Il club delle lettrici compulsive

Cosa leggevamo negli anni ’80

Cosa leggevamo negli anni ’80 è l’argomenti di cui parliamo oggi perché partecipiamo al blog tour di Ready Player One, scritto da Ernest Cline e pubblicato prima da Dea Planeta e ora da Oscar Vault in una nuova veste. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro attraverso gli approfondimenti preparati.

cosa leggevamo negli anni '80

Tempo fa, ho scritto Cosa leggevamo negli anni ’90 e mi sarebbe piaciuto continuare la serie di articoli ma, chissà perché, mi sono un po’ persa. Per fortuna, la ripubblicazione di Ready Player One mi ha permesso di proseguire con questa serie e quindi siete pronti a scoprire cosa leggevamo negli anni ’80? Intanto, se volete recuperare la recensione di Ready Player One, potete cliccare qui. Presto arriverà anche la recensione di Ready Player Two!

Gli anni ’80 ci hanno regalato un sacco di cose bellissime, tra libri, film e musica, che sono rimaste nei cuori dei diversamente giovani come me e non solo. Qualche mese fa abbiamo parlato della musica anni ’80 quindi adesso tocca ai libri. Prontə?

Il nome della rosa – Umberto Eco

 

cosa leggevamo negli anni '80

Ultima settimana del novembre 1327. Il novizio Adso da Melk accompagna in un’abbazia dell’alta Italia frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile e imprecisa missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover dipanare una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni, perpetrati nel chiuso della cinta abbaziale) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare indizi di ogni genere, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere. La soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.

Cosa leggevamo negli anni ’80: ho scelto Il nome della rosa perché è un libro cult, famoso in tutto il mondo, che ha venduto più di 55 milioni di copie. Dal libro sono stati tratti prima un film (indimenticabile!) e una serie TV.

Cujo – Stephen King

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A Castle Rock, una sonnolenta cittadina del Maine, la vita scorre sui soliti binari. Cujo, il docile San Bernardo del meccanico, scorrazza libero per la campagna, finché una notte il suo padroncino, aprendo la porta del ripostiglio, non vede emergere dalle tenebre due occhi infuocati. Chi è la creatura diabolica che da quel momento comincia a seminare ovunque terrore e desolazione? È forse Cujo che, diventato idrofobo, si è trasformato nell’incarnazione stessa del male?

Cosa leggevamo negli anni ’80: ok, io Cujo non lo leggo perché mi fa paura ma è giusto un esempio dei lavori degli anni ’80 del Maestro dell’horror. Sono degli anni ’80 anche It, Pet Sematary, Christine – La macchina infernale

Il colore viola – Alice Walker

“Il colore viola” è la storia di due sorelle, Celie e Nettie, in fuga da un padre violento e da un passato di abusi. Mentre Celie, privata dei suoi figli, si ricostruisce a fatica una vita con un matrimonio combinato e una nuova famiglia caotica e bizzarra, di Nettie si perdono le tracce. Ma l’incontro con Shug Avery, la misteriosa cantante di blues di cui suo marito è innamorato da sempre, permetterà a Celie di fare una scoperta, e i legami di sangue torneranno a riannodarsi attraverso gli anni e i continenti.

Cosa leggevamo negli anni ’80: libro cult da cui è stato tratto un film altrettanto cult, diretto da Spielberg con una magnifica Whoopi Goldberg che interpreta Celie Harris. Da leggere e da rivedere!

