Il club delle lettrici compulsive

Casinò Royale – Ian Fleming

Casinò royale Book Cover Casinò royale
James Bond #1
Ian Fleming
Thriller - Spionaggio - Avventura
Adeplhi
2012 (prima edizione in Italia 1965)
Cartaceo
227
Massimo Bocchiola

Il 15 gennaio del 1952, quando si siede alla scrivania di Goldeneye, la sua villa in Giamaica, Ian Fleming non ha idea di cosa scriverà. Parte dal nome del suo personaggio, rubato a un allora celebre ornitologo, e dal ricordo di una partita a carte al Casino di Lisbona, nel 1941. Il primo James Bond nasce così, ed è un romanzo molto diverso da come forse lo stesso Fleming amava raccontarlo. Le scene sono poche, non più di quattro, i veri personaggi anche meno. James Bond impareremo a conoscerlo meglio, perché qui è ancora nei panni - eleganti, spiritosi, crudeli - di Ian Fleming. Ma l'abominevole Le Chiffre, e il suo occhio quasi bianco, non li dimenticheremo, come difficile sarà scordare la Bond Girl forse più letale, la sublime Vesper Lynd. Tutto dunque comincia da qui, dall'odore nauseante di un casinò alle tre del mattino. E la speranza è che duri il più a lungo possibile.

Casinò Royale è il primo romanzo incentrato sul famoso 007 nato dalla penna di Ian Fleming e pubblicato in Italia da Adelphi.

Era il 1952 quando Ian Fleming, ex militare inglese, decise di dar vita allo 007 ad oggi più famoso al mondo, James Bond. Da allora sono numerosi sia i libri dedicati all’agente segreto, sia gli omonimi film che vantano cast stellari e un seguito di pubblico da capogiro.

Un agente segreto sovietico dal nome “Le Chiffre”, attivo sul territorio inglese, ha sperperato il capitale a sua disposizione per la missione sotto copertura assegnatagli dall’agenzia “Smersh” e viene messo in panchina definitivamente, catalogato come a riposo.
L’unica sua chance per tornare attivo è vincere al gioco i soldi perduti e, per farlo, si recherà in Francia al tavolo del baccarat del Casinò Royale.

La fortuna era serva, non padrona. Bisognava accettarla con una scrollata di spalle, o sfruttarla fino all’estremo. Però andava compresa e riconosciuta per quello che era, e non confusa con un errato calcolo delle probabilità; perché nel gioco d’azzardo il peccato mortale è scambiare una cattiva giocata con la cattiva sorte. E la fortuna, con tutti i suoi capricci, non andava temuta, ma amata.

Intercettato dal MI6, i servizi segreti britannici, sarà seguito dal misterioso ed enigmatico agente M, appassionato del gioco d’azzardo, e incaricato di vincere al baccarat per eliminare “dai giochi” il rivale sovietico.

Sebbene la trama sia scarna, questo romanzo (esattamente come i film che ne seguiranno) è ricco di azione, esplosioni, inseguimenti con lussuose automobili da sogno, sparatorie e una serie di colpi di scena rocamboleschi. Nulla è come viene mostrato, nemmeno i due compagni di avventura di Bond: la bella e dannata Vesper Lynd e l’agente americano della CIA.

«Un martini Dry» disse.«Uno. Ma in una coppa profonda, da champagne.»
«Oui, Monsieur.»
«Un momento. Tre parti di Gordon’s, una di vodka e mezza di Kina Lillet. Agiti bene il tutto nello shaker, finché non è ben ghiacciato, poi aggiunga una fetta grossa ma sottile di scorza di limone. Mi sono spiegato?»

 

Già in questo esordio troviamo i nostri “miti” e le nostre certezze che accompagneranno la serie di Bond, come Miss MoneyPenny che è però ben lontana dall’essere la segretaria spigliata dei film!
Nei libri, inoltre, lo 007 famoso per esser un rubacuori è più vicino a poter esser definito misogino; non ama particolarmente le donne, le malsopporta ma non è immune al loro fascino, come ogni uomo.

Una chicca sul “nome” 007… il doppio zero il nostro James se l’è guadagnato mettendo a segno due omicidi su commissione, il primo ai danni di un cifrario giapponese e il secondo di un agente doppiogiochista norvegese.

Le avventure di Bond hanno un’impronta fortemente autobiografica, sia per il loro svolgimento molto attivo sul piano avventuroso sia per quanto riguarda il personaggio stesso che ha alcuni tratti presi in prestito dal suo padre di penna.

Se pensate, avendo visto il film, di ritrovare tra le pagine del romanzo scena dopo scena ciò che avete già visto, posso dirvi che vi sbagliate di grosso. La sceneggiatura del grande schermo non è stata molto fedele allo scritto, per cui non perdetevi l’originale!

Avete letto Casinò Royale? Vi aspetto per parlarne!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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