Il club delle lettrici compulsive

Casuali incontri tra estranei – Alison Lurie

Casuali incontri tra estranei Book Cover Casuali incontri tra estranei
Alison Lurie
Narrativa
Astoria
2019
Digitale - Cartaceo
318

Due accademici americani, Vinnie, che insegna Letteratura per l'infanzia, e Fred, giovane ricercatore della stessa università, hanno la possibilità di trascorrere un anno sabbatico in Inghilterra. Lei, Vinnie, cinquantenne sola con un matrimonio fallito alle spalle, importanti successi professionali e rassegnata all'indipendenza e alla solitudine, sogna tuttavia un'avventura a Londra, possibilmente, essendo molto snob, con un genio artistico, o perlomeno con un brillante critico letterario. Chi, invece, la farà davvero sognare è un ingegnere dell'Oklahoma, che si occupa di rifiuti: Chuck Mumpson è un po' rozzo, molto americano e si veste più come Bronco Billy che come lord Byron. Il giovane collega di Vinnie, Fred, bello in modo irresistibile, avvilito per il recente abbandono della moglie, si invaghisce di un'attrice inglese ancora più stravagante della consorte. Condotto sull'onda di continue opposizioni, "Casuali incontri fra estranei" è un romanzo di formazione, in questo caso per adulti confusi e insicuri. L'autrice dipinge con bonaria ironia i difetti dell'una e dell'altra sponda dell'Atlantico attraverso una satira di costume che coinvolgerà per certo chi a Londra è stato e se ne è innamorato, chi ama sognare di vite un po' bohémienne e chi semplicemente apprezza un buon libro.

Oggi partecipiamo al review party di Casuali incontri tra estranei, un libro scritto da Alison Lurie nel 1984 e che, l’anno dopo, l’ha portata a vincere il Premio Pulitzer per la narrativa. Il libro è stato pubblicato nel 1986 da Feltrinelli con il titolo Cuori in trasferta ed è tornato in libreria grazie ad Astoria, che lo ha ritradotto e ripubblicato.

Vi lascio il banner così che possiate trovare le recensioni delle altre bravissime blogger che partecipano a questo evento e colgo l’occasione per ringraziare Astoria e Mara del blog Romance e altri rimedi per aver organizzato l’evento.

casuali incontri tra estranei

E ora veniamo a Casuali incontri tra estranei. Siamo a Londra nel pieno degli anni ’80. E devo ammettere che si vede… Il libro gioca moltissimo sulle differenze tra la cultura americana e quella inglese e, purtroppo, mi fa proprio pensare che sia un libro “vecchio” proprio perché scritto prima di quest’epoca globalizzata, dove le differenze tra popoli ci sono, ma sono sempre più labili, legate forse più alle tradizioni di famiglia che non al vivere quotidiano. Da questo punto di vista, se devo dire la verità, mi ha un po’ annoiata perché, pur essendo stata parecchie volte sia negli USA che in UK, non sono né americana né inglese e quindi alcune sfumature vanno oltre la mia comprensione.

I filoni narrativi di questo libro sono legati ai due personaggi principali.
La prima che incontriamo è Vinnie, una docente universitaria specializzata in letteratura dell’infanzia. Ha cinquantaquattro anni e ha divorziato ormai da tempo. Non ha un amore (e nemmeno lo vuole) e tende a giudicare (male) tutti quelli che la circondano o che entrano nella sua sfera d’azione.

A ogni modo, compiuti i cinquanta, Vinnie ha deciso di gettare la spugna. Ha smesso di tingersi i capelli con quella sfumatura artificiale color ambra e li ha lasciati crescere al naturale, del loro color beige grigiastro; ha dato via metà del guardaroba e quasi tutti gli articoli da trucco. Tanto vale prenderne atto, si è detta: era partita già svantaggiata, ormai doppiamente per via dell’età; gli uomini non avrebbero mai dimostrato nessun entusiasmo nei suoi confronti, indipendentemente dal numero di accessori colorati che avrebbe potuto sfoggiare per attirare l’attenzione. Almeno era riuscita a non sembrare ridicola. Se non poteva essere una donna attraente, forse poteva essere una signora e basta.

Non ha un’altissima opinione di sé e sembra sempre in bilico tra il crudo realismo e lo sfrenato cinismo.

L’altro protagonista è Fred, ha trent’anni e si è appena separato dalla moglie, una bizzarra donna decisamente sopra le righe e con la quale non aveva nulla in comune e che non ha voluto seguirlo nella sua avventura londinese.

Fred Turner naturalmente sa di essere bello e atletico, e sa che un regista potrebbe sceglierlo per combattere dei vegetali carnivori sul set. Sarebbe eccessivo dire che non ne sia lusingato, anche se più volte ha desiderato dare molto meno nell’occhio. Possiede le caratteristiche e il portamento di un protagonista dell’epoca edoardiana: ha un corpo che sembra scolpito, perfetto, come gli uomini nei dipinti di Charles Dana […] Fosse stato un attore, tanta bellezza sarebbe stata il suo punto di forza. Però Fred non ha capacità istrioniche, né ambizioni in tal senso, e anzi nel suo lavoro la bellezza è un notevole inconveniente, come ha avuto modo di constatare negli ultimi cinque anni.

La Lurie alterna i capitoli passando da Fred a Vinnie, cercando di mantenere alta la curiosità del lettore e mi si spezza il cuore nel dire questa cosa, ma con me non ci è riuscita… su di me ha avuto decisamente un effetto soporifero nonostante gli argomenti trattati siano interessanti.

Oltre alle differenze tra USA e UK, a risollevare un po’ le sorti del libro è la contrapposizione tra amore giovanile e amore maturo. Vinnie è convinta che alla sua età sia impossibile avere ancora del romanticismo e tuttavia sarà in qualche modo costretta a ricredersi. Fred, invece, si trova invischiato con una donna ancora più stravagante della sua ex moglie che metterà a dura prova le sue convinzioni e le sue abitudini.

Lo stile della Lurie è scorrevole e il libro, nel complesso, è ben scritto. I personaggi sono dei cliché ma sono ben costruiti. Il mio preferito su tutti è senza dubbio Chuck. Se dovessi trovare una parola per definirlo, la prima che mi viene in mente è chiassoso. Porta una ventata inaspettata di gioia e allegria, con i suoi abiti fuori contesto da cowboy americano ed è proprio quello che ci vuole per Vinnie. In qualche modo, Chuck riesce a smuoverla e a farle vivere emozioni che non pensava avrebbe mai provato.

Casuali incontri tra estranei a tratti è un libro molto amaro, ma del resto rispecchia la vita reale, visto che non sempre va tutto secondo i piani, no?

La Londra di sfondo è una città viva, complessa a tratti, piena di storia e di riferimenti letterari che mi sono piaciuti un sacco.

In definitiva, non lo boccio del tutto perché forse non sono nel momento adatto io per una lettura così impegnativa, quindi leggetelo e poi fatemi sapere cosa ne pensate!

Avete letto Casuali incontri tra estranei? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito da Astoria perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia valutazione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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