Il club delle lettrici compulsive

Due Verticale: Un amore a schema libero – Jeff Bartsch

Due Verticale: Un amore a schema libero Book Cover Due Verticale: Un amore a schema libero
Jeff Bartsch
Narrativa
Editrice Nord
2016
Digitale - Cartaceo
324

Stanley Owens non ha amici, e a lui va benissimo così. E comunque non ha mai trovato nessuno che condividesse il suo amore sconfinato per i libri, i numeri e, soprattutto, per l’enigmistica: inventare cruciverba è il suo sogno, la sua ragione di vita. Un giorno, però, incontra Vera, una ragazza diversa dalle altre: diversa come lui. La loro sintonia è talmente profonda che Vera non si stupisce quando lui le propone di sposarlo (per finta) e di rivendere i (veri) regali di nozze, così da pagarsi un biglietto per la libertà. E accetta. Anche perché è davvero innamorata di Stanley. Ma lui non lo capisce e, dopo la cerimonia, la lascia andare.

La vita li separa, ma non c’è nulla come la lontananza per far emergere la verità. Col tempo, Stanley si rende conto che la sua vita è piena di caselle bianche che possono essere riempite solo da Vera. Decide allora di riconquistarla, usando l'unico linguaggio che conosce: semina i suoi cruciverba d'indizi comprensibili soltanto a lei, sperando che, prima o poi e ovunque lei sia, la sua dichiarazione d’amore giunga a destinazione…

Con un sorriso e una lacrima, con eleganza e originalità, Due verticale ci rivela che è sempre possibile trovare la strada verso la felicità, se si è disposti a risolvere quell’affascinante enigma che è l’amore. E che non bisogna essere «solutori più che abili» per riuscirci, perché la chiave è alla portata di tutti: basta ascoltare la voce del cuore.

Due Verticale: Un amore a schema libero – Jeff Bartsch

In questi giorni ho letto Due Verticale: Un amore a schema libero, di Jeff Bartsch.

Non è la classica storia d’amore. Se vogliamo dirla tutta, è un libro un po’ strano, ma la storia mi ha presa e non poco.

Vediamola insieme.

È il 1960 e all’Hawthorne Hotel di Washington si stanno disputando le finali nazionali di spelling. Tra i vari ragazzi in gara, troviamo i nostri due protagonisti, Stanley e Vera.

«Charlatan: impostore, commediante, persona che si spaccia per ciò che non è.» La voce ben calibrata di Mr King pareva dissociata dal massiccio cranio calvo che luccicava al bagliore sfocato dei riflettori.
Vera fece un respiro profondo. Era pronta. Era vigile. Aveva passato tutta la vita a prepararsi alle sfide di un mondo spietato. E questo è niente, in confronto a quello che verrà, si disse. Se proprio si è ciarlatani, tanto vale esserlo fino in fondo. Con orgoglio scandì: «Charlatan: C-H-A-R-L-A-T-A-N. Charlatan».
«Risposta esatta», disse il presidente della giuria. Ma lei si era già voltata per tornare a sedersi.
Un’ovazione la sollevò e la depositò sulla sedia. Le piacevano, gli applausi. Da buona ciarlatana.

La competizione finisce con un ex aequo tra Stanley e Vera.

Stanley vive all’Hawthorne con sua madre Martha, vedova di guerra, antropofobica e depressa. Martha non esce mai dalla suite che il proprietario dell’hotel affitta loro per la somma simbolica di un dollaro al mese. Da quando ha ricevuto la terribile notizia della morte del marito durante lo sbarco in Normandia, ha deciso di non vivere più e di rimanere su una poltroncina, nella sua camera di hotel, a correggere le bozze dei manoscritti che gli editori le fanno avere. Martha ha puntato tutto su Stanley che studia a casa, non ha amici e ha un’intelligenza fuori dal comune.

Anche Vera ha un’intelligenza fuori dal comune. È la figlia di Vivian, la segretaria di un agente di commercio che lavora per IBM. Vivian, madre single e disincantata, cerca disperatamente di avanzare di carriera, diventando lei stessa agente di commercio. Viaggia per l’America a bordo della sua auto insieme alla figlia. Vera non riesce ad avere amici perché si trasferisce troppo spesso per instaurare rapporti duraturi coni suoi coetanei.

Una volta all’anno, in occasione del torneo di spelling, Stanley e Vera si incontrano all’Hawthorne a Washington.

Quando Martha inizia a diventare insistente a proposito dell’università che Stanley deve necessariamente frequentare, il ragazzo si ingegna con una bugia quasi perfetta. La sua massima aspirazione non è laurearsi in una prestigiosa università della Ivy League, ma fare l’enigmista per qualche importante giornale.

Fingendo di spedire le lettere d’ammissione alle università, in realtà spedisce cruciverba ai più importanti quotidiani del paese. Studiando un sistema per ingannare la madre sulle risposte ricevute, riesce a persuaderla di essere stato ammesso ad Harvard con una borsa di studio completa.

Parte dell’inganno è stato tessuto ma come fare per i soldi? Decide quindi di affidarsi a Vera, anch’ella insoddisfatta della vita da nomade a cui la madre l’ha costretta.

I due quindi decidono di sposarsi per finta, vendere i regali di nozze e trasferirsi, in modo che Vera possa laurearsi veramente e che Stanley possa fare l’enigmista.

Vera è realmente innamorata di Stanley e si aspetta che lui, prima o poi, la ricambi.
Dopo un guaio provocato da un castello di bugie creato da Stanley, Vera viene espulsa da Harvard e se ne va, senza nemmeno salutarlo.
Stanley la cercherà in lungo e in largo e alla fine, Vera si metterà in contatto con lui attraverso uno dei cruciverba da lei inventato e pubblicato su un giornale.

Ma evidentemente, non è arrivato per loro il momento di stare insieme definitivamente.

Se volete sapere cosa succederà nella vita di Stanley e Vera, non vi resta che leggere Due Verticale: Un amore a schema libero.

Per essere un romanzo rosa, non mancano i colpi di scena. Anche se a tratti potrebbe sembrare lento, la storia è comunque molto affascinante perché, leggendo della vita dei due protagonisti, è facile accorgersi dei corsi e ricorsi che fanno parte della vita di ognuno di noi. Stanley e Vera commettono sempre lo stesso genere di errore, entrando quasi in un loop doloroso. Solo quando Stanley aprirà gli occhi, capirà e cercherà di trovare una soluzione ai guai che ha combinato e alle bugie che ha raccontato fino a quel momento… ma farà in tempo a ritrovare la sua Vera?

Brillante, profondo, ironico, nostalgico, questa è una lettura che mi sento di consigliarvi. Non è mai troppo tardi per imparare che la felicità può veramente essere alla portata di tutti.

Avete letto Due Verticale: Un amore a schema libero? Vi aspetto sulla nostra pagina Facebook per commentarlo insieme.

 

 

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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