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I giorni del ferro e del sangue – Santi Laganà

I giorni del ferro e del sangue Book Cover I giorni del ferro e del sangue
Santi Laganà
storico
Mondadori
16 giugno 2020
digitale, cartaceo
564

Sul trono papale siede un adolescente perverso e corrotto, ciò che resta dell’Italia indipendente è allo sbando dilaniata da lotte intestine e le campagne sono una terra di nessuno dove la violenza e il sopruso la fanno da padroni.

Anna è una contadina di quindici anni che conduce un’esistenza misera e asservita. Quando la sua famiglia viene trucidata e l’ultimo fratello rapito per essere ridotto in schiavitù, decide di continuare a vivere per inseguire quell’ultimo brandello di affetti e, sorretta da una volontà indomita, inizia una dolorosa peregrinazione per terre sconosciute e ostili, tra aiuti misericordiosi e feroci violenze.

Nel suo tormentato cammino incontrerà un cavaliere dall’oscuro passato e un improbabile presente, un vecchio dall’aria mansueta che nasconde insospettabili risorse e un giovane vagabondo sfrontato e generoso: una strana compagnia con cui cercherà di farsi giustizia fin dentro i palazzi più segreti di Roma.

Ambientato in uno dei periodi meno conosciuti e più bui della nostra Storia, I giorni del ferro e del sangue è un affresco senza filtri né retorica di un’epoca brutale quanto affascinante, ma anche la straordinaria parabola di una memorabile protagonista: una giovane donna che nel più maschilista dei mondi non si rassegna a un destino già scritto e tenacemente lotta per conquistarsi il diritto a una vita migliore.

Oggi partecipiamo al review party di I giorni del ferro e del sangue, un libro di Santi Laganà pubblicato da Mondadori.
Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

i giorni del ferro e del sangue

960 d.c. Sul trono papale c’è papa Giovanni, adolescente, corrotto, dedito alla lussuria, debole di carattere, che non è accettato né dall’aristocrazia, che ha paura che gli vengano tolti i privilegi di cui gode, né dal popolo, povero e disperato che vive in un ambiente dove il sudiciume, la malattia, la fame, la violenza e il sopruso sono all’ordine del giorno.

In questo contesto, Anna, la protagonista, cerca di ribellarsi al suo destino che la porterebbe a diventare concubina e schiava di qualche potente. Dopo che la famiglia le viene tolta, trucidata a sangue freddo, dopo che solo un fratello, Martello, viene risparmiato dalla morte per essere venduto come schiavo, la ragazza affronta un mondo sconosciuto e crudele pur di ritrovarlo.

Nel suo cammino incontrerà barbarie di ogni genere, ma anche persone, poche, disposte ad aiutarla. Incontrerà Arnolfo, cavaliere nero dal passato sconosciuto e oscuro, Ezio, un vecchio saggio, anche in questo caso di oscura origine, e infine Furio, un giovane coraggioso e generoso.

Questa compagnia, così improbabile, supererà mille ostacoli, mille brutture, mille violenze, si dividerà e si ricongiungerà, fino a raggiungere l’obiettivo, in una serie di avventure mozzafiato, rocambolesche e a volte anche paurose, che mi hanno tenuta agganciata al libro fino alla fine.

Il romanzo è ambientato in un contesto storico davvero particolare. Siamo in pieno medioevo, un’epoca oscura, crudele, fatta di malattie, violenze, dove le persone vivevano alla mercé del destino. Lo stesso autore fa così descrive il momento storico:

Sono tempi difficili […] tempi in cui il demonio sembra tornare alla carica per seminare il suo veleno dappertutto […]. I buoni costumi e la morale si son persi per strada. Perfino noi servi di Dio ci siamo macchiati di colpe e responsabilità nel non saper educare, aiutare, dirigere […] La miseria è figlia primogenita dell’ingiustizia. E l’ingiustizia dilaga quando non c’è legge, non c’è ordine. […] Lussuria e avidità sono le virtù dei più e la dannazione dei pochi.

La protagonista di I giorni del ferro e del sangue Anna è una ragazzina costretta a crescere in fretta, sia per la povertà e il duro lavoro a cui deve far fronte quando ancora in famiglia, sia per le avventure che dovrà affrontare per salvarsi dal destino che l’attende. La ragazza è coraggiosa, ribelle, disposta a tutto pur di raggiungere il suo scopo, e non ho potuto non ammirarla e per forza di cose ho odiato tutti coloro che, nel suo cammino, le hanno fatto del male. Non so quanto possa corrispondere a verità una figura di donna come quella di Anna nel periodo storico così oscuro in cui è ambientato il romanzo, ma sinceramente mi importa poco. Non sono una storica, e Anna ha suscitato in me tantissime emozioni, così come tutta la narrazione, e questo mi basta.

I tre uomini che l’hanno accompagnata, Arnolfo, Ezio e Furio, sono anch’essi degni di nota. Nonostante siano uomini, non vengono assaliti dagli istinti animaleschi da cui pare tutta la popolazione maschile del medioevo fosse presa, anzi diventano protettori di Anna, e la difendono come e quanto possono.

Anche in questo caso non mi soffermo sulla veridicità della narrazione, non mi importa se l’autore ha adattato il genere maschile a violento e animalesco per esigenze di copione o per aumentare la sensazione di oscurità che regnava nel Medioevo. Ha reso bene, facendo toccar con mano la cruda realtà di quel periodo e tanto basta.

D’altro canto anche lo stesso autore, nelle note (che consiglio di leggere), dà due delucidazioni, di cui una proprio sul contesto storico.

Il romanzo è comunque molto bel strutturato, le ambientazioni sono curatissime, i personaggi, sia i principali ma anche i secondari, sono ben caratterizzati, dai contadini, ai nobili, ai cardinali, fino ai barbari e ai saraceni, cioè tutta l’umanità che la compagnia incontra nel suo cammino.

Nonostante, dunque, si tratti di un’opera di un esordiente, ha tutte le carte in regola per diventare un successo. Da notare che l’autore si autodefinisce “scrittore esordiente di sessantacinque anni”.

Aspetto un nuovo romanzo da questo esordiente, che nella scrittura e nella trama non ha nulla da invidiare a chi esordiente non è più. Mi piacerebbe leggere un nuovo romanzo che, perché no, continui a raccontare le avventure di Anna e di Arnolfo.

Consiglio di leggere I giorni del ferro e del sangue a tutti, proprio a tutti, perché, nonostante delle pagine un po’ forti e che nulla lasciano all’immaginazione, fa conoscere un periodo oscuro, di cui abbiamo poche notizie, senza edulcorarlo ma mettendo in evidenza la barbarie di cui sono vittima coloro che vivevano in quel momento.

Avete letto I giorni del ferro e del sangue? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

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