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Alec e Magnus – Blog Tour La mano scarlatta – Cassandra Clare

Oggi parleremo di Alec e Magnus, due personaggi fondamentali della saga Shadowhunters, nata dalla magica penna di Cassandra Clare Vedremo insieme come è nato e cresciuto il loro rapporto.
Questa è la nostra tappa dell’evento speciale organizzato in occasione dell’uscita de La mano scarlatta primo libro della trilogia: The Eldest Curses (Le Antiche Maledizioni), quindi vi lascio il calendario dell’evento, in modo che possiate seguirlo di blog in blog. Vedrete che vi piacerà!

Identikit

Nome: Alexander Gideon Lightwood
Soprannome: Alec
Data di nascita: 12 settembre 1989
Specie: Nephilim
Arma preferita: arco e frecce
Caratteristiche fisiche: capelli neri, occhi azzurri
Famiglia: Robert Lightwood (padre), Maryse Lightwood (madre), Isabelle Lightwood (sorella minore), Max Lightwood (fratello minore), Jace Herondale (fratello adottivo e parabatai)

Alec nella bellissima illustrazione fatta da Cassandra Jean, tratta da Storia di illustri Shadowhunters e abitanti del mondo dei Nascosti – Mondadori, 2016. Trad. M. Carozzi.

Nome: Magnus Bane
Anno di nascita: sconosciuto
Specie: Stregone
Arma preferita: magia e fascino devastante
Caratteristiche fisiche: capelli neri, occhi giallo-verdi
Famiglia: Asmodeus (padre e demone superiore)

Magnus nella bellissima illustrazione fatta da Cassandra Jean, tratta da Storia di illustri Shadowhunters e abitanti del mondo dei Nascosti – Mondadori, 2016. Trad. M. Carozzi.

Spoiler alert: per quanto questa sia una serie nuova, gli avvenimenti che hanno portato all’attuale situazione di Alec e Magnus sono cominciati in The Mortal Instruments e proseguiti in tutti gli altri libri della saga. È vero che The Eldest Curses si potrebbe leggere anche senza leggere prima tutti i libri precedenti, ma così facendo vi rovinereste la lettura di The Mortal Instruments. E sarebbe un vero peccato, no? Quindi, se ancora non siete entrati nell’affascinante mondo Shadowhunters creato da Cassandra Clare, salvatevi questo articolo per quando sarete in pari con la lettura. Vi prometto che non vi deluderà! Vi aspetto!

Il primo incontro tra Alec e Magnus avviene in Città di Ossa, primo libro della serie The Mortal Instruments. Alec è insieme a Jace, Isabelle, Simon e Clary e cercano informazioni sul blocco della memoria che affligge Clary.

Isabelle suonò. Non accadde nulla. Suonò di nuovo. Stava per farlo una terza volta, quando Alec le prese il polso. «Non fare la maleducata.»
Lei gli lanciò un’occhiataccia: «Alec…»
La porta si aprì.
Un uomo magro comparve sulla soglia e li osservò con curiosità. Fu Isabelle a riprendersi per prima dalla sorpresa e a sfoggiare un sorriso scintillante. «Magnus? Magnus Bane?»
«In persona.» L’uomo che bloccava l’entrata era alto e magro come una pertica e i suoi capelli erano una corona di fitte guglie nere. Dal taglio dei suoi occhi assonnati e dalla tonalità della sua pelle leggermente brunita Clary dedusse che fosse in parte asiatico. Portava dei jeans e una camicia nera coperta da dozzine di fibbie di metallo. I suoi occhi erano coperti da una mascherina di glitter color carbone, le labbra dipinte di blu scuro. Si fece passare una mano inanellata tra i capelli a punta e li guardò pensieroso.

[Cit. da Città di Ossa, Cassandra Clare, edizione Mondadori. Trad. M. Carozzi. 2017]

Fin da subito, si nota un certo interesse da parte di Magnus nei confronti di Alec, ma perché qualcosa tra i due si smuova, dobbiamo aspettare un sacco, anche se ci sono delle scene tagliate che la Clare ha pubblicato come extra sul suo sito. In particolare, è tenerissima la scena del loro primo bacio. La potete trovare qui in inglese e qui tradotta in italiano dallo staff di Shadowhuters.it.

