Invocazioni e preghiere


PREGHIERA A MADRE TERRA

PREGHIERA A MADRE TERRA


Posted By on Apr 22, 2021

INVOCAZIONI E PREGHIERE

Preghiera a Madre Terra

Dea santa Terra,
genitrice delle cose della natura,
che tutto generi e rigeneri nel giorno,
che sola proteggi le viscere delle genti,
divina arbitra di cieli e mari e di tutte le cose,
per la quale la natura si acquieta e il sonno accoglie,
ed anche la luce ricomincia e la notte fugge.

Tu le ombre dell’Orco ricopri e la Discordia immensa
e i venti e le piovose tempeste trattieni.
Quando vuoi, le lasci andare e inciti il gorgo
e la fuga del Sole e le bufere scateni
e lo stesso, quando desideri, ci concedi un giorno sorridente.

Tu gli alimenti della vita doni in perpetua fiducia,
e quando l’anima si allontana, in te ci rifugiamo,
perciò, qualsiasi cosa doni, in te tutto ritorna.

Con ragione ti chiamiamo Grande Madre degli Dei,
perché in pietà vincesti i numi divini.

E tu veramente sei la genitrice degli dei e delle genti
Senza la quale niente può maturare né nascere.

Tu sei Grande, e tu sei la regina degli dei, oh divina.

Te, dea, io adoro, e il tuo nume io invoco,
e indulgente garantiscimi ciò che ti richiedo;
e affido grato a te, dea, meritata fiducia.

Esaudiscimi, ti prego, e favorisci i miei propositi;
ciò che io ti chiedo, dea, tu voglia garantirmelo.

Le erbe, qualunque genera la maestà tua,
per causa salutare affida a tutte le genti:
questo, ora, mi permetta la tua medicina.

Venga la medicina con le tue virtù:
qualunque cosa ci faccia, che abbia un buon evento,
e lo stesso a chiunque la darò, e lo stesso
a chiunque da me la accetterà,
mantienili sani. Infine ora, dea, questo mi
garantisca la tua maestà,
ciò che io, supplice, ti richiedo

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PREGHIERA ALCE NERA

PREGHIERA ALCE NERA


Posted By on Dic 25, 2019

Preghiera Alce Nera

Tutto ciò che il Potere del Mondo fa,
lo fa in cerchio.
Il cielo è rotondo,
e ho sentito dire che la terra è rotonda come una palla,
e che così sono le stelle.

Il vento, quando è più potente, gira in turbini.
Gli uccelli fanno i loro nidi circolari,
perché la loro religione è la stessa della nostra.

Il sole sorge e tramonta sempre in circolo.
La luna fa lo stesso, e tutt’e due sono rotondi.

Perfino le stagioni formano un grande cerchio,
nel loro mutamento, e sempre ritornano al punto di prima.

La vita dell’uomo è un cerchio, dall’infanzia all’infanzia,
e lo stesso accade con ogni cosa dove un potere si muove.

Le nostre tende erano rotonde, come i nidi degli uccelli,
e inoltre erano sempre disposte in cerchio,
il cerchio della nazione, un nido di molti nidi,
dove il Grande Spirito voleva che noi covassimo i nostri piccoli.

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Preghiera alla natura

Preghiera alla natura


Posted By on Dic 31, 2018

 

Chinook nativi americaniPreghiera alla Natura

Invochiamo la terra, che è la nostra casa, con le sue meravigliose profondità e le svettanti altitudini, la sua vitalità e abbondanza di vita, e insieme chiediamo:”

“Insegnaci e mostraci il cammino

Invochiamo le montagne, le cascate e gli olimpi, le alte vallate verdi e le praterie pieni di fiori, le nevi che non si sciolgono mai, le vette del profondo silenzio, e chiediamo: “Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo le acque che solcano la terra, da orizzonte a orizzonte, che confluiscono nei fiumi e nei ruscelli, che cadono sui nostri campi e giardini, e chiediamo: “ Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo la terra che ci offre nutrimento, il suolo che nutre, i campi fertili, i giardini e gli orti abbondanti, e chiediamo:
”Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo le creature dei campi e delle foreste e dei mari, fratello e sorella lupo, cervo, aquila, e colomba, la grande balena e il delfino, la bellissima orca e il salmone, che dividono con noi la casa del nord, e chiediamo:
“ Insegnateci e mostrateci il cammino”.

Invochiamo la luna le stelle e il sole, che governano i ritmi e le stagioni della nostra vita, e ci ricordano che siamo parte di un immenso e meraviglioso universo, e chiediamo:
” Insegnaci e mostraci il cammino”.

Invochiamo tutti coloro che hanno vissuto su questa terra, i nostri amici e antenati, che hanno sognato tutto il bene possibile per le future generazioni, e sulla cui vita si innalza la nostra vita, e rendendo loro grazie chiediamo:
” insegnateci e mostrateci il cammino”.

