La gente non sa

 

La gente non sa quante cose belle ci sono dentro di te

La bellezza non vuol dire essere perfetti, ma vuol dire essere armonici. Dentro e fuori, e accettarsi per quel che si è. 

Può capitare che in certi periodi della vita uno si senta fragile. È normale. 
È assolutamente umano. Viviamo in un tempo fetente che ci vuole sempre al top, fichissimi, intelligentissimi, bravissimi a scuola, amatissimi, e anche pieni di like. 
E se invece non sei così bella? Se sei tonda, e gentile, e nessuno ti guarda? Se hai sempre qualche brufolo pellegrino che fa il cammino di Compostela sulla fronte? 

E se la tua caviglia non è stretta come il cervello di chi ti critica? Se vivi nella vita reale e non vivi in Photoshop? 
E tu invece, tu che sei maschio e ti senti medusa, che non sei alto 1,90 e non hai sette mila muscoli che ballano sotto la maglietta. 
E quando giochi a calcio sembri un po’ il Gabibbo. Tu che porti la stessa felpa da un mese perché solo con quella ti senti un poco razzato. 
E tieni i capelli lunghi, lunghi fino al naso così non si vede che ogni tanto piangi. Che devi fare? Nulla devi fare, nulla. 

Solo lasciarti crescere in pace. Amarti, questo sì, perché la gente non sa quante cose belle ci sono dentro di te, è per quello che ti tormenta. 

Ma guardali, vale la pena ascoltare le stronzate che dicono? Sono budini, budini che si credono torroni. Solo tu sai quanto vali. 
Sei diverso? Minchia, evviva, vuol dire che sei un pezzo unico originale. Come te nessuno mai. Questo ho imparato col tempo, a diventare un po’ speleologi di se stessi, quelli che vanno a cercare le cose in profondità. 
Tu ti metti lì e cominci a scavare, e ti ascolti. Il tuo cuore è una conchiglia, se lo ascolti bene si sente un sacco di roba. 
Si sentono le onde, le maree, le burrasche, le bonacce. Si sentono gli slanci del tuo cuore, le paure mescolate alle tue forze. 
E poi leggi, leggi tanto, leggi tutto! Leggi anche quando sei al cesso, leggi anche le istruzioni del detersivo, leggi! 
Leggi anche quello che ti sembra difficile. L’hanno scritto degli uomini, ci hanno speso del tempo, qualcosa dentro che serve ci sarà. 
È attraverso le storie degli altri che scopri di non essere solo, e che le cose che succedono a te sono successe a non sai quanti. 
E poi, e poi ascolta la musica, fa’ che il tum tum del tuo cuore si mescoli al tum tum della batteria. E poi canta, canta! 
Canta anche se sei stonato, riempiti l’ipod e canta. E cammina finché non ti fanno male i piedi e ti va via la voce. Tirati su da quel divano, mettiti una maglietta che ti sta bene. 
Un po’ di rimmel se sei una femmina, e un po’ di gel se sei un maschio, tutti e due se sei gay. Impara prima di tutto a piacere a te stesso, quello che pensi di te è molto più importante di quello che gli altri pensano di te. Lo diceva Seneca, che non era affatto un cretino.
Luciana Littizzetto, La gente non sa quante cose belle ci sono dentro di te
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