Le scene che riguardano Alec e Magnus sono sempre piene d’amore. Alec è insicuro, mentre Magnus ha dalla sua secoli di esperienze a guidarlo in quell’oscuro labirinto che sono le emozioni umane.
Alec è anche uno Shadowhunter e tra loro vige la regola “Non chiedere, non dire”. Sarà proprio Alec a dare il coraggio a tante coppie diverse di farsi avanti e di dichiarare il proprio amore alla luce del sole. Lui nemmeno si rende conto di quanto i suoi gesti, la sua determinazione a stare con l’uomo che ama, siano un esempio e il primo, grande, vero segno di cambiamento in un mondo dove la diversità non è tollerata se non per affari.

[…]
«Un pochino» confermò Aline. «Senti, Alec, volevo parlarti.»
Alec sembrò stupito. «E di cosa?»
«Quello che hai fatto nella Sala degli Accordi…» iniziò Aline. «Baciare Magnus così. Mi ha dato la spinta che mi serviva per dire ai miei genitori… Sì, per confessare che mi piacciono le ragazze. E se non l’avessi fatto, credo che non avrei nemmeno avuto il coraggio di parlare con Helen, quando l’ho incontrata.»
«Oh.» Alec era stupito, come se non avesse mai riflettuto sul fatto che le sue azioni potessero avere un impatto anche al di fuori del suo nucleo familiare più stretto.

[Cit. da Città delle Anime Perdute, Cassandra Clare, edizione Mondadori. Trad. M. Carozzi. 2012]

Non possono esserci due persone più diverse tra loro di Alec e Magnus, uno tanto trasandato quanto l’altro è ordinato e preciso (e maniaco del glitter). Eppure, tra di loro c’è una chimica che difficilmente ho ritrovato in altri personaggi.
Non che questo li abbia preservati dall’avere dei problemi!

Oltre al coming out che Alec dovrà necessariamente fare per poter stare con Magnus, c’è il piccolissimo dettaglio dell’immortalità di Magnus che creerà non pochi problemi.
Alec teme di essere qualcosa di passeggero per Magnus. Teme che, invecchiando, lui non lo amerà più. Magnus ha paura di lasciarsi andare perché nella sua lunga vita, ha già dovuto dire addio a un sacco di amici e anche a qualche amore.
Camille, la potente vampira a capo del clan di New York, decide di sfruttare a suo vantaggio questa debolezza e cerca di convincere Alec che togliere l’immortalità a Magnus sia la soluzione a tutti i suoi problemi.
Questo porterà a una rottura tra i due e, ragazzi, quante lacrime! Ho proprio sentito il cuore di Alec spezzarsi mentre leggevo.

Per fortuna i due decidono di donarsi fiducia l’uno con l’altro e tornano insieme con una delle scene d’amore più dolci della storia della letteratura.

Il loro amore viene messo più volte alla prova, ma viene riconosciuto da tutti… a volte più facilmente, come nel caso di Jace, Clary e Isabelle, a volte un pochino meno facilmente, per usare un eufemismo. I rapporti con i genitori di Alec sono sempre molto tesi e abbastanza freddi. Si rilassano tutti quando spunta un bambino blu, in Nascono alcuni ad infinita notte, uno dei racconti di Cronache dell’accademia Shadowhunters.

Guardò Alec, che stava tra i suoi genitori, la sua postura fiduciosa e rilassata, la bocca piegata in un sorriso per qualcosa che uno di loro aveva detto.
«Forse un giorno saremo solo io e te, mio piccolo mirtillo» disse Magnus in tono colloquiale. «Ma non prima di molto, molto tempo. Ci prenderemo cura di lui, tu e io, vero?»
Max Lightwood emise un gorgoglio felice che Magnus interpretò come un consenso.

