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La Dea Bianca

La Dea Bianca


Posted By on Dic 1, 2017

Madre dei viventi

La Dea Bianca

“La Dea è una donna snella e affascinante, col naso aquilino, il volto di un pallore mortale, le labbra rosse come le bacche selvatiche, gli occhi straordinariamente azzurri e lunghi capelli biondi.

Può tramutarsi d’un tratto in scrofa, cavalla, cagna, volpe, asina, donnola, serpente, gufo, lupa, tigre, sirena o ripugnante megera.

Innumerevoli sono i suoi nomi e titoli.

Nelle storie di fantasmi figura spesso come la “Signora Bianca” e nelle religioni del mondo antico, dalle Isole britanniche al Caucaso, è la “Dea Bianca”.

Non mi viene in mente nessun vero poeta, da Omero in poi, che non abbia dato una descrizione personale della propria esperienza di lei.

Si potrebbe dire che l’autenticità della visione di un poeta si misura sull’accuratezza del ritratto che egli dà della Dea Bianca e dell’isola ove essa regna.

Il motivo per cui mentre si scrive o si legge una vera poesia i peli si rizzano, gli occhi si velano di lacrime, la gola si contrae, la pelle si accappona e un brivido corre lungo la spina dorsale, è che una vera poesia è necessariamente un’invocazione alla Dea Bianca o Musa.

Ella è la Madre di tutti i viventi, l’antica forza della paura e della concupiscenza, il ragno femmina o l’ape regina il cui abbraccio è mortale.

Tratto da R. Graves “La Dea Bianca
a cura de Le Figlie dell’Antica Religione

 

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Fuoco: i quattro elementi

Fuoco: i quattro elementi


Posted By on Nov 20, 2017

Il fuoco rappresenta l’energia universale
Fuoco: i quattro elementi

Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina.

Sono molti i significati simbolici legati al sole, la sua luce è la metafora dello spirito e della conoscenza; è fecondatore, le piante si tendono per riceverne la vita.

Nelle antiche culture l’energia del sole era considerata divina in quanto il sole è per la terra il principio di vita.
Le Vestali, nell’antica Roma, custodivano il fuoco sacro, simbolo di vita e di forza che avrebbe protetto l’Impero.

Gli alchimisti associavano al fuoco il numero “uno”, cioè l’Assoluto, il punto da cui tutto ha origine, l’inizio, il verbo, la creazione, l’energia vitale, il fuoco primordiale.

Il suo calore è simbolicamente associato ai sentimenti, il focolare domestico rappresenta la famiglia, l’intimità, le braci che covano sotto la cenere sono il simbolo dell’amore che non si spegne.

Ne tempi antichi il focolare era il fulcro della casa, si nasceva, si moriva, i bimbi ascoltavano le fiabe e i vecchi passavano le ore, sempre d’innanzi al focolare.

L’uomo è rassicurato dalla luce vibrante della fiaccola, che illumina il buio, la presenza del fuoco attraverso le candele ravviva il potere di meditare e di pregare, il cero è il simbolo della luce che rischiara nelle difficoltà, la sua fiamma riscalda il cuore perchè brucia egoismo e impurità.

I Romantici parlavano di “Fuoco Sacro” riferendosi all’esaltazione artistica.
Il fuoco distrugge, quando divampa l’incendio lascia solo cenere.
Il tribunale dell’inquisizione condannava le streghe al rogo e dava alla fiamme i libri giudicati blasfemi.

Il fuoco è inoltre una potenza purificatrice, nella mitologia l’araba fenice brucia e dalla sue ceneri nasce un uccello nuovo, bellissimo, ed è anche la nostra rinascita interiore.

Alchemy water symbol.svgACQUA
Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua

Alchemy air symbol.svgARIA
L’aria, come il fuoco, è considerata un elemento attivo e maschile simbolo dello spirito, dell’attività mentale, rappresenta quindi l’energia della vita che è associata al respiro.

Alchemy fire symbol.svgFUOCO
Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina

Alchemy earth symbol.svgTERRA
Il concetto di “Madre Terra” è presente in ogni cultura, la Terra è l’archetipo della “Grande Madre feconda”, perché la Natura con la sua linfa vitale alimenta ogni forma vivente.

 

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Acqua – I quattro elementi

Acqua – I quattro elementi


Posted By on Nov 9, 2017

Quattro elementi: acqua

Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua.

Per gli antichi egizi era Nun la massa liquida primordiale da cui emerse Atum-Ra.

Nella mitologia e nelle religioni, l’acqua rappresenta un contenuto simbolico legato alle pratiche del culto.

L’acqua è il tramite per la purificazione e il risanamento.

Immergersi in questo elemento permette di trarne una nuova forza, una riserva di energia che porta vita e purezza al corpo e alla mente.

L'elemento acqua

Nell’antica Grecia, nelle Scuole dei Maestri di Sapienza, le abluzioni erano obbligatorie per gli allievi in modo che potessero purificarsi.

L’acqua è il ciclo eterno

Scende dal basso per poi risalire in alto E’ il simbolo della continua creazione, il rinnovamento, il nuovo inizio, la trasformazione. Senza acqua non vi è vita.

L’acqua è creatività, prende la forma del recipiente che la contiene, penetra, scava, si appropria, si apre la sua strada ovunque, anche nella roccia più dura, è incolore e proprio per questo può assumere i colori più svariati.

L’acqua ha voce, quando scorre produce un suono musicale, quando scroscia è un rumore roboante. Ascoltiamo sempre il canto dell’acqua; è un inno alla vita.

ACQUA
Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua

ARIA
L’aria, come il fuoco, è considerata un elemento attivo e maschile simbolo dello spirito, dell’attività mentale, rappresenta quindi l’energia della vita che è associata al respiro.

