Il club delle lettrici compulsive

Good Luck girls – Charlotte Nicole Davis

Good Luck girls Book Cover Good Luck girls
Charlotte Nicole Davis
Fantasy - Young Adult
Rizzoli
2020
Digitale - Cartaceo
416

Amiche per caso, sorelle per scelta. Un viaggio per cambiare il proprio destino.

Le chiamano ragazze della Buona Fortuna, ma tutti ad Arketta sanno che quelle ragazze sono tutto tranne che fortunate: vendute ancora bambine a una “casa di benvenuto”, marchiate con un tatuaggio maledetto e intrappolate in una vita che non avrebbero mai scelto.Quando una di loro uccide accidentalmente un uomo per legittima difesa, fuggono in cinque dalla casa di benvenuto e intraprendono un viaggio pericoloso e impossibile alla ricerca della libertà, della giustizia e della vendetta, in un mondo che ha negato loro ogni diritto.Inseguite dai poteri più corrotti e malvagi di Arketta, la loro unica speranza è riposta in una storia della buonanotte tramandata da una ragazza della Buona Fortuna all’altra, una storia a cui solo le più giovani e disperate tra loro sono disposte a credere.Perché possano sopravvivere, non basterà la buona fortuna. Servirà tutta la forza della loro amicizia.

Oggi partecipiamo al review party di Good Luck girls, il libro d’esordio di Charlotte Nicole Davis pubblicato in Italia da Rizzoli. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

GOOD LUCK GIRLS

Chiamarle “ragazze della buona fortuna” sembra quasi una presa in giro perché, di fortunato, queste ragazze, non hanno proprio nulla. Sono state vendute dalle famiglie a quelli che sono fondamentalmente dei bordelli per ripagare un debito che si tramanda da generazione in generazione. Del resto si sa: le colpe dei padri ricadono sui figli.

E quindi eccoci in un mondo in cui ci sono l’umanità è divisa in due. Da una parte, i sanguepuro, che hanno un’ombra e i mezzi per vivere una vita dignitosa, e dall’altra i sanguesporco che, invece, sono poco più che schiavi. La storia creata dall’autrice è una storia molto cruda, che non fa sconti a nessuno, che non guarda in faccia alla sensibilità perché nello Scab non c’è posto per la sensibilità.

Lo sanno bene le sorelle Clem e Aster. Aster è la più grande e sa a cosa sta per andare incontro la sorellina. Ecco perché quando Clem commette un errore che, una volta scoperto, le costerebbe la vita, Aster prende mano la situazione e decide che è il momento di scappare. Meglio morire libere che vivere una vita da schiavi, depersonalizzate, senza alcuna speranza per il futuro.

Non voglio dirvi molto di più sulla trama perché Good Luck girls è stata una continua fonte di sorpresa. Nonostante la storia sia forse un po’ troppo frettolosa e poco approfondita (ecco perché non ha preso cinque stelle piene), le Good Luck girls, le ragazze della buona fortuna che incontriamo tra le pagine del libro sono decise a lasciare il segno. Un segno indelebile come tatuaggi che sono costrette a portare sul collo e che le identificano subito per ciò che sono: merce di proprietà di qualche casa di benvenuto.

Ci sono due modi di leggere questo libro: può essere una storia di puro intrattenimento (e l’autrice in queste bravissima) oppure può essere una storia di denuncia, soprattutto in un momento storico come questo, dove impazzano giustamente le manifestazioni che servono a riportare alla mente che siamo tutti uguali, che non deve esistere un privilegio bianco, che non ha senso che esista un privilegio bianco. Eh sì, le ragazze della buona fortuna ricordano i tempi in cui era considerata la normalità avere uno schiavo e disporne come meglio si credeva. Un debito inciso nella pelle impossibile da saldare nemmeno lavorando per una vita.

I personaggi creati dalla Davis sono personaggi con una forza strabiliante. Pur essendo narrato in terza persona, è impossibile non entrare in empatia con le ragazze che stanno lottando per la propria vita e per la propria libertà. Con atmosfere che ricordano Westworld e, più in generale, i film ambientati nel selvaggio West, Good Luck girls è un libro potente ed è sicuramente un esordio che merita tutta l’attenzione che potete dedicargli.

Aster è la protagonista principale, è il suo punto di vista che leggiamo più spesso, sono le sue sensazioni con le quali dobbiamo fare i conti. È animata da una rabbia che arriva da lontano, dal suo io più profondo. È arrabbiata con genitori che l’hanno venduta alla casa di benvenuto di Green Creek. È arrabbiata come Flower che mente alle sue ragazze e non le protegge, tutto per denaro. Ed è arrabbiata anche con se stessa perché non è riuscita a impedire che alla sorellina Clem sia toccata la stessa sorte. Questa rabbia emerge molte volte durante la narrazione

«Non so. Non si può restare indifferenti a certe cose, e fingere che non sia così non è mai la soluzione» disse in tono riflessivo. «Ma la rabbia… è la rabbia che ti dà la spinta per fare le cose. A volte, almeno. Devi solo essere sicura che sei tu a servirti di lei, e non viceversa. Altrimenti sì che perdi la testa e finisci per fare del male a te stessa e alle persone che devi proteggere. Ma la rabbia da sola non fa di te una cattiva persona. Io non lo credo. Ti rende solo più umano.»

Aster, insieme a Violet, sono i personaggi resi meglio, sono quelli che hanno le reazioni più logiche, se vogliamo. Violetta a trovato un modo per sopravvivere e non se ne vergogna, anche se il rimorso e il dolore la stanno consumando.

C’è molto dolore in Good Luck girls ma, al contempo, c’è anche moltissima speranza perché le ragazze decidono di reagire, di non mollare nemmeno davanti alle difficoltà.

La Davis, insieme alla componente distopica, aggiunge un pizzico di pepe con una componente fantasy che ho apprezzato moltissimo, per quanto, forse, avrebbe potuto esplorare meglio quella parte che resta un po’ “appiccicata lì” quasi a voler giustificare alcune scene particolari nel libro. Non posso entrare nei dettagli perché non voglio rovinare la lettura a nessuno, però fatemi sapere se la pensate come me, una volta che avrete letto.

Avrei gradito anche un approfondimento sul finale, ma chissà! Magari la Davis ha in mente un seguito! In ogni caso, sicuramente leggerò il suo prossimo libro, qualsiasi cosa sarà!

Avete letto Good Luck girls? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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