Il club delle lettrici compulsive

Chiedimi la luna – Cristiano Caccamo

Chiedimi la luna Book Cover Chiedimi la luna
Cristiano Caccamo
Narrativa contemporanea
HarperCollins Italia
10 settembre 2020
cartaceo, digitale
98

Aibek appartiene a una famiglia che, di generazione in generazione, si tramanda un lavoro di grande sapienza e abilità: accendere e spegnere la luna. Un compito scrupoloso, fatto di centimetri, per spostare con uno spazzolone granelli di luce sull'esatta porzione da illuminare. Ci vogliono tanta precisione e dedizione, perché è un mestiere solitario, lassù in mezzo all'universo.
Quando il padre si ritira, tocca ad Aibek diventare l'artefice di quella magia. Ma la luna è fatta anche di un'ombra scura e il ragazzo non resiste alla tentazione di esplorare quel territorio, ignoto e minaccioso.
È così che tutto cambierà. Improvvisamente lui si troverà sulla terra, la “palla bluastra” che ha sempre guardato con curiosità da lassù. Smarrito e spaventato, Aibek vivrà l'avventura di un mondo sconosciuto, senza comprendere lo scorrere del tempo, la pioggia, gli alberi, le strade, gli animali… e l'amore.
Sarà Adhara a guidarlo nel caos insensato della vita sulla terra, con la sua forza e la sua fragilità di giovane donna. E Aibek troverà nelle emozioni dell'amore la piena consapevolezza di sé e del suo destino.

Oggi partecipiamo al review party di Chiedimi la luna, un libri di Cristiano Caccamo pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, in modo che possiate recuperare anche le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più precisa del libro.

CHIEDIMI LA LUNA

Aibek si prende cura della luna. La accende, la spegne, e con uno spazzolone posiziona i granelli di luce li dove sono necessari. Il mestiere di Aibek viene tramandato di padre in figlio, e così anche lui, quando giunge il momento erediterà il lavoro dal padre. Ma la luna non è solo splendore, ha anche un lato buio, ed Aibek ne viene inevitabilmente attratto. E da qui comincerà la sua avventura magica in un mondo ignoto. Qui conoscerà Adhara che l’aiuterà a capire e ad accettare il suo ruolo nella vita.

Suo nonno gli raccontava di come la luna fosse culla sia di dolore sia di splendore; gli raccontava del perché chiunque avesse bisogno di sogni la cercasse sperando fosse pronta a dargli ascolto, fosse capace di mozzargli il fiato: affinché il cuore riprendesse a bussare nel petto.

È difficilissimo recensire questo libro. Si tratta di una dolcissima favola, una dolce metafora della ruota della vita e dell’amore. Il padre di Aibek si ritira e dona il suo lavoro meraviglioso al figlio, che a sua volta lo donerà al proprio figlio quando sarà il momento.

Aibek è un personaggio particolare, perché magico. D’altronde come potrebbe essere diversamente visto che è colui che si occupa della luna? Adhara lo trova strano, inusuale, ma non può fare a meno di proteggerlo. Adhara e Aibek sono le due metà della mela e si riconosceranno nell’istante stesso in cui si conosceranno.

Ammettiamolo, ci è sempre piaciuto chi crediamo sia sbagliato per noi. Magari è una forma di masochismo o forse siamo capaci di vedere oltre l’immagine che riceviamo. Questo è forse il nostro superpotere.

E dove pensavo fosse finito il cielo che ho incontrato il fiore più bello.

Quando termino un qualsiasi romanzo, mi piace leggere, se ci sono, le note dell’autore, perché spesso ci racconta tanto dell’autore e del libro stesso. Anche in questo caso, sebbene brevissime, mi hanno dato la chiave di lettura del romanzo e me lo hanno reso ancora più godibile. Le ultime pagine sono invece dedicate al significato dei nomi dei personaggi e anche in questo caso ho trovato essere oltre che azzeccatissimi anche utili all’interpretazione del significato della storia.

Il romanzo è brevissimo, è più un racconto. Si legge in una manciata di ore e riempie il cuore di dolcezza. È il romanzo di esordio dell’autore, che se la cava egregiamente nella sua prima opera. La prosa che usa è tenera e accattivante, che si fa leggere con il sorriso stampato sul viso per tutto il tempo. Si tratta di una lettura rilassante, una favola che rasserena e fa star bene.

Spero che Caccamo si cimenti di nuovo in un’opera letteraria, perché davvero mi aspetto molto da lui e sarò pronta a leggere quello che avrà voglia di scrivere nel futuro.

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

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