Il club delle lettrici compulsive

Basta un caffè per essere felici – Toshikazu Kawaguchi

Basta un caffè per essere felici Book Cover Basta un caffè per essere felici
Finché il caffè è caldo #2
Toshikazu Kawaguchi
Narrativa
Garzanti
2021
Digitale - Cartaceo
176
Fornito dalla Casa Editrice
Claudia Marseguerra

Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita. Torna la caffetteria che ha sorpreso e incantato milioni di lettori in tutto il mondo.

L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può vivere un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gōtaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno un conto in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l'unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio. Toshikazu Kawaguchi è diventato un fenomeno internazionale con il suo romanzo d'esordio, Finché il caffè è caldo, che ha venduto oltre un milione di copie in Giappone e in Italia è tuttora in classifica dopo mesi dall'uscita. Ora torna con la sua caffetteria speciale e ci consegna una storia emozionante sulla meraviglia che si nasconde negli imprevisti della vita e nei regali del destino.

Oggi partecipiamo al review party di Basta un caffè per essere felici, un libro scritto da Toshikazu Kawaguchi e pubblicato in Italia da Garzanti.
Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più precisa del libro.

Basta un caffè per essere felici

Basta un caffè per essere felici. Se solo fosse vero, vista la quantità impressionante di caffè che bevo ogni giorno, sarei la persona più felice sulla faccia della Terra… Ma qui non si parla di me, si parla invece del seguito di un libro che è diventato un caso internazionale. Basta un caffè per essere felici è infatti il secondo libro di Toshikazu Kawaguchi, autore di Finché il caffè è caldo, che io non ho ancora letto perché, quando è stato pubblicato, non ero pronta. Stavo affrontando cose decisamente più grandi di me, oltre all’inizio del primo lockdown che ha messo tutti a dura prova… Anche adesso sto cercando di rimettere insieme i pezzi, ma lo sto facendo con una consapevolezza diversa e devo dire che leggere questo libro mi ha aiutata tanto.

Perché?

Perché tutte le persone che incontriamo in Basta un caffè per essere felici hanno un rimpianto e lo affrontano entrando nella caffetteria di Kazu e Nagare, a Tokyo. Non è una caffetteria qualsiasi, ovviamente. C’è una sedia, a un tavolo particolare e, bevendo il caffè servito da Kazu, si può tornare indietro nel tempo. Ci sono delle regole da seguire, però: non si può cambiare il presente, non ci si può alzare dalla sedia e il tempo a disposizione è poco perché bisogna finire di bere il caffè prima che si raffreddi. E la persona che si vuole incontrare deve essere stata nella piccola caffetteria di Tokyo.

A che pro, quindi, tornare indietro? Per dire addio, per chiedere scusa, per rivedere una persona amata, per capire i propri errori, per farsene una ragione. O, semplicemente, per capire che non ci si deve focalizzare sui rimpianti perché chi ci ama non ci vuole tristi. Chi ci ama vuole la nostra felicità, sempre e comunque.

Non è un libro facile da leggere proprio per gli argomenti che tratta. In questo volume c’è tanta nostalgia verso persone e situazioni che non ci sono più (e nulla è più definitivo della morte di una persona amata). Non vi nascondo, ho avuto momenti in cui avrei volentieri abbandonato la lettura, ma non perché sia un brutto libro, anzi! È fin troppo bello! Ma mi sono sforzata e, nonostante abbia pianto lacrime che non pensavo di avere, sono arrivata alla fine con il sorriso. Triste eh, ma pur sempre un sorriso.

Lo stile dell’autore è semplice, quasi asciutto, ma potente ed evocativo. A seconda del vostro stato d’animo, potrebbe essere o una storia bellissima in cui la narrativa incontra la fantasia immersi in una cultura distante dalla nostra, oppure un’esperienza quasi catartica. Sia quel che sia, preparatevi un caffè, respiratene l’aroma e immergetevi nelle pagine di Basta un caffè per essere felici.

Io so esattamente quale momento vorrei rivivere. E voi?

Tra tutte le storie, mi sono affezionata proprio alla prima. La decisione estrema di Gotaro mi ha quasi spezzato il cuore. Mi piacerebbe sapere come prosegue la sua storia, davvero. Eppure ho davvero apprezzato il taglio che l’autore dà alle storie personali perché ci insegna diverse cose, tra cui che solo l’attimo presente ha davvero importanza perché è da quello che dipende il futuro. E che il passato ci ha resi ciò che siamo oggi e che la Storia non si può e non si deve riscrivere.

Ed è proprio la storia di Gotaro che sottolinea queste cose perché da un dolore immenso è nata una grandissima felicità.

Ma anche le altre storie (Kiyoshi e il suo racconto… le lacrime!), compreso il fil rouge che lega Kazu alla caffetteria stessa, tendono allo stesso scopo, ovvero far capire che la vita è sempre degna di essere vissuta e che non bisogna aver paura di cercare la felicità, anche nelle piccole cose, come un buon caffè appena macinato, al sicuro, lontani dal chiasso di una grande città. Perché cambiare il passato non è possibile. Modificare i grandi eventi che hanno segnato la nostra storia non è in nostro potere. E quindi, a volte, occorre cambiare prospettiva per riuscire a ritrovare la serenità che ci serve per andare avanti.

Non posso entrare nei dettagli perché è da leggere davvero.

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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