancora. L’indegnità. La vergogna.

La schiavitù è ciò su cui si basa la società, fondamentalmente. Che sia imposta come castigo per aver disubbidito alle leggi, che sia una conseguenza di un’avvenuta conquista territoriale, gli schiavi sono alla base della piramide sociale della Repubblica. Esistono tre tipi di schiavi, riconoscibili dai marchi arkemici che portano sul volto.
Un cerchio indica uno schiavo di basso valore, utile per lavori pesanti e umilianti.
Due cerchi rendono riconoscibile qualcuno addestrato alle arti militari.
Tre cerchi indicano uno scriba, un letterato, un musicista… una persona di valore.

Vi ricordate di Lottie in Mai dimenticare? Lei aveva tre cerchi sul volto prima che Marielle facesse la sua magia. L’argomento “Schiavitù” era già stato toccato nel primo libro e in I grandi giochi viene decisamente approfondito perché Mia diventa schiava per sua scelta. Il suo piano non è chiaro, all’inizio… e quando prende forma… be’, come direbbe Mercurio: «Denti della Mannaia! Cosa ‘bisso ti viene in mente, Mia Corvere?»
Ovviamente nulla uscirà da questa bocca (ok, tecnicamente, visto che sto scrivendo, da queste mani… Dai! Un po’ di fantasia!) e per scoprire cosa ha intenzione di fare Mia, dovrete leggere il libro.

Di certo, quello che vi posso dire è che Mia metterà in discussione tutto ciò che sa, tutto ciò che ha vissuto e tutto ciò che ha imparato. Ci sono passaggi davvero toccanti che mi piacerebbe poter condividere con voi, ma sarebbero spoiler sfacciatissimi e quindi non vi resta che tornare quando avrete letto, in modo da parlarne liberamente.

I grandi giochi

Jay Kristoff si è ispirato ai giochi che si tenevano nell’antica Roma. Ovviamente ci sono delle differenze, ma l’organizzazione sia delle stalle che dei giochi stessi è molto simile. Mentre a Roma i gladiatori erano combattenti esperti ed era molto costoso sia mantenerli in salute che addestrarli, in Nevernight sono poco meno che carne da macello.

Il libro si basa tutto sui giochi, quindi i combattimenti e gli allenamenti hanno ampio spazio. Gli editorii che progettano i giochi ricorrono anche alle ricostruzioni di famose battaglie nelle loro arene, costruite e modificate grazie a meccanismi sofisticati, in modo da disorientare i gladiatii e sorprendere il pubblico pagante. Anche questi passaggi mi hanno ricordato Hunger Games.

Mia entra a far pare di un Collegio di gladiatii e così incontriamo nuovi personaggi spettacolari. Mi piacerebbe potervi parlare di più di Verme, di Cantalame, di Sidonius e di Furian, ma già lo sapete… non si può! Sono tutti coerenti e descritti benissimo. In alcuni momenti, le descrizioni sono così vivide che vi sembrerà di essere sulle sabbie ad allenarvi sotto lo sguardo vigile (e a volte anche sotto la frusta) dell’executus.

Ci sono tantissimi altri argomenti che Kristoff tocca in modo più o meno gentile (meno. Decisamente meno!) come per esempio la non troppo velata critica alle religioni organizzate, i tradimenti di vario genere, gli intrighi politici, la corruzione della classe politica… tutti temi decisamente molto attuali. Il tutto, condito come sempre, dalle sferzanti battute di Messer Cortese e dalle rispostacce di Mia, è scritto in uno stile scorrevole in grado di tenere il lettore incollato alle pagine del libro.

Il Review Party continua! Ci vediamo domani con Alba oscura, il terzo e ultimo volume di questa serie strepitosa.

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NdA: Il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito in alcun modo sulla mia valutazione del romanzo.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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