Il club delle lettrici compulsive

Città di carta – John Green

Città di carta Book Cover Città di carta
John Green
romanzo
Rizzoli
2014
Digitale - Cartaceo
396

Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un'inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all'improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un'avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l'hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l'ultima.

 

Città di carta – John Green

Città di carta è un romanzo bellissimo, scritto da John Green.

Racconta l’involontaria avventura di Quentin e dei suoi amici, che partono alla ricerca di Margo Roth Spiegelman, l’ex amica/vicina di casa/compagna di scuola/cotta non corrisposta di Quentin.

«In buona sostanza» disse, «questa sarà la notte migliore di tutta la tua vita.»

Una notte, Margo si introduce in camera di Quentin e gli chiede aiuto per fare dodici cose. Sono dodici cose strane ma tutte legate a persone che hanno in qualche modo ferito Margo, come per esempio il suo ex fidanzato traditore o l’amica che sapeva del tradimento ma che ha taciuto.

Margo dà a Quentin una lista di cose da comprare e il progetto Vendetta ha inizio.

«Stanotte, mio caro, raddrizzeremo molti torti. Ed estorceremo alcuni diritti. I primi saranno gli ultimi, gli ultimi saranno i primi e i miti erediteranno un po’ di Terra. Ma per poter cambiare il mondo in modo così drastico dobbiamo prima fare un po’ di spese.»

Quentin passa davvero la notte migliore della sua vita insieme a Margo, tanto da indurlo a sperare di riuscire a recuperare il rapporto bellissimo che avevano da bambini e forse, di riuscire a trasformarlo in qualcosa di più.

Il giorno dopo, tuttavia, Margo non si vede in giro a scuola e dopo qualche giorno, Quentin riceve la visita di un poliziotto accompagnato dai genitori di Margo: è sparita senza lasciare traccia.

Margo però ha lasciato degli indizi che solo Quentin può cogliere. E così l’avventura inizia, insieme agli amici di sempre, Ben e Radar, ai quali si aggiunge anche Lacey, amica di Margo, veramente in pena per lei.

Riuscirà Quentin a trovare Margo? Perché ha deciso di sparire? È davvero sparita di sua iniziativa?

Green, con Città di carta, ci mostra in modo leggero ed ironico, che ognuno di noi ha delle maschere che si è costruito addosso o che gli sono attribuite da altri e non è sempre facile liberarsene. Grazie a questo viaggio, fisico e metaforico, Quentin e i suoi amici cresceranno e capiranno moltissime cose su loro stessi e sugli altri. Capiranno cosa è “di carta” e cosa non lo è.

«Ecco il brutto: da quassù non vedi la ruggine, la vernice scrostata, ma capisci che razza di posto è davvero. Vedi quanto è falso. Non è nemmeno di plastica, persino la plastica è più consistente. È una città di carta. Guardala, Q: guarda tutti quei viottoli, quelle strade che girano su se stesse, quelle case che sono state costruite per cadere a pezzi. Tutte quelle persone di carta che vivono nelle loro case di carta, che si bruciano il futuro pur di scaldarsi. Tutti quei ragazzini di carta che bevono birra che qualche cretino ha comprato loro in qualche discount di carta. Tutti rimbambiti dalla frenesia di possedere cose. Cose sottili e fragili come carta. E tutti altrettanto sottili e fragili. Ho vissuto qui per diciotto anni e non ho mai incontrato qualcuno che si preoccupasse delle cose che contano davvero.»

John Green riesce a rendere magistralmente la crisi d’identità che spesso attraversano gli adolescenti. Il libro è scorrevole e i personaggi sono assolutamente adorabili, anche quelli che dovrebbero essere antipatici. Il libro è un percorso di crescita individuale. Forse non sarà l’idea più originale del mondo ma ci regala comunque un sacco di spunti di riflessione.

“Andar via è terribile, finché non te ne sei andato. Dopo, è la cosa più maledettamente facile del mondo.”

Da Città di carta è stato tratto un film che ho visto e subito confrontato con il libro. È ovviamente diverso, ma molto carino, adatto per una serata rilassante.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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