La storia non somministra carezze

o colpi di frusta

La storia non somministra carezze o colpi di frusta

La storia non si snoda
come una catena
di anelli ininterrotta.
In ogni caso
molti anelli non tengono.


La storia non contiene
il prima e il dopo,
nulla che in lei borbotti
a lento fuoco.


La storia non è prodotta
da chi la pensa e neppure
da chi l’ignora.

La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell’orario.


La storia non giustifica
e non deplora,
la storia non è intrinseca
perché è fuori.


La storia non somministra carezze
o colpi di frusta.
La storia non è magistra
di niente che ci riguardi.

Accorgersene non serve
a farla più vera e più giusta.
La storia non è poi
la devastante ruspa che si dice.


Lascia sottopassaggi, cripte, buche
e nascondigli. C’è chi sopravvive.


La storia è anche benevola: distrugge
quanto più può: se esagerasse, certo
sarebbe meglio, ma la storia è a corto
di notizie, non compie tutte le sue vendette.


La storia gratta il fondo
come una rete a strascico
con qualche strappo e più di un pesce sfugge.


Qualche volta s’incontra l’ectoplasma
d’uno scampato e non sembra particolarmente felice.
Ignora di essere fuori, nessuno glie n’ha parlato.


Gli altri, nel sacco, si credono
più liberi di lui.

La storia non somministra carezze o colpi di frusta. Poesia di Eugenio Montale, La storia

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La storia non somministra carezze o colpi di frusta
Alexandra Kirr

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