Il club delle lettrici compulsive

Fiore di Sangue – Crystal Smith

Fiore di Sangue Book Cover Fiore di Sangue
Bloodleaf #1
Crystal Smith
Fantasy - Young Adult
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
276

Fiore di sangue è un romanzo dalle tinte deliziosamente cupe, un fantasy nel quale si intrecciano sensualmente magia, amore e intrighi.

I lupi ululano, Aurelia. E potrebbe arrivare il momento in cui non sarà più possibile trattenerli. Chi erano i lupi? Il Tribunale? I cittadini che pensavano che fossi una strega? Quelli che mi odiavano solo perché non volevano l'unificazione dei due regni? Ero circondata da nemici, vivi e morti. E io non volevo morire... Avevo ancora troppo da fare. Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.

Oggi partecipiamo al Review Party di Fiore di Sangue, un romanzo di Crystal Smith pubblicato in Italia da Mondadori. Vi lascio il banner in modo che possiate leggere le recensioni delle altre bravissime blogger che partecipano all’evento e farvi così un’idea più precisa del libro.

fiore di sangue

 

Aurelia è la principessa di Renalt. Fin da quando è nata, è stata promessa sposa al principe di Achlev, un regno confinante. Aurelia però è anche una strega e a Renalt, chi pratica la magia fa una brutta fine. Il Tribunale, infatti, si occupa di amministrare la “giustizia” e quando Aurelia, durante un banchetto, usa la magia per cercare di salvare la vita all’emissario che dovrà scortarla ad Achlev, la situazione precipita.

Prima di cominciare con le cose che mi sono piaciute, inizierei da quelle che non ho gradito.

La storia inizia con Aurelia, in piazza, che assiste all’impiccagione di due donne accusate di stregoneria. Da lì, la storia è un susseguirsi di fatti caotici e confusi, quasi senza senso, che ci proiettano in un mondo strano del quale non sappiamo praticamente nulla.

Tutto quello che sappiamo è che a Renalt la linea di successione al trono passa per linea maschile e che, per un accordo stipulato con il regno di Achlev, le principesse di Renalt devono sposare i principi di Achlev, in modo che la pace perduri tra i due regni.

Questo modo di scrivere, quasi superficiale e sicuramente concitato, purtroppo non permette di entrare immediatamente in sintonia con i personaggi, nonostante la storia abbia un potenziale enorme.

Ho notato anche diverse incoerenze, per esempio, tutta la storia del bracciale di Aurelia. Ve la metto nascosta, in modo che, se non volete nessun genere di spoiler, non lo vediate. In questo caso, non è un vero e proprio spoiler perché non vi racconto le circostanze, però preferisco così 😉

Secondo me, l’autrice non ha fatto sua la regola aurea della scrittura, ovvero “show, don’t tell” (mostra, non dire) facendo, purtroppo, esattamente il contrario.

Nihil nunc salvet te. “Niente ti salvi, ora.”

I temi trattati sono tanti a partire proprio dalla stregoneria. Quante donne sono state fatte sparire nei secoli bui dell’inquisizione?

Donne in una posizione di potere o donne indipendenti che non avevano bisogno di un uomo per sopravvivere, donne che aiutavano altre donne o semplicemente che avevano una soluzione alternativa alla religione.

Non solo le donne sono state vittime di persecuzione. Vi dice nulla Galileo Galilei?
Giordano Bruno? Girolamo Savonarola?
Chiunque potesse sembrare anche solo vagamente una minaccia al potere, come minimo si beccava una scomunica e, all’epoca, non era una passeggiata di salute, ecco.

Potremmo stare qui a parlare di questo argomento per ore, ma potrei risultare retorica e quindi evito. Visto che brava? Un esempio di autocontrollo! Autocontrollo che manca decisamente alla protagonista di Fiore di Sangue, per esempio.

Eh sì, Aurelia non ascolta, non dà retta nemmeno per sbaglio quando le si dice di fare qualcosa e questo comporta enormi problemi per tutti quelli che le stanno accanto.

Nonostante la storia sia narrata da Aurelia in prima persona, non sono riuscita a empatizzare con lei fino a quando non compare Kate.

Oh, che bel personaggio! Kate è figlia di un barone ma ha rinunciato al titolo e alle ricchezze che un buon matrimonio avrebbe procurato per sposare l’amore della sua vita. E anche questo è un bel messaggio se leggiamo tra le righe: fare qualcosa che potrebbe sembrare sciocco in nome di un sentimento vero invece di accontentarsi per avere una posizione rilevante o di potere. Nella mia vita ho visto un sacco di persone sposarsi per interesse o comunque per i motivi sbagliati e il risultato non è stato affatto buono, lasciate che ve lo dica!

Kate inoltre è una buona amica, una brava persona in un mondo di estranei e la sua influenza positiva stempera un po’ l’animo inquieto (e a tratti inquietante 😅) di Aurelia.

Dalla metà circa in poi del libro, la solfa cambia e, pur restando a mio avviso, un po’ troppo frettolosa, la narrazione si fa decisamente più coinvolgente, motivo per cui ho deciso di aumentare di un punto la valutazione finale.

Il mondo in cui è ambientato Fiore di Sangue è un mondo violento, dove chi è al potere non si fa scrupoli a utilizzarlo per i suoi fini personali, arrivando a sacrificare tutto.

Alcuni dei personaggi, anche se non approfonditi, vi sorprenderanno… e non vi dico di più. Forse, alla fin della fiera, quello reso peggio è proprio Aurelia, ma ehi, nessuno è perfetto, no?

Ci sono tantissimi segreti da scoprire e, lo ammetto, sono rimasta a bocca aperta davanti ad alcune rivelazioni.

Di fatto, vi troverete improvvisamente immersi in intrighi politici, tradimenti e inganni di vario genere.

La storia ha un finale, ma lascia spazio per un seguito. Insospettita, sono andata a cercare e ho scoperto che Fiore di Sangue è il primo di una trilogia. La serie si chiama Bloodleaf (come la pianta con i fiori “magici” che fa da fulcro a tutta la storia) e il seguito uscirà in lingua originale a metà del 2020. Però devo dire che il finale di Fiore di Sangue mi ha pienamente soddisfatta, quindi lanciatevi pure in questa nuova lettura!

Avete letto Fiore di Sangue? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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