Il club delle lettrici compulsive

Genova Book Pride 2018

Il Book Pride 2018 è la fiera Nazionale dell’editoria indipendente, che si è tenuta, per il secondo anno, a Genova, dal 28 al 30 di Settembre.

Potete perdonarmi? Le mie foto sono SEMPRE pessime.

Si tratta di un intero weekend dedicato ai libri, con conferenze, incontri, eventi e, ovviamente, una deliziosa fiera all’interno di Palazzo Ducale. Potevo perdermela?? Neanche per sogno! Tanto più che sarebbe caduta in un weekend di assoluta libertà, con il fidanzato fuori città per lavoro, amiche in volo verso il Sud Africa, una storia già scritta, praticamente. Certo. Come no.

Avete presente le piaghe d’Egitto? Tutte. Si sono verificate TUTTE.

Ed ecco quindi che il mio tranquillo weekend di relax e libri si è trasformato in un vortice di delirio che mi ha risputata fuori solo alle 18 dell’ultimo giorno utile. In una città che cerca in tutti i modi di non soccombere ai problemi di viabilità, mi accorgo di avere appena un paio d’ore scarse per raggiungere la manifestazione. Dunque mi animo di forza e coraggio, camicetta, spolverino, capelli raccolti e vado.  C’è una cosa che i non genovesi non sapranno di certo: Genova è in salita. In qualsiasi posto tu voglia andare, dovrai salire. Non importa se esiste un autobus che ti porta esattamente davanti a Palazzo Ducale, tu non lo prenderai, ti fermerai al porto antico perché “i tramonti in questa stagione sono spettacolari” e dovrai affrontare via San Lorenzo a passo di marcia per non perdere la fiera. Questo non farà bene alla tua acconciatura raccolta “finto spettinato” (che non è finto proprio per niente) e nemmeno al tuo colorito o alla tua immagine in generale.

Oh dai! I tramonti in questa stagione sono DAVVERO spettacolari!!!

Però.

Però ne sarà valsa la pena.

Gli stand erano molti, l’atmosfera era viva, frizzante, carica. Un’affluenza notevole, considerata l’ora, gli standisti non avevano l’aria di chi guarda l’orologio in attesa che sia finalmente un’orario decente per poter cominciare a smontare, tante case editrici, grandi e meno grandi, tutte lì, con i loro prodotti in bella mostra. Sconti tra il 10 e il 30% e tanti segnalibri, volantini, accessori per i libri. Le copertine facevano bella mostra di sè come gioielli colorati sulle bancarelle di libri per bambini, come quella di Verba Volant, che mi ha colpito con l’originalità delle proprie edizioni,

c’era l’infinito mare blu di Sellerio, la composta bicromia di bianco e cartone di Fiorina, il bianco di Racconti e le splendide lampade- libro volanti di Miraggi.

lo stand di Fiorina

Alcuni, come La Nave di Teseo, erano nomi che mi erano noti, altri li ho osservati con piacere per la prima volta, ma quello che più mi ha colpito, è stato lo scoprire cosa sia un Romanzo Sinfonico!

L’ho già detto che faccio schifo a fare le foto, sì?

Me lo spiegano i deliziosi ragazzi di Vesepia. Si tratta di tradurre un musical in un libro! Ovviamente voi vi chiederete come sia possibile, e anche io. Praticamente, i testi vengono rielaborati in brevi libri nei quali ogni tanto si incontra un QR code. Si inquadra il QR tramite un’app, che si può scaricare comodamente dallo store dello smartphone e ci si apre un mondo in realtà virtuale che possiamo esplorare e nel quale possiamo ascoltare le canzoni e le parti recitate! Se poi fossimo particolarmente tecnologici e dotati di un visore 3D, potremmo immergerci totalmente in questa esperienza! Ovviamente ho dovuto provarci, dopo aver finto di essere una persona seria (“oh no, ci mancherebbe, lo faccia provare a quella bimba… OK ora ha finito, dammi qua!!!!”) e… cavoli, è emozionantissimo! Un’esperienza curiosa, che vi consiglio assolutamente, qualora doveste aver l’occasione! Non si smette mai di imparare eh!

Chi l’ha detto che mi vergogno?? Eh???

Spero che la manifestazione si svolgerà anche il prossimo anno e spero per allora di riuscire ad organizzare il mio tempo in modo tale da poter seguire anche qualche conferenza, che purtroppo quest’anno ho dovuto tralasciare. Ora devo necessariamente mettere la parola fine a questo articolo, perché i libri che ho comprato reclamano la mia attenzione. Come? Non avevo detto di aver comprato dei libri? Ma chi, io?

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