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello – Oliver Sacks

Oliver Sacks è un neurologo, ma il suo rapporto con la neurologia è simile a quello di Groddeck con la psicoanalisi. Perciò Sacks è anche molte altre cose: «Mi sento infatti medico e naturalista al tempo stesso; mi interessano in pari misura le malattie e le persone; e forse anche sono insieme, benché in modo insoddisfacente, un teorico e un drammaturgo, sono attratto dall’aspetto romanzesco non meno che da quello scientifico, e li vedo continuamente entrambi nella condizione umana, non ultima in quella che è la condizione umana per eccellenza, la malattia: gli animali si ammalano, ma solo l’uomo cade radicalmente in preda alla malattia». E anche questo va aggiunto: Sacks è uno scrittore con il quale i lettori stabiliscono un rapporto di tenace affezione, come fosse il medico che tutti hanno sognato e mai incontrato, quell’uomo che appartiene insieme alla scienza e alla malattia, che sa far parlare la malattia, che la vive ogni volta in tutta la sua pena e però la trasforma in un «intrattenimento da Mille e una notte». Questo libro, che si presenta come una serie di casi clinici, è un frammento di tali Mille e una notte – e ciò può aiutare a spiegare perché abbia raggiunto negli Stati Uniti un pubblico vastissimo. Nella maggior parte, questi casi – ma Sacks li chiama anche «storie o fiabe» – fanno parte dell’esperienza dell’autore. Così, un giorno, Sacks si è trovato dinanzi «l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello» e «il marinaio perduto». Si presentavano come persone normali: l’uno illustre insegnante di musica, l’altro vigoroso uomo di mare. Ma in questi esseri si apriva una voragine invisibile: avevano perduto un pezzo della vita, qualcosa di costitutivo del sé. Il musicista carezza distrattamente i parchimetri credendo che siano teste di bambini. Il marinaio non può neppure essere ipnotizzato perché non ricorda le parole dette dall’ipnotizzatore un attimo prima. Che cosa vive, se non sa nulla di ciò che ha appena vissuto? 

Rispetto alla normalità, che è troppo complessa per essere capita, e tende a opacizzarsi nell’esperienza comune, tutti i «deficit» o gli eccessi di funzione, come li chiama la neurologia, sono squarci di luce, improvvisa trasparenza di processi che si tessono nel «telaio incantato» del cervello. Ma queste storie terribili e appassionanti tendono a rimanere imprigionate nei manuali. Sacks è il mago benefico che le riscatta, e per pura capacità di identificazione con la sofferenza, con la turba, con la perdita o l’infrenabile sovrabbondanza riesce a ristabilire un contatto, spesso labile, delicatissimo, sempre prezioso per i pazienti e per noi, con mondi remoti altrimenti muti. Questo è il libro di un nuotatore «in acque sconosciute, dove può accadere di dover capovolgere tutte le solite considerazioni, dove la malattia può essere benessere e la normalità malattia, dove l’eccitazione può essere schiavitù o liberazione e dove la realtà può trovarsi nell’ebbrezza, non nella sobrietà».

L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello è stato pubblicato per la prima volta a Londra nel 1985.

Cosa leggevamo negli anni ’80: anche questo è un libro cult da leggere!

Volevo i pantaloni – Lara Cardella

Che cosa sogna una ragazza in Sicilia? Prima di tutto il Principe Azzurro. Cioè un marito, come appare nelle favole e nei fotoromanzi. Annetta, invece, fa sogni controcorrente: un paio di pantaloni, la libertà, il rispetto. La storia della sua faticosa battaglia per affermarsi come persona, contro l’ottusità e la violenza fisica e morale.

Cosa leggevamo negli anni ’80: avrei tanto voluto inserire la Cardella nell’elenco dei libri con storie di donne spezzate che ho pubblicato qualche giorno fa. In Volevo i pantaloni si intravede una mentalità patriarcale che perdura ancora oggi. È assolutamente da leggere per capire…

Meno di zero – Bret Easton Ellis

«Cos’è giusto? Se si vuole una cosa è giusto prendersela. Se si vuole fare una cosa è giusto farla.» Sesso facile, cocaina, feste sempre più trasgressive, auto di lusso, rock a tutto volume: a Los Angeles i giovanissimi che frequentano l’ambiente patinato degli studios cinematografici hanno tutto e non desiderano più niente. In un mondo illuminato dai bagliori spettrali dei videoclip e svuotato di ogni sentimento, Clay, Blair, Daniel e Julian, biondi e abbronzati, esplorano le pieghe infernali del «paradiso» californiano in un crescendo di immoralità e devastazione interiore che presto sconfina nell’orrore. Meno di zero è il ritratto disincantato dell’ultima «generazione perduta», il romanzo che ha catapultato Ellis sulla scena letteraria americana, diventando il libro culto della Mtv generation.

Cosa leggevamo negli anni ’80: ho inserito questo libro perché sì. Dai, Bret Easton Ellis si legge sempre, senza se e senza ma. È lo specchio di quegli anni, per capire davvero senza averli vissuti va letto.

Il racconto dell’ancella – Margaret Atwood

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In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione.

