Il club delle lettrici compulsive

Halloween – Ray Bradbury – Review Party

Halloween Book Cover Halloween
Ray Bradbury
Horror, mistery
Mondadori
22 ottobre 2019
cartaceo, digitale
924

Il meglio della narrativa weird di Bradbury:
Il popolo dell’autunno
L’albero di Halloween
Il cimitero dei folli
Ritornati dalla polvere
e decine di racconti da perderci il sonno.

La Mondadori ha avuto una splendida idea, ovvero quella di pubblicare raccolte tematiche di vari autori, tra cui Ray Bradbury. Il tema della raccolta dedicata a Bradbury è Halloween, e il tomone racchiude quattro romanzi e una raccolta di trenta racconti horror ambientati nella notte più paurosa dell’anno.

E come potevamo non partecipare al Review Party? Grazie a Mondadori e Oscar Vault per avermi permesso di leggere questo libro in anteprima e grazie a Raffaella di The Reading’s Love per aver organizzato l’evento. Prima di cominciare, vi lascio il banner.

Il primo romanzo che troviamo è Il popolo dell’autunno. Protagonisti sono due tredicenni, Will e Joe che devono affrontare le malie e i pericoli di un misterioso nonché terrificante luna park con tutti i suoi fenomeni: l’uomo illustrato, che è colui che li guida, l’uomo scheletro, la strega, il nano e così via.

Si tratta, quindi dell’eterna lotta tra bene e male, il bene rappresentato dai due ragazzi, il male in particolare dall’Uomo illustrato, la cui pelle tatuata racchiude un mondo di creature. Il luna park è attraente per la gente comune, pieno di promesse e di sogni da realizzare e i due ragazzi dovranno lottare anche contro loro stessi per riuscire a sconfiggere il male.

È un libro horror, ma è un libro che racconta di una magnifica amicizia tra due ragazzini, un’amicizia così forte da sacrificare tutto l’uno per l’altro. I due ragazzi sono descritti in maniera mirabile così come il forte legame che li unisce. L’ansia per la loro sorte è tangibile tra le pagine del romanzo, la descrizione della magia nera del luna park, del labirinto di specchi, della giostra è talmente verosimile (anche se chiaramente non possibile) da far rabbrividire il lettore e farlo rimanere in una condizione di aspettativa e di tensione per tutta la lettura del romanzo.

Il secondo romanzo della raccolta è L’albero di Halloween. Qui i protagonisti sono nove bambini; otto di loro, la notte di Halloween, si travestono per andare di casa in casa per fare dolcetto o scherzetto. Ma davanti ad una misteriosa quanto lugubre casa, vedono un albero ai cui rami sono appese centinaia di zucche intagliate. Pipkin, il nono ragazzino, nonché capo della banda, il più simpatico, il più coraggioso, il più divertente, sparisce nel nulla, e gli altri amici partono alla sua ricerca.

Anche in questo caso, il tema principale è l’amicizia tra i ragazzi, che sono disposti a superare ogni avversità e ogni ostacolo pur di aiutare l’amico in difficoltà. Bradbury è riuscito a creare delle atmosfere lugubri e raccapriccianti, dense di aspettative e di suspense tali da legare il lettore alle sue pagine senza possibilità di distacco.

Segue, dunque, Il cimitero dei folli.

In questo romanzo, il protagonista non è un ragazzino, ma un uomo, uno sceneggiatore della Maximum Film che riceve l’invito a recarsi al cimitero di Green Glades allo scoccare della mezzanotte della notte di Halloween.

Qui trova solo il cadavere del proprietario della Maximum Film, morto ormai da vent’anni. È da qui che parte l’avventura e l’indagine del nostro eroe, ricca di colpi di scena e costellata da continui pericoli.

In questo caso, non si tratta di un romanzo dell’horror, bensì di un mystery, che fa parte di una trilogia composta anche da Morte a Venice e Constance contro tutti.

Il titolo è quanto mai azzeccato, perché l’avventura comprende registi e attori particolari e strani e misteri che affondano le loro radici nel passato.

Si tratta di un romanzo non usuale per Bradbury, che si è cimentato molto più spesso con horror o fantascienza, ma nonostante ciò l’autore è riuscito a creare delle atmosfere intriganti e a scrivere un romanzo avvincente e mai noioso, che si rifà alla Hollywood dei tempi d’oro.

Peccato si tratti di una trilogia, perché ora sarò costretta a leggere anche il precedente e il successivo!

L’ultima opera che compone la raccolta è Ritornati alla polvere.

Siamo in una casa che ha attraversato il tempo e la spazio e la famiglia che vi abita è composta da personaggi particolari.

C’è la nonna che è talmente antica da aver vissuto ai tempi della Sfinge, un padre ed una madre che non appartengono al mondo dei “vivi”, Cecy, la figlia, che può diventare quello che vuole, lo zio Einard, e un bambino, alla cui domanda da dove sono arrivato, la grandmere risponde “Tu non sei arrivato […], sei stato trovato. Eri in una cesta, davanti alla porta, con un tomo di Shakespeare per poggiapiedi e La casa di Usher di Poe per cuscino”.

La famiglia è molto particolare, e Bradbury riesce a renderli però così umani da farti dimenticare la loro stranezza e tutto il loro orrore.

Questo, secondo me, è il migliore della raccolta. Qui Bradbury mescola il gotico, l’horror alla poesia, creando dei personaggi indimenticabili e impossibili da non apprezzare e amare.

Infine, la raccolta è conclusa dalla serie di racconti, ognuno particolare e ognuno che riflette la peculiarità di scrittura dell’autore, geniale come pochi.

Non conoscevo Bradbury, non ho mai letto nulla di lui, nemmeno il famosissimo Fahrenheit 451 e tantomeno Cronache marziane.

Pensavo non rientrasse nelle mie corde, nel mio genere di lettura. Invece, con questa “abbuffata” mi sono dovuta ricredere.

Ho letto tutti insieme quattro romanzi e tanti racconti, ma non mi sono mai annoiata, anzi ho scoperto un autore il cui stile mi è piaciuto molto, con il suo modo di iniziare ogni romanzo quasi fosse una favola, per poi farti entrare nel buio, nel lugubre, avviluppandoti in una spirale di suspense e di mistero da non permettere di staccare il naso dalle sue pagine.

E voi avete letto qualcosa di Bradbury? Leggerete Halloween? Se siete amanti del genere, non potete proprio farvi scappare una raccolta come questa!

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NdA: il libro mi è stato fornito da Mondadori perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia valutazione finale.

 

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