[Cit. da Shadowhunters – Cronache dell’Accademia, Cassandra Clare, edizione Mondadori. Trad. M. Carozzi. 2015]

Il tema dell’immortalità compare spesso quando si parla di Alec e Magnus. Il piccolo Max è uno stregone e, come Magnus, immortale. Magnus sa che, un giorno forse non lontano, resteranno solo lui e il figlio adottivo a ricordarsi di Alec e questa cosa è come una spada di Damocle, sempre pronta a precipitare sulla felicità e sulla tranquillità familiare.
Il lavoro di Alec poi non aiuta in questo senso. Perché mentre Magnus è lo stregone di Brooklyn e quindi presta la sua opera a chiunque lo paghi, Alec ben presto si troverà a formare un consiglio con altri nascosti, con i quali collaborerà per mantenere l’ordine in città.

Ho adorato questo aspetto dello sviluppo del personaggio di Alec. Alec è un precursore dei tempi. Ha una mentalità aperta, è disposto ad ascoltare chiunque abbia qualcosa da dirgli e da imparare da chiunque voglia insegnargli qualcosa. Si batte affinché i legami tra specie diverse siano accettati da tutti, affinché si collabori insieme per un mondo migliore. È senza dubbio un idealista e tutto questo emerge con forza nell’esatto momento in cui trova il sostegno prima di Magnus e poi della sua stessa famiglia. Le scene dove si vedono Maryse e Robert fare i nonni sono di una dolcezza infinita!

Alec e Magnus rappresentano la normalità: una casa, una famiglia e tanto, tanto amore. Anche quando le cose compaiono per magia, anche quando i demoni Iblis attaccano all’improvviso o anche quando si deve passare per un portale e correre a salvare un amico in un’altra dimensione. Credo che l’insegnamento che ci vuole dare la Clare con questa coppia sia proprio questo: l’importante è che ci siano amore, rispetto, comprensione e complicità. Tutto il resto, con questi magici ingredienti, si può superare.

Sapete cosa mi ha davvero conquistata di questa coppia? Alec era profondamente infelice. Non accettava se stesso. Ha iniziato ad accettarsi (e di conseguenza anche a farsi accettare dagli altri) quando ha capito che il sentimento che provava per Magnus era più forte di qualsiasi altra cosa. Ma non è stato assorbito da questo amore: ha lasciato che lo completasse. E si può tranquillamente dire che Magnus abbia fatto lo stesso. Ecco qual è il loro punto di forza. Ecco perché non si possono non amare i Malec, nonostante nei libri non abbiano avuto lo stesso spazio che hanno avuto, per esempio, nella serie TV.

Alec e Magnus in TV

A sinistra, Kevin Zegers, interprete di Alec nel film del 2013 (©Eonline). A destra, Matthew Daddario, interprete di Alec nella serie TV che si è conclusa quest’anno (©DigitalSpy).

Nel film del 2013, la storia tra Alec e Magnus non viene approfondita e forse nemmeno citata, ma è passato tanto tempo da quando ho visto il film, quindi se lo avete visto da poco, fatemi un fischio. Per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio, l’Alec cinematografico mi convince di più perché, fisicamente, corrisponde alla descrizione della Clare, anche se non ha lo spazio che invece ha nei libri.

L’Alec della serie TV è reso decisamente meglio, pur non avendo i magnetici occhi azzurri che a Magnus ricordano tanto Will, ma bisogna anche ammettere che nella serie hanno avuto ben tre stagioni per delineare i personaggi e le loro storyline (e fare un macello colossale!).

A sinistra Godfrey Gao, interprete di Magnus nel film del 2013 (©coolspotters). A destra, Harry Shum Jr., interprete di Magnus nella serie TV che si è conclusa quest’anno (©thenerdsofcolor).

Come nel caso di Alec, il Magnus della serie TV mi piace di più perché hanno avuto modo di far crescere questo personaggio e di lasciargli lo spazio che merita. Del resto, la serie comprende tutti e sei i libri di The Mortal Instruments, mentre il film è solo su Città di Ossa. Più avanti, quando mi passerà la rabbia per queste pessime rese su pellicola di questi libri splendidi, faremo un bel Libro VS Film/Serie TV, ma adesso non mi sento pronta.

