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Preghiera alla natura

Preghiera alla natura


Posted By on Dic 31, 2018

 

Chinook nativi americaniPreghiera alla Natura

Invochiamo la terra, che è la nostra casa, con le sue meravigliose profondità e le svettanti altitudini, la sua vitalità e abbondanza di vita, e insieme chiediamo:”

“Insegnaci e mostraci il cammino

Invochiamo le montagne, le cascate e gli olimpi, le alte vallate verdi e le praterie pieni di fiori, le nevi che non si sciolgono mai, le vette del profondo silenzio, e chiediamo: “Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo le acque che solcano la terra, da orizzonte a orizzonte, che confluiscono nei fiumi e nei ruscelli, che cadono sui nostri campi e giardini, e chiediamo: “ Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo la terra che ci offre nutrimento, il suolo che nutre, i campi fertili, i giardini e gli orti abbondanti, e chiediamo:
”Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo le creature dei campi e delle foreste e dei mari, fratello e sorella lupo, cervo, aquila, e colomba, la grande balena e il delfino, la bellissima orca e il salmone, che dividono con noi la casa del nord, e chiediamo:
“ Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo la luna le stelle e il sole, che governano i ritmi e le stagioni della nostra vita, e ci ricordano che siamo parte di un immenso e meraviglioso universo, e chiediamo:
” Insegnaci e mostraci il cammino”.

Invochiamo tutti coloro che hanno vissuto su questa terra, i nostri amici e antenati, che hanno sognato tutto il bene possibile per le future generazioni, e sulla cui vita si innalza la nostra vita, e rendendo loro grazie chiediamo:
” insegnateci e mostrateci il cammino”.

E in fine invochiamo ciò che per noi vi è di più sacro, la presenza il potere del grande Spirito dell’amore e della verità che scorre nell’universo che sia con noi.

” Insegnateci e mostrateci il cammino”

 

Preghiera alla natura dei Chinook,  nativi americani del Nord-Ovest del Pacifico

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SILVOTERAPIA

SILVOTERAPIA


Posted By on Nov 24, 2017

RIMEDI NATURALI

Guarire con gli alberi

Silvoterapia

La silvoterapia è una tecnica antichissima che ci permette di sentirci tutt’uno con la natura. Innumerevoli studi hanno dimostrato che le piante emettono bioenergia, quindi interagire con esse influisce positivamente a livello sia fisico che mentale.

Ogni albero è una potente fonte di guarigione spirituale e può aiutare il nostro sistema immunitario. Unendoci con la natura e i suoi elementi si trova una simbiosi perfetta che fa scaturire una sensazione di empatia emozionale unica.

La Silvoterapia offre illimitate possibilità di tornare a sentire e comunicare con la natura e attraverso la natura con noi stessi e con gli altri.

Sappiamo che in tempi remoti ai pazienti affetti da polmonite venivano consigliate lunghe passeggiate nei boschi o anche di vivere per un periodo all’interno o nelle vicinanze di essi.

Galeno consigliava ai suoi pazienti di trascorrere più tempo nelle foreste di alloro, il suo collega Paolino raccomandava ai malati di epilessia di dormire all’ombra di tigli fioriti, mentre Plinio il Vecchio vietava di dormire all’ombra di noci che a causa del loro forte odore potevano causare mal di testa.

Indubbiamente il mondo delle piante può portare importanti miglioramenti sia attraverso il loro contenuto di principi attivi, sia attraverso la bioenergia emessa.

Come si riceve la forza da un albero?

E’ molto semplice. Toccando il tronco con le mani, attraverso le palme l’energia viene trasmessa in modo molto efficiente. Possiamo abbracciarlo o ancor meglio sederci appoggiando la schiena e il capo al suo tronco.

Silvoterapia

Alcuni alberi emanano energia positiva, altri assorbono energia negativa.
Ad esempio betulla, quercia, pino, castagno, acero, tiglio, frassino e salice emanano energia positiva, ci forniscono la loro energia vitale dando salute al corpo. Mentre pioppo, abete, ontano assorbono l’ energia negativa dal corpo estraendo il dolore dal corpo ed eliminano le nostre energia nocive.

Ognuno di noi può trovare l’ albero che sente suo, la cui energia sarà di aiuto.