E in fine invochiamo ciò che per noi vi è di più sacro, la presenza il potere del grande Spirito dell’amore e della verità che scorre nell’universo che sia con noi.

” Insegnateci e mostrateci il cammino”

 

Preghiera alla natura dei Chinook,  nativi americani del Nord-Ovest del Pacifico

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Cosa significa Namaste’ ?

Cosa significa Namaste’ ?


Posted By on Ott 15, 2018

Namaste'

Namasté è un gesto sacro indiano che viene utilizzato per la preghiera ed è anche il mudra più importante che gli Indù utilizzano per salutarsi.

Mudra è un termine sanscrito che significa letteralmente “sigillo”, “gesto” o “segno”.

In italiano l’espressione Namasté si compone di due parti: “Namah” che significa “inchino” e “te” che significa “tu”.

Namasté significa “inchinarsi”, cioè accettare l’idea secondo cui in ognuno di noi si manifesta una parte dell’essenza divina, quindi per accogliere con favore un nostro interlocutore ci inchiniamo al suo dio interiore e lui fa lo stesso nei nostri confronti.

Questo elemento che mescola un fattore spirituale – simbolico – etimologico rende il saluto indiano utilizzato sia per le cose di tutti i giorni che per la pratica yoga o quando si prega.

Il gesto, Mudra, che accompagna il saluto Namasté, è il semplice atto che si compie unendo i palmi delle mani all’altezza del cuore e inchinando leggermente il capo.

Le mani giunte rappresentano la riunificazione di un cosmo apparentemente duale, poiché la mano destra rappresenta il lato divino e maschile dell’essere umano, mentre quella sinistra il lato terreno e femminile.

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Inno orfico a Ecate

Inno orfico a Ecate


Posted By on Giu 27, 2018

Ecate

Ecate protettrice delle strade celebro,
trivia, amabile, celeste e terrestre e marina,
dal manto color croco,
sepolcrale,
baccheggiante,
con le anime dei morti,
figlia di Perse,
amante della solitudine,
superba dei cervi,
notturna,
protettrice dei cani,
regina invincibile,
annunciata dal ruggito delle belve,
senza cintura,
d’aspetto imbattibile,
domatrice di tori,
signora che custodisce tutto il cosmo,
guida, ninfa, nutrice dei giovani,
frequentatrice dei monti,
supplicando la fanciulla di assistere alle pie celebrazioni
benevola verso il bovaro sempre con animo gioioso.

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INNO A ISHTAR

INNO A ISHTAR


Posted By on Mag 30, 2015

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Io sono Ishtar, la sola ed unica, quella a cui nessuno può paragonarsi.
Io sono la Dea maestra di grandi e piccoli,
quella che depone e feconda,
quella che sradica e distrugge.
Io sono la sola a risplendere nei cieli,
la sola dal momento che muore il giorno.
Dall’alba al tramonto, io sono colei che è in prima linea nella battaglia.
Io sono colei che prende posto in battaglia,
quando monta l’attesa.
Io sono colei che quando infuria la battaglia
rappresenta il vigore, il coraggio eroico
delle armi.
Io sono colei che sostiene la battaglia
dalle retrovie, quando la forza d’urto
del nemico prevale.
Io sono la donna che ti inebria
e ti porta nell’alto dei cieli.
Io sono colei che ti conforta
accanto al vino,
quando ti siedi.
La donna devota al marito io sono,
quella che ti dona la calma quando sei in collera.
La donna rispettosa delle regole e convenzioni sono.
Io sono l’amante cortese
nell’intimità della sua casa.
Io sono la pietra preziosa,
la punta di una daga
che penetra nelle carni.
Io sono colei che a notte,
nel cielo, riempie di luce il firmamento.
Colei che genera il timore e l’inquietudine
della notte, sono.
Colei che richiama dagli abissi
i pesci alla superficie.
Dov’è la mia parola perentoria e chiara?
In una rete a larghe maglie stesa sui campi.
In una rete a strette maglie tirata su dai campi,
sì che nessun uccello voli via.
La mia parola attraversa il mare
ed il mare ne è spaventato.
La mia parola attraversa laghi ed acquitrini;
penetra la corrente dell’Eufrate e ne diventa
essa stessa corrente.
Sono colei che dà parola alle prostitute
nei templi, quella che fa parlare il fango.
Io da sempre, sono la maestra e la Dea di Ekur
ancor prima di Bel.

 

Prima traduzione italiana a cura di Griphius
Tratto da Some Sumerian-Babylonian hymns of the Berlin collection. Trascribed and interpreted with collation of the original tablets, from the text published by George Reisner, ed. M. I. Hussey, Chicago 1907.

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