Tornando ai Malec, mentre nel film non sono presenti come coppia perché hanno cercato di attenersi il più possibile al libro, nella serie TV hanno anche pensato bene di inventarsi cose che non esistono, ma almeno hanno lo spazio che meritano. E la sensazione che ho avuto guardandoli sullo schermo è più o meno la stessa che ho avuto leggendo: infinita dolcezza, tanta complicità e immenso amore. Gli attori sono stati davvero bravi a renderli sullo schermo, nonostante il finale di stagione abbia anticipato addirittura quello di un altro libro (che non vi dico perché se no è uno spoiler gigante), ma a questo punto, credo sia stato fatto per dare una conclusione completa alla serie TV, vista la sua cancellazione.

Momento di protesta formale: perché non si può avere un adattamento fatto come si deve? Magari con una sceneggiatura scritta da qualcuno che abbia letto i libri? È troppo chiedere che venga data la giusta importanza a questa serie FAVOLOSA? Ok, la smetto… torniamo ai libri!

©tumblr

Potrei davvero mettervi centinaia di citazioni per spiegarvi quanto sia grande questo amore, di come Alec e Magnus abbiano dovuto trovare la forza per superare ostacoli che sembravano invalicabili e che avrebbero fermato chiunque fosse stato appena meno determinato di loro due, tuttavia non lo farò. Sono sicura che se siete arrivati a leggere fino a qui, nonostante nonostante l’allerta spoiler iniziale, siete senza ombra di dubbio in pari con la lettura, però sono altrettanto convinta che questi libri siano troppo belli per non leggerli tutti di fila come si deve. I temi trattati sono tanti. Si parte dal bullismo, fino ad arrivare all’orientamento sessuale e l’accettazione di sé e degli altri senza giudizi e, visto il target per cui questa saga è pensata, credo proprio che vada scoperta e assaporata in ogni dettaglio. La Clare è sempre delicata ma allo stesso tempo molto decisa sulle sue posizioni quando tocca certi argomenti e io non finirò mai di ringraziarla per aver creato questo universo.

L’immenso universo Shadowhunters è così composto:

Ciclo Le origini/The Infernal Devices:

  1. L’angelo
  2. Il principe
  3. La principessa

Ciclo The Mortal Instruments:

  1. Città di Ossa
  2. Città di Cenere
  3. Città di Vetro
  4. Città degli Angeli Caduti
  5. Città delle Anime Perdute
  6. Città del Fuoco Celeste

The Eldest Curses:

  1. La mano scarlatta
  2. The Lost Book of the White
  3. The Black Volume of the Dead

A completamento del ciclo, ci sono dieci racconti che compongono il libro Cronache dell’Accademia Shadowhunters. Inoltre, potrete leggere anche un approfondimento su Magnus Bane. Il libro si intitola Cronache di Magnus Bane (per scoprire cos’è successo in Perù!).

Ciclo Dark Artifices:

  1. Signora della Mezzanotte
  2. Signore delle Ombre
  3. Regina dell’aria e delle tenebre

Sono stati pubblicati anche Storia di illustri Shadowhunters e abitanti del Mondo dei NascostiShadowhunters: il Codice e Shadowhunter: Pagine rubate. Quest’ultimo contiene cinque racconti che approfondiscono ulteriormente alcuni fatti del ciclo The Mortal Instruments.

La Clare poi, che non ha paura di fare programmi per il futuro, ha annunciato che scriverà altri due cicli composti da tre libri ciascuno, ma non temete perché è vero che il mondo è lo stesso e i personaggi sono ricorrenti, ma ogni ciclo inizia e finisce, quindi non abbiate paura di restare “appesi”, senza sapere come va a finire.

Per ora non sono ancora presenti sul blog le recensioni di tutti i libri che compongono questa saga immensa, ma sappiate che sto rileggendo e scrivendo a tutto spiano, quindi non smettete di seguire il blog e la pagina Facebook perché arriveranno tutte durante questo 2019… o almeno spero!
Intanto, online trovate anche il nostro speciale per il decimo anniversario di Città di Ossa nel quale abbiamo parlato di Simon e un’analisi dell’evoluzione del rapporto tra Emma Carstairs e Julian Blackthorne, pubblicato in occasione del Blog Tour per l’uscita di Regina dell’Aria e delle Tenebre.

La tappa finisce qui (finalmente, direte. In effetti mi sono lasciata leggermente trascinare) e mi raccomando: non perdetevi la nostra recensione spoiler free di La mano scarlatta. La troverete online dal primo luglio! Non perdetevela!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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