Cosa leggevamo negli anni ’80: da leggere e da rileggere! Poi bisogna guardare la serie TV, poi bisogna leggere I testamenti e poi rileggere Il racconto dell’ancella altre 10 volte, nel dubbio! La mia recensione la trovate qui.


Gli anni ’80 sono stati segnati da film assolutamente mitici che porto nel cuore. Non sempre il libro è arrivato prima, ma esiste e quindi…

Ghostbusters – Richard MuellerEd Naha

Quando il Dr. Peter Venkman e i suoi colleghi perdono il loro lavoro come ricercatori universitari, decidono di avviare un’attività come cacciatori di fantasmi professionisti. Dopo i primi insuccessi, la svolta arriva quando l’appartamento della scettica Dana Barrett diventa la porta di ingresso in città per alcune terrificanti presenze, determinate a seminare il terrore per le strade di New York.
Nel secondo volume, dopo aver condotto una guerra al soprannaturale che è costata diversi milioni alla città di New York, i Ghostbusters hanno appeso i loro zaini protonici al chiodo. Finché un antico tiranno, deciso a ripristinare il suo dominio sulla Terra, mette gli occhi sul figlio di Dana Barrett: sarà lui a ospitare la sua anima malvagia…

Cosa leggevamo negli anni ’80: l’ho comprato da poco e sarà uno dei miei libri da vacanza!

I Goonies – James Kahn

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Le caverne segrete. Il vecchio faro. La mappa perduta. Le trappole insidiose. Il tesoro nascosto. E Sloth… È estate nella piccola cittadina di Astoria. I Goonies – un gruppo di giovani ragazzi del quartiere Goon Docks – devono dare addio alle case dove sono nati e cresciuti: i signorini del club del golf hanno dato lo sfratto alle loro famiglie per radere al suolo il quartiere e costruire nuovi, esclusivi campi da gioco. Poco prima di andarsene, però, uno di loro scopre in soffitta un’antica mappa del tesoro, appartenuta a Willy l’Orbo – un temibile pirata spagnolo del Seicento. Se i Goonies riusciranno a mettere le mani sul bottino del vecchio corsaro potrebbero ancora salvare le loro case!

Cosa leggevamo negli anni ’80: l’ho regalato a tutti, in pratica, due o tre anni fa! La mia recensione è qui.

Jurassic Park – Michael Crichton

In un’isola sperduta al largo del Costa Rica, il miliardario John Hammond costruisce un gigantesco parco di attrazioni biologiche. Grazie ai miracoli dell’ingegneria genetica, nel suo «Jurassic Park» rivivrà un intero ecosistema, compresi i terribili dinosauri carnivori: il gigantesco Tyrannosaurus Rex e i famelici Velociraptor.

In perfetto equilibrio tra la precisione scientifica dei dettagli e un’atmosfera fantastica e avventurosa, Michael Crichton ha scritto un romanzo dal ritmo serratissimo: Jurassic Park cattura il lettore fin dalle prime pagine, trasportandolo in un incubo che nasce dal profondo della preistoria e si proietta su un presente dominato dalle arroganti certezze della scienza.

Cosa leggevamo negli anni ’80: non l’ho ancora letto, ma amo Jurassic Park perché è il primo film che ho visto al cinema senza mamma e papà! Avevo 13 o 14 anni e ci sono andata di pomeriggio con una mia compagna di classe delle medie. Su Netflix c’è una serie che si intitola I film della nostra infanzia e Jurassic Park è uno dei film di cui si parla nella seconda stagione. Vi consiglio di guardarla. Se avete la mia età e siete dei nostalgicə, preparate i fazzoletti!


Bellezze, mi fermo qui perché lo sapete, quando si parla di libri potrei continuare per ore. E ore. E ore… Vi saluto con la trama di Ready Player One. Fatemi sapere se ci sono libri anni ’80 che avete amato e che non ho citato, se avete letto RPO, cosa ne pensate, come state, se vi sentite anche voi vecchissimə come me in questo momento…

2044.
Crisi ambientale e disuguaglianze sociali hanno reso il pianeta un brutto posto in cui vivere. Per il giovane Wade l’unica possibile evasione è l’universo virtuale di OASIS. Un gioco. Una caccia al tesoro. Una fortunata lotteria… o molto di più?

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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