FUOCO
Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina

TERRA
Il concetto di “Madre Terra” è presente in ogni cultura, la Terra è l’archetipo della “Grande Madre feconda”, perché la Natura con la sua linfa vitale alimenta ogni forma vivente.

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Terra – I quattro elementi

Terra – I quattro elementi


Posted By on Nov 4, 2017

La Terra è la Grande Madre feconda

Quattro elementi: terra

Il concetto di “Madre Terra” è presente in ogni cultura, la Terra è l’archetipo della “Grande Madre feconda”, perché la Natura con la sua linfa vitale alimenta ogni forma vivente.

La Terra è il luogo della metamorfosi, della germinazione: dal seme che si macera nella terra nasce la nuova pianta, è il ventre materno che racchiude in sé la vita, simbolo della funzione materna, della fecondità e della rigenerazione.

E’ la Madre universale dalla quale ogni creatura è stata generata e alla quale ritornerà; l’uomo è legato alla Terra da uno scambio di elementi e di energie: la Natura agisce sull’uomo e l’uomo agisce su di essa.

L’anima della Terra è il movimento di sviluppo della coscienza, collegando elementi della Terra e spirituali operiamo un’evoluzione partecipando alla trasformazione della qualità di coscienza della Terra.

Ogni uomo, a suo modo, opera la trasformazione della realtà, chi trasformando la pietra, chi i metalli, chi il terreno.

Trasformazione è evoluzione,
questo è il senso del laboratorio della nostra vita.

L’uomo da sempre usa le leggi della natura per progredire, ma deve sapere che la natura ha leggi immutabili che devono essere rispettate, non si può disubbidirle, la furia degli elementi naturali può schiacciarlo e distruggere tutto ciò che egli ha costruito.

Si possono spiegare alcune misteri della Terra?

Per quale alchimia il carbonio si trasforma in diamante e un metallo diventa oro?
Qual è l’energia che muta la roccia facendo apparire nuovi metalli?

La scienza può descriverne il processo, ma non dirne il perché, è questo uno dei misteri della Terra e delle leggi della natura.

Nel pensiero collettivo la Terra è l’aspetto materiale della vita, la concretezza, ciò che ha volume e occupa spazio, in contrapposizione al cielo, all’elevazione, al divino.

Il pensiero collettivo distingue il cielo e la Terra, l’alto e il basso, l’anima e il corpo, lo spirito e la materia, questa distinzione ha portato ad attribuire alla Terra significati opposti alla spiritualità.

La Terra e il cielo si chiamano a vicenda avendo le stesse leggi, energie diverse ma convergenti.

L’uno senza l’altra non ha esistenza.
In alto come in basso”, insegnavano gli Iniziati, l’uomo riunisce Cielo e Terra

Alchemy water symbol.svgACQUA
Troviamo nei testi indù “tutto era acqua”, nel Tao “le acque non avevano rive”, nella Genesi “Lo spirito di Dio era sulla superficie dell’acqua

Alchemy air symbol.svgARIA
L’aria, come il fuoco, è considerata un elemento attivo e maschile simbolo dello spirito, dell’attività mentale, rappresenta quindi l’energia della vita che è associata al respiro.

Alchemy fire symbol.svgFUOCO
Il fuoco rappresenta l’energia universale, il suo simbolo è riferito al sole che con i suoi raggi concede l’energia necessaria alla vita, riscalda e illumina

Alchemy earth symbol.svgTERRA
Il concetto di “Madre Terra” è presente in ogni cultura, la Terra è l’archetipo della “Grande Madre feconda”, perché la Natura con la sua linfa vitale alimenta ogni forma vivente.

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Culto della divinità femminile

Culto della divinità femminile


Posted By on Nov 1, 2017

La divinità femminile nell’età neolitica

Culto della divinità femminile

Secondo l’archeologo francese Dèchelette, nessuno periodo archeologico, fino a quello romano, è tanto ricco di sepolture quanto il neolitico.

Accanto al defunto erano posti oggetti di uso quotidiano, ornamenti, utensili, armi e vasellame colmo di cibo. Chiaramente il motivo era che tutto questo fosse necessario ai morti nella vita d’oltretomba, un pensiero che troviamo nelle religioni di varie culture.

Possiamo classificare le sepolture del neolitico in cinque tipi fondamentali:

1) semplice inumazione nella terra
2) sotto sporgenze naturali di roccia o in grotte
3) sotto dolmen o corridoi coperti
4) in grotte artificiali
5) in involucri di pietra.

Le posizioni dei defunti potevano variare: allungati, rattrappiti, seduti; sono state rinvenute anche tracce di dissezione.

Nelle grotte o nei dolmen spesso erano collocati vari scheletri.

Probabilmente si trattava di sepolcri di clan in cui erano successivamente collocati i morti di un clan o gruppo familiare. Spesso in queste grotte si trovano figure femminili incise nella pietra evidentemente legate a qualche idea religiosa, ma stabilirne quale, è veramente difficile.

Può essere che si tratti di una divinità femminile protettrice della tribù o custode della tomba, o ancora una personificazione della terra protettrice dei morti. In ogni caso è del tutto verosimile che esista un rapporto genetico tra queste immagini e le figurine femminili del paleolitico che personificano il focolare tribale o familiare.

Nell’era neolitica è evidente l’esistenza del culto di una divinità femminile, con rappresentazioni che spesso si riducono al solo volto o sotto forma di figurine di pietra o argilla di grossolana fattura oppure di decorazioni sul vasellame.

In tutte le raffigurazioni sono indicati i semicerchi delle arcate sopracciliari, gli occhi rotondi, il naso appuntito e, nelle figure complete, i seni; la bocca o le altre parti del volto mancano quasi sempre.

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