Il bosco ha effetti importanti sulla psiche umana. Gli alberi d’ alto fusto come pioppi, pini e conifere in generale esprimono volontà e audacia; quelli con la chioma grande, rovere, castagno, noce maestà e potenza; quelli con forma irregolare come meli e peri ricca immaginazione.

Se i rami sono grossi e pochi esprimono forza, mentre i rami sottili e numerosi sensibilità, il ramo sinuoso indica difficoltà, quelli orizzontali stabilità, i verticali voglia di affermazione; le foglie spesse e grandi esprimono forza, foglie sottili e sensibili al vento agitazione e instabilità.

Per queste ragioni, si consiglia alle persone tristi di fare passeggiate nei boschi di aceri in autunno, quando le loro foglie sono di colore arancione, per l’apatico il consiglio è di scegliere i vicoli di pioppo o alberi altissimi.

Un bosco visto da vicino ha effetto stimolante, mentre da lontano genera effetti sedativi.

Possiamo, assimilare attraverso la forza e il fascino degli alberi, l’ energia della quale abbiamo bisogno, amplificandola, per armonizzare il nostro essere su più livelli. Se il nostro approccio alla terapia supererà l’ orizzonte materialistico, saremo ricompensati da Madre Natura, che ci colmerà con il suo affetto.

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Natura e uomo (Gibran)

Natura e uomo (Gibran)


Posted By on Nov 11, 2014

Natura e uomo

In sul far del giorno mi sedetti in un campo conversando con la Natura, mentre l’Uomo riposava pacificamente sotto le coltri del sonno.
Stando sull’erba verde meditavo su questioni come:
“Verità è Bellezza? Bellezza e Verità?
E nel mio pensare mi trovai portato lontano dall’umano genere, e la mia immaginazione sollevò il velo materiale che celava il mio io interiore.
La mia anima si espandeva, e io ero portato sempre più vicino alla Natura e ai suoi segreti, mentre le mie orecchie si aprivano al linguaggio delle sue meraviglie.
Mentre così sedevo immerso in tali pensieri, avvertii una brezza lieve passare tra le fronde, e udii un sospiro: come quello di un orfano randagio.
“Perchè sospiri, brezza gentile?”
“Perchè sono venuta dalla città accesa di sole e calura e semi di malattie e contaminazioni sono ora sospesi sulle mie purissime vesti. Puoi tu rimproverarmi per questo mio dolermi?”
Guardai poi alle facce lacrimose dei fiori, ne udii i loro sussurrati lamenti e chiesti:
“Perchè piangi, o mio grazioso fiore?”
Uno dei fiori sollevò il piccolo capo e mormorò:
“Piangiamo perchè verrà l’Uomo e ci spezzerà e ci offrirà in vendita nei mercati della città”.
E un altro fiore aggiunse:
“Stasera, quando saremo appassiti, egli ci getterà nel mucchio dei rifiuti. Piangiamo perchè la crudele mano dell’Uomo ci strappa dai nostri cari luoghi”:
E’ udii il ruscello lamentarsi come una vedova in lutto per il suo bambino morto, e chiesi:
“Perchè piangi o purissimo ruscello?”.
E il ruscello rispose:
“Perchè sono costretto ad andare fino alla città, dove l’Uomo mi disprezza e mi maltratta, preferendo bevande più forti, e fa di me lo spazzino dei suoi avanzi, contaminando la mia purezza e volgendo in sporcizia la mia chiarità”.
E udii gli uccelli condolersi, e chiesi:
“Perchè gemete, miei bellissimi uccelli?”.
E uno di essi mi volò dappresso, si fermò sulla punta di un ramo e disse:
“I figli di Adamo presto verranno in questo campo con le loro armi mortifere e ci faranno guerra come se fossimo i loro nemici mortali. Stiamo ora prendendo congedo l’uno dall’altro, giacchè non sappiamo chi di noi sfuggirà al furore dell’Uomo.
Dovunque andiamo, la Morte ci segue”.
Ora il sole sorgeva da dietro i picchi montani e indorava le cime degli alberi.
Stetti guardare tanta bellezza, e chiesi tra me:
“Perchè l’Uomo deve distruggere quel che la Natura ha edificato?”.

(